Elena Sofia Ricci, ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano”, ha parlato dei suoi primi 60 anni di vita, rivelando subito come debba ancora finire di rispondere ai tanti messaggi di auguri ricevuti. Sono circa 600 e non le sono arrivati su WhatsApp (“Non ce l’ho, preferisco vivere”), ma non è solo dalla tecnologia che l’attrice si tiene lontana: anche il fumo rappresenta un suo nemico. “Ho smesso a trent’anni, dopo uno sguardo più attento davanti allo specchio: stavo diventando grigia. Vivevo della mia passione, mi sentivo bene, ero contenta e allora mi sono chiesta: ‘Valgo così poco da farmi male?'”.



Tra le figure di riferimento della sua esistenza c’è Francesco Nuti, che per Elena Sofia Ricci è stato “come uno zio, ancora ricordo il suo telegramma il giorno del mio debutto a teatro, nel gennaio del 1981: ‘Merda, stupenda, diavola. Firmato: lo zio Francesco’. Era stupendo, ma non si voleva tanto bene e allora non lo capivo. Anzi, volevo diventare come lui, e lo vedevo spesso: per un periodo ha vissuto a casa nostra, con mamma e il regista Pino Passalacqua”.



ELENA SOFIA RICCI E IL DRAMMA SFIORATO

Quando, quattro anni orsono, la madre del volto di punta della fiction tv “Che Dio ci aiuti” ha perso la madre, ha deciso di rivelare pubblicamente la storia dell’abuso subìto da bambina per mano di un amico di famiglia In quel periodo la piccola Elena Sofia Ricci aveva 12 anni e, come confidato da lei stessa a “Il Fatto Quotidiano”, “mamma non doveva saperlo, perché senza volerlo era stata lei a mettermi nelle mani del carnefice”.

Dopo una battuta al volo su Paolo Sorrentino (“Non credevo di poter essere contemplata da lui. Paolo rimane l’uomo straordinario che porta l’Italia agli Oscar”), l’attrice ha reso noto di avere rischiato la vita sul set: “L’anno scorso stavo per morire per un’infezione grave al fegato, causata da una serie di farmaci presi per curare una cisti nella colonna vertebrale che mi stava paralizzando. Sono rimasta per mesi in ospedale”. La chirurgia non è sua amica: “Ho troppa paura, altrimenti sarei intervenuta sul collo. Per fortuna non ho ceduto, così ora posso interpretare il ruolo di Teresa Battaglia: una sessantenne non curata, personaggio nato dalla meravigliosa penna di Ilaria Tuti”.