Eleonora Abbagnato, dal 28 marzo Presidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo su nomina del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, racconta come sta cambiando il mondo dell’opera e del teatro soprattutto per le ballerine. “Oggi abbiamo tantissime delle nostre ballerine al Teatro dell’Opera che sono mamme, quindi devo dire che questo aiuta gli artisti a sviluppare anche qualcosa artisticamente di diverso. La vita al di fuori è molto importante e ti dà tanta carica” racconta ospite della trasmissione BellaMa’ in onda su Rai 2.



La stessa Eleonora Abbagnato è felicemente mamma di quattro figli, che hanno dai diciassette agli otto anni, di cui Julia “studia nella nostra scuola da due anni, è stata proprio lei a chiedermelo perché prima faceva danza in una scuola privata di Roma e poi mi ha chiesto di presentarsi” quando la madre non era ancora diventata direttrice. Eleonora Abbagnato confessa che “la lascio andare avanti, poi non so se diventerà una ballerina o meno però devo dire che la grande disciplina e determinazione che ha Julia sono impressionanti e questo mi fa piacere. La lascio volare nel suo mondo”.



Eleonora Abbagnato “mia mamma mi ha sempre supportata e quando lasciai Palermo…”

Per praticare danza a livello agonistico, Eleonora Abbagnato pensa che sia “importante la famiglia dietro come ho avuto la fortuna di avere anch’io, perché mia mamma mi seguiva in tutti i concorsi, in tutti gli stage internazionali – racconta ospite nel salotto di BellaMa’ – Quando ho dovuto lasciare Palermo per andare a studiare a Parigi è stato importante che anche lei sciogliesse questa corda. Devo dire che è stata molto brava”.

A oggi Eleonora Abbagnato si dice “molto felice perché adesso dirigo il Corpo di ballo. Dal 2015 sono tornata in Italia con la voglia di costruire, di formare un grande corpo di ballo e non solo, perché questi appuntamenti servono anche per far crescere la nuova generazione, che secondo me ha tanto da dire ed è sicuramente una generazione diversa dalla nostra”. Spiega che “insieme al sovrintendente lavoriamo per aprire le porte. Le prime giovani, le mattine per le scuole… i nostri bambini devono avere questa cultura. Per noi il teatro deve essere anche famiglia”, sottolineando che il teatro e l’opera sono sempre stati molto più moderni di quanto sia comune pensare, aperti a tutti dai bambini ai ragazzi.