Elena Torregiani, moglie di Pierluigi Torregiani: cosa accadde prima di morire
Nella prima serata di questo mercoledì 16 febbraio 2022, su Rai Uno, va in onda il film su una storia realmente accaduta, Ero in guerra ma non lo sapevo. La pellicola parla dell’assassinio di Pierluigi Torregiani, avvenuto nel 1979 per mano dei Proletari Armati e in nome e per conto del Comunismo in un agguato, più precisamente in seguito a una rapina finita male. La barbarie si registrava dinanzi ai figli che il gioielliere, vittima della rapina sanguinaria, ebbe dalla moglie, Elena Torregiani. Si parla di Marisa e Alberto. Il film ripercorre nei minimi particolari le drammatiche immagini della brutale morte di Torreggiani risalente al 1979, il cui ricordo ricorre oggi, 16 febbraio.
Quel giorno funesto, Pietro era in procinto di aprire la gioielleria insieme ai figli, quando venne inaspettatamente sorpreso da un agguato fatto per vendetta da parte di alcuni membri dei Proletari Armati per il Comunismo, in seguito a quanto successo a Il Transatlantico. La pizzeria dove all’incirca due settimane prima dell’assassinio -in occasione di una rapina – Marisa insieme al padre rischiava di finire vittima di una sparatoria. Nella colluttazione partivano alcuni colpi di pistola e due persone venivano uccise, tra cui uno dei rapinatori. A sparare non era stato il gioielliere, tuttavia poco dopo la morte del malvivente si rivelava un effetto boomerang letale per lui.
Nel dettaglio, il giorno della sparatoria Pietro veniva raggiunto da cinque colpi di pistola, prima di morire, dinanzi agli occhi increduli e sbarrati dei figli avuti da Elena Torregiani. Una serie di flashback di una storia milanese storica, che invita i telespettatori ad una riflessione su un periodo storico difficile italiano, dal punto di vista socio-economico e politico-culturale, caratterizzato da un grande divario tra le classi sociali. (Agg. Serena Granato)
Chi è Elena Torregiani
Elena Torregiani era la vedova di Pierluigi Torregiani, il gioielliere ucciso il 16 febbraio 1979 dai Proletari Armati per il Comunismo durante un agguato. La coppia aveva adottato tre figli, Anna, Marisa e Alberto. Dopo l’omicidio del marito, Elena – scomparsa nel 2013 – ha continuato a vivere in un piccolo appartamento popolare a Porta Vittoria. Come rammenta Il Giornale che riprende una sua intervista del 2007, ogni tanto le capitava di parlare con Pierluigi rammentando il maledetto giorno in cui un commando dei Pac lo ammazzò, riducendo il figlio Alberto su una sedia a rotelle: “Spero che Cesare Battisti stia un po’ in carcere e che faccia la vita che faccio io dal 16 febbraio 1979”.
La donna nel suo sfogo aveva aggiunto: “La mia vita se n’è andata ma quell’uomo almeno sappia cosa vuol dire faticare per portare un pezzo di pane alla bocca”. Parole che giunsero nel 2007, quando Cesare Battisti era stato appena fermato dopo i lunghi anni di latitanza. In vista dell’estradizione, Elena sognava quello che avrebbe detto al marito: “Andrò al cimitero di Musocco, come faccio tutte le settimane, e gli dirò: Hai visto Pierluigi che tutto si mette a posto? Sei felice?”.
Elena Torregiani, il ricordo del marito Pierluigi Torregiani
Elena Torrigiani non era a caccia di vendetta ma solo di giustizia per la morte dell’amato marito. Di lui diceva: “Era un uomo buonissimo”. Proprio il gioielliere era stato colui che aveva portato a casa i loro tre figli: “Papà e mamma erano morti di malattia e lui aveva pensato di prenderli con noi, di ridare loro la famiglia che avevano perso”, aveva spiegato la donna. Il destino, tuttavia, con loro fu beffardo dal momento che li rese ospiti per ben due volte.
All’epoca Elena si diceva una donna fiduciosa ma anche quella volta il fuggitivo riuscì a farla franca. Nel frattempo i suoi tre figli avevano preso il largo fino a quando non lessero le sue parole, quelle riferite al cronista al quale raccontava: “Io non vedo nessuno e nessuno si fa vedere. Vivo con 700 euro al mese, se avessi più soldi, pochi di più, li userei per imbiancare la cucina. Mi spiace riceverla in un locale cosi sporco”. I figli successivamente tornarono dall’anziana madre che però pochi mesi dopo li lasciò raggiungendo l’amato marito.