ELENA SANTARELLI, L’APPELLO ALLE DONNE

Questo pomeriggio Elena Santarelli ‘torna’ idealmente negli studi di “Verissimo” dato che nella nuova puntata estiva del rotocalco condotto da Silvia Toffanin su Canale 5 (a partire dalle ore 16.30) ci sarà spazio nel ‘meglio di’ selezionato dagli autori anche per l’intervista che lei e suo marito Bernardo Corradi avevano concesso alla padrona di casa. Era il dicembre 2021 e la coppia, tra i vari argomenti, aveva parlato non solo delle circostanze che li avevano portati a conoscersi ma pure del dramma della malattia del primogenito Giacomo.



Come si ricorda, il figlio di Elena Santarelli era stato colpito tempo addietro da un tumore e solo dal 2019, come spiegato dalla stessa mamma, la malattia era in remissione. Da qui anche il celebre monologo della showgirl originaria di Latina che lo scorso novembre, a “Le Iene”, aveva raccontato la sua difficile esperienza di mamma di un paziente oncologico oltre che delle critiche assurde e a volte spietate che aveva ricevuto: anche per questo, qualche giorno dopo, era stata ospite della Toffanin assieme al suo compagno per spiegare da cosa nascesse quel monologo. “Non abbiate paura di tornare a vivere” era stata la chiusa di quel toccante momento in cui la Santarelli aveva confessato di essersi sentita, pur senza motivo, una madre sbagliata e invitava tante donne nella sua condizione a non commettere lo stesso errore.



MONOLOGO DI ELENA SANTARELLI: “COL TUMORE DI GIACOMO MI SONO SENTITA SBAGLIATA E…”

“Questa sera non vi parlo della malattia di mio figlio. Ma di come si torna a vivere. Durante e dopo la malattia” aveva cominciato la Santarelli, forse con un pizzico di polemica anche nei confronti di chi aveva con indelicatezza suggerito che ne parlasse anche troppo. “Ho sentito parole che mi hanno fatto sentire sporca. Tipo: «Ma come fai a lasciare tuo figlio solo?». Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire a cena con mio marito. Persino di andare dal parrucchiere quando ho sentito un’altra donna sussurrare: «Che ca**o ci fa qui la Santarelli? Io con un figlio malato starei a casa” aveva proseguito, accennando a tutte quelle situazioni quotidiane in cui si era vista puntare il dito contro come se fosse una madre degenere…



“E a casa ci tornavo. Mi buttavo subito sotto la doccia, per pulirmi dallo sporco che quegli sguardi mi avevano appiccicato addosso. «Fai schifo», mi dicevo, «cosa ti è venuto in mente?»” aveva proseguito, raccontando anche il lato più intimista e privato di quel dramma, del suo sentirsi in colpa per non fare forse abbastanza per il figlio che in quel momento lottava con un tumore. Insomma, uno sfogo liberatorio ma anche la presa di coscienza di non essere sbagliata, nonostante le critiche ricevute: “Quegli sguardi ti proibiscono di essere altro dalla malattia. C’è un’altra cosa che ti impedisce di tornare a vivere. È il senso di colpa per la fortuna che hai avuto. Perché tante amiche che ho conosciuto in ospedale, mamme come me, oggi non hanno più i loro figli. E quella fortuna sentivo di non meritarla più di loro. Così ho cercato di nascondere la mia felicità” ha aggiunto la Santarelli che poi ha concluso spiegando di aver imparato una lezione dalle sue poche amiche donne: “non sentitevi sporche, non sentitevi in colpa. Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi”.