Ospite speciale durante la puntata di ieri de L’Ora Solare, in studio la bella e brava Elena Santarelli, showgirl, attrice e moglie di Bernardo Corradi, ex calciatore della Serie A. Elena Santarelli ha presentato il suo secondo libro “Quando una mamma non lo sa”, ed ha parlato in generale di se stessa e della sua vita che è drammaticamente cambiata da quando ha scoperto il tumore del figlio: “Tengo a giustificarmi e a scusarmi spesso – racconta Elena Santarelli parlando a Tv 2000 con Paola Saluzzi – anche quando parla di temi importanti, quando una ragazza è alta e bionda e magari all’inizio della sua carriera ha fatto cose un po’ frivole sembra che poi non può ragionare o esprimere pensieri un po’ elevati. Io mi sono prestata al mondo del cinema e del teatro, ma veramente prestata, non è la mia vera passione. la mia vera passione è condurre, fare tv, ma provo rispetto per coloro che fanno provini tutte le mattine e che lottano per fare le attrici, quindi quando sono stata presa per alcuni film sono stata agevolata rispetto ad altre ragazze che hanno studiato e quindi lo dico con rispetto”. E ancora: “La leggerezza pesa, va usata, e l’autoironia ci salva, come ha detto Papa Francesco è una dote, io ringrazio di averla perchè è servita molto nei momenti difficili. Mia mamma ha sempre scherzato con me e mio fratello, con le sue amiche, è quella che chiamano per andarci a mangiare la pizza, e lo fanno anche le mie amiche con me”. Sulla sua famiglia d’origine Elena Santarelli ha spiegato: “Siamo una famiglia molto unita anche mia mamma con sua sorella è come se fossero gemelle, e poi hanno anche un fratello che è un ex campione della Roma. Abitavamo tutti nello stesso palazzo, anche i nonni e gli zii. Tu entravi nel palazzo e le porte erano sempre aperte, ci si scambiavano i posti a tavola. Mia nonna sembrava un dj in cucina, lei è romagnola di Riccione, faceva Natale tutti i giorni. Ora non c’è più mia nonna a manca tantissimo nonna Lucia, mia figlia l’ho chiamata Greta Lucia”.
Si è parlato quindi del tumore del figlio Giacomo, quando aveva 8 anni: “La forza di andare avanti l’ho trovata naturalmente, quando le persone si stupiscono e mi dicono “come hai fatto?”, è normale perchè non stanno attraversando quel tunnel, all’inizio è una cosa senza luce. Giacomo aveva 8 anni e mezzo. Quella forza ti vien,e non hai altra soluzione, c’è solo quello da fare, bisogna sorridere e andare avanti. Io ho mentito molto sui social, quando sorridevo magari avevo appena pianto, non ho mai mostrato la vera Elena, era una cosa mia. sapevo che molte persone non avrebbero capito perchè non ci stanno passando, gli stessi miei genitori non potevano capire fino a che non ti arriva questa chiamata a sorpresa, se me l’avessero detto sei mesi prima e mi avrebbero detto quello che mi sarebbe successo, io avrei pensato mi butto, mi tolgo la vita, le cose più orribili e invece io e mio marito ce l’abbiamo fatto, ci siamo uniti e ci amiamo ancora di più, ma il nostro amore non scricchiolava nemmeno prima e forse questo è stato parte del segreto”.
ELENA SANTARELLI E IL RAPPORTO CON IL FIGLIO GIACOMO: “ABBIAMO VISSUTO UN ANNO E MEZZO IN SIMBIOSI”
Giacomo fortunatamente è guarito, ha raggiunto la fase del follow up, ma Elena Santarelli racconta come la vita sia ancora complicata: “Dopo il follow up devi fare i controlli e già il fatto che devi fare i controlli non stai mai serena, io ho perso la serenità dal 2017, non ho più quella leggerezza e probabilmente questa cosa mi accompagnerà per tutta la vita, avrò sempre il pensiero se starà bene, quelle domande in più rispetto a quelle domande che già le mamme si fanno”. Sul rapporto con suo figlio Giacomo: “Abbiamo vissuto un anno e mezzo di simbiosi, io ero più presente perchè dicevo a mio marito d’istinto di scansarsi, è una cosa profonda che non si spiega. Penso che Giacomo avrà sempre bisogno di me, del mio sostegno, anche solo per i compiti, e come se lui si sentisse un po’ più sicuro. Quando finì le terapie lui mi ha scritto una lettera bellissima e lui non è uno che si esprime molto, aveva 10 anni. Non era lunghissima ma mi ha scritto parole che non mi sarei mai aspettato. Mi dice ti amo, sono regali più di una cosa preziosa”.
Finale di intervista ad Elena Santarelli dedicato alla fede: “Quando è arrivata la chiamata io sono andata in chiesa, mi sono inginocchiata e ho chiesto scusa, mi vergognavo di pregare intensamente in quel momento, magari qualche settimana prima dicevo un’Ave Maria ogni tanto. Mi son detta con quale coraggio sono entrata in chiesa chiedendo a Gesù di salvare mio figlio, fino all’altro giorno non l’avevo fatto, ho chiesto scusa con le lacrime. Purtroppo si riscopre un rapporto con la Chiesa nel momento in cui ti succede qualcosa di grave, è un po’ brutto dirlo ma è andata così. Adesso prego anche mentre guido, mi capita anche questo, magari al semaforo”.