Elena Sofia Ricci interpreta da attrice La Guerra di Piero. Uno splendido omaggio al grande Fabrizio De Andrè, di cui la Ricci dice di essere perdutamente innamorata: “Ho la salivazione azzerata. Oggi ho avuto un regalo straordinario: pranzare con Dori Ghezzi. Stare con lei è stato come stare con Fabrizio De Andrè di cui ho amato tutte le sue canzoni”. L’attrice ricorda come la scintilla per la musica di Faber sia scattata fin da piccola: “Ero una bambina un po’ particolare. Cantavo le sue canzoni, che sembravano allegre e invece erano tristi. Capendo i testi l’ho amato ancora di più. Io sono stata ad un suo concerto nel 1979 a Genova, poi a Firenze e a Roma. Ero una vera fan e tempo fa a Genova ho chiesto a mio cugino di portarmi in tutti i luoghi delle sue canzoni. Via del Campo, la chiesa di Sant’Ilario. Per me lui è stato un poeta, un poeta che finalmente si studia nelle scuole. E’ giusto che sia così. Tanti giovani lo amano. Le sue canzoni entrano dritte al cuore”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



L’attrice omaggia Faber ad Una storia da Cantare

Elena Sofia Ricci è una delle ospiti di “Una storia da cantare“, il nuovo show di Raiuno condotto da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero pensato per celebrare la grandezza della canzone d’autore italiana. L’attrice di “Che Dio Ci Aiuti” torna in tv a pochi giorni dal Premio Virna Lisa ricevuto durante la quinta edizione del premio conferito dalla Fondazione Virna Lisi alla miglior attrice. La Ricci al ricevimento del premio ha  detto: “Sono profondamente onorata e sinceramente grata all’idea di ricevere un riconoscimento cosi prestigioso, come testimonia l’immensa attrice di cui questo Premio reca il nome. Virna Lisi è stata un’autentica eccellenza nel mondo della settima arte, una straordinaria professionista in cui l’evidente bellezza non è mai riuscita ad offuscare né a far passare in secondo piano il talento e la passione che trasparivano da ogni interpretazione. Una donna capace anche e soprattutto di scelte coraggiose e controcorrente come quando rinunciò ad una carriera di respiro internazionale preferendole la famiglia”.



Elena Sofia Ricci: “Ricordo Marcello Mastroianni che mi teneva in braccio”

Elena Sofia Ricci durante un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano ha parlato della madre, la scenografa Elena Ricci Poccetto. Sin da piccola l’attrice è stata circondata da grandi maestri del cinema come ha raccontato: “ricordo Marcello Mastroianni che mi teneva in braccio, Mario Monicelli… Da bambina mi mandavano nello studio per annunciare che era pronto a tavola, dentro c’erano Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti e Giorgio Arlorio, immersi in una nuvola di fumo. Ma ero troppo piccola per rendermene conto”. Parlando della madre, inoltre, l’attrice ha anche confessato: “a mia madre non ho mai confidato dell’abuso subito da bambina. Pubblicamente ne ho parlato solo dopo la sua morte, mentre alle mie figlie lo avevo raccontato appena mi ero resta conto che avevano la maturità per capire. L’ho fatto per evitare che potesse succedere anche a loro”. Diverso, invece, il rapporto con il padre: “mi era sempre stato detto che non mi aveva voluto. Ero stata programmata per tagliarlo fuori dalla mia vita. A un certo punto ho capito che c’era qualcosa che non andava nella mia vita e che era cruciale capire chi fosse veramente mio padre”. Così l’attrice si è messa sulle tracce del padre scoprendo alcune verità anche scomode: “ho scoperto che era un uomo che aveva commesso molti errori. Non aveva avuto abbastanza forza per impugnare il suo diritto di farmi da padre”.



Elena Sofia Ricci: “il personaggio di Suor Angela è molto amato”

Elena Sofia Ricci è una delle attrici più amate e seguite dal pubblico italiano. Un successo sicuramente legato anche al ruolo di Suor Angela protagonista della fiction di successo “Che Dio Ci Aiuti“. Un personaggio a cui la Ricci è molto legato e che tornerà molto presto in tv: “torna, torna. State tranquilli che torna’. È un personaggio molto amato, anch’io faccio fatica a “liberarmi” di quella donna. Non avevo mai superato la quarta stagione di una serie, sono allergica alla ripetitività, ma suor Angela ha tanti registri: comicità, dramma”.