Una cosa è certa nel giallo sulla morte di Elena Livigni Gimenez: si è trattato di un omicidio-suicidio. Più incerto invece il movente che avrebbe spinto il fidanzato Kamil Archane a compiere il gesto per poi togliersi a sua volta la vita. Secondo le indagini sul caso dell’italo-spagnola 21enne morta ad Ibiza dopo essere precipitata dal balcone dell’hotel insieme al fidanzato di 26 anni – scrive Corriere.it – pare che a scatenare tutto sarebbe stata la gelosia ossessiva del fidanzato e la presenza di fantasmi e timori infondati. Per la polizia spagnola non ci sarebbero bisogno ulteriori accertamenti per poter chiudere definitivamente il caso a quasi un mese dalla morte di Elena. Una telecamera posta frontalmente all’albergo Torre del mar di Ibiza ma puntata sui piani inferiori avrebbe ripreso il momento in cui i due ragazzi sarebbero precipitati: prima Elena, poi il fidanzato, 12 secondi dopo.
Le autopsia avrebbero escluso l’assunzione di alcol o droghe non rinvenute neppure nella camera d’albergo dove i due ragazzi stavano trascorrendo una vacanza, ad eccezione di tre lattine di birre sull’ampio balcone dove i fidanzati avrebbero trascorso dei momenti di relax almeno alla luce dei messaggi inviati dalla giovane alla madre.
ELENA LIVIGNI GIMENEZ, LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA SPAGNOLA
La notte del 3 giugno scorso, Elena Livigni Gimenez era vestita e indossava le scarpe a differenza del fidanzato 26enne che invece era in slip ed a piedi nudi. Sul letto è stata rinvenuta la valigia della ragazza, già pronta per la partenza nonostante la coppia era appena arrivata. Potrebbe essere questa la traccia di un presunto litigio e della successiva volontà di porre fine in maniera anticipata a quella vacanza. Quel presunto diverbio avrebbe generato anche delle urla udite da un uomo che soggiornava nella camera accanto alla loro tanto da essere svegliato. E’ possibile che per non preoccupare la madre Elena non avesse confidato dei presunti problemi con il fidanzato. Tuttavia mancherebbero ancora dei passaggi importanti come ad esempio l’analisi dei cellulari che potrebbero contenere nel caso di Elena, paure e allarmi e in quello di Kamil eventuali intenti violenti. Fonti del Corriere andrebbero ad escludere assolutamente una morte causata da un incidente. Pare inoltre che secondo la ricostruzione sarebbe stato il fidanzato a spingere improvvisamente Elena senza darle neanche il tempo di accorgersi e opporre resistenza. Successivamente l’avrebbe seguita togliendosi la vita.