Elena Ferraro ha avuto il coraggio di ribellarsi a Matteo Messina Denaro, e ha raccontato la sua storia stamane in diretta tv a I Fatti Vostri. “Un giorno nel mio ufficio si è presentato un uomo dicendo che aveva un cognome importante. Chiude la porta e già questo gesto mi inquietò, per poi dirmi che era Messina Denaro. Dopo mi ha fatto una serie di convenevoli, mi ha detto che conosceva tutto di me per intimorirmi poi mi fece una proposta che a suo modo di vedere non avrei mai potuto rifiutare. Io gestisco una struttura sanitaria e la mia struttura doveva diventare una lavatrice per ripulire denaro sporco”.



“Dovevo gonfiare delle fatture e inventare delle fatturazioni – ha continuato Elena Ferraro – riciclando denaro che sarebbe servito per mantenere le famiglie dei carcerati e per curare la latitanza di Matteo Messina Denaro”. Quindi Elena Ferraro ha proseguito: “Io non avrei potuto dire di no a suo modo di vedere ma ebbi il coraggio di mandarlo via, non accettati la richiesta e lo invitai ad andare via”.



ELENA FERRARO: “NEL CODICE MAFIOSO NON ESISTE IL RIFIUTO DI UNA DONNA”

Prima di andarsene disse alla donna che non doveva parlare con nessuno della sua visita e che sarebbe ritornato: “Nel codice mafioso non esiste che una donna possa dire di no. Io mi recai subito dalle forze dell’ordine e lo denunciai. Appresi che si trattava di Mario Messina Denaro già condannato e in quel momento in sorveglianza speciale”. Poi Elena Ferraro ha proseguito: “Non era abituato ai rifiuti, alcuni imprenditori del trapanese fanno affari con Messina Denaro, quindi si irrigidì e fece delle intimidazioni verbali. E’ tornato più volte, gli incontri vennero filmati poi mi chiese anche un appuntamento all’esterno”.



Dopo la denuncia e i filmati degli incontri vi furono diversi arresti: “Lui cambiò atteggiamento e passò alle lusinghe visto che aveva capito che con l’intimidazione non riusciva ad ottenere ciò che voleva. Mi disse che sarei diventata la regina della sanità trapanese. Io comunque non ho fatto nulla di eccezionale, sono una normale cittadina. Ovviamente – ha proseguito – la mia vita è cambiata, ci sono stati attacchi intimidatori e pressioni per andarmene via. Io ora sono a rischio ma ho fiducia nella polizia, mi sento tutelata”. Quindi Elena Ferraro ha concluso: “Dopo l’arresto di Messina Denaro c’è stata gioia ma c’è anche sconforto visto che lui viveva accanto a noi, è molto triste”.