La morte di Elena Livigni Gimenez al centro della nuova puntata di Lombardia Nera, il programma di Antenna 3 concotto da Marco Oliva. La ragazza di origini italo-spagnole è deceduta a 21 anni precipitando dal quarto piano di un hotel ad Ibiza. La ragazza ha sempre vissuto a Milano, la madre insegna alla Bocconi mentre il padre è un manager milanese. Da tre anni studiava all’Università di Barcellona e come premio per gli studi andati a buon fine si era concessa una vacanza ad Ibiza con il fidanzato. Qui però qualcosa sarebbe andata storta: entrambi i ragazzi volano giù dal medesimo balcone. L’autopsia avrebbe confermato la pista del femminicidio ed una delle ipotesi è proprio che lui potrebbe averla uccisa per poi suicidarsi. La madre pensa ad un incidente ma l’autopsia purtroppo non risolve del tutto il giallo. Poco prima di morire Elena ha mandato un messaggio ad un’amica, intorno alle 3 del mattino, ma nulla avrebbe fatto pensare il dramma. Intanto a Milano proprio le amiche rilanciano la pista dell’omicidio: per loro sarebbe stato il fidanzato, 26 anni, spagnolo ma di origini marocchine.
Le testimonianze raccolte in albergo parlerebbero di una violenta lite in albergo poco prima della tragedia ma la tesi viene invece smentita dalle parole della madre della ragazza che in merito alla relazione tra la figlia ed il ragazzo di cinque anni più grande sarebbe pronta a giurare che fosse una storia serena e felice.
MORTE ELENA LIVIGNI GIMENEZ: RESTA IL GIALLO
Elena Livigni Gimenez aveva concluso pochi anni fa il suo percorso di studi presso il liceo Setti Carraro di Milano, dove viene oggi ricordata come una studentessa modello. A parlare ai microfoni di Lombardia Nera è stato il preside Giorgio Ragusa: “Ricordo l’interesse per i progetti internazionali, quindi lo scambio con gli Stati Uniti e la Francia”, dice. A parlare anche una delle sue ex docenti che l’ha definita “una ragazza brillante anche molto riflessiva. Non c’era nessuna discrepanza, sempre molto equilibrata”. A commentare in studio la vicenda è stato l’avvocato Gianluca Carraro che ha sottolineato come in questa vicenda purtroppo nessuno potrà mai avere la certezza di quanto accaduto. “Entrambi i protagonisti sono morti quindi non ci saranno indagini giudiziarie comunque perché la morte dell’eventuale reo estingue il reato. Quindi non ci sarà un processo e resterà sempre il dubbio”. Un contributo alla risoluzione del giallo potrebbero darle le tracce lasciate nella camera e sul balcone e le eventuali telecamere interne dell’hotel.