Nella puntata di “Storie Italiane” andata in onda oggi, venerdì 12 marzo 2021, si è parlato anche delle riprese del film su Gucci e su Patrizia Reggiani che si stanno effettuando nella città di Milano, dove è presente la superstar Lady Gaga, chiamata a vestire i panni proprio della cosiddetta “Vedova Nera”, che “commissionò” l’omicidio del suo ex marito nel 1995 e fu condannata a ventisei anni di carcere (anche se poi, dopo diciotto primavere, è stata fatta uscire in anticipo per buona condotta, ndr).
Un argomento che ha generato parecchio dibattito in studio, con la stessa Eleonora Daniele, conduttrice della trasmissione, che si è detta perplessa su questa interpretazione da parte di Lady Gaga, concordando con l’opinionista Alessandro Cecchi Paone sul rischio che questa pellicola possa diventare in qualche modo troppo hollywoodiana ed enfatizzare oltremodo un personaggio, come quello di Patrizia Reggiani, che ha fatto uccidere il suo ex consorte. Peraltro, la stessa Reggiani si è detta infastidita per via del fatto che Lady Gaga non l’abbia contattata per conoscerla, dal momento che la deve impersonare nel lungometraggio.
FRANCESCO FREDELLA SU FILM GUCCI: “RIPARTA ANCHE IL NOSTRO CINEMA”
A sollecitare il dibattito tra gli ospiti presenti in studio è stato anche un commento di Sandra Milo, 88 anni appena compiuti (con tanto di dedica musicale in diretta da parte di Bobby Solo, ndr), che, con gli occhi gonfi di lacrime, ha sottolineato come, se gli attori statunitensi possono venire in Italia a girare i film, queste restrizioni debbano cadere anche per quanto riguarda le produzioni nostrane, così da fare ripartire un settore che ha risentito tantissimo di questo fermo prolungato. Concorde con lei Francesco Fredella: “Quando Lady Gaga è stata a Roma, abbiamo pedinato tutti i suoi presunti amici, ma non siamo riusciti a trovarla. In questi casi la superstar arriva con un’auto normale, che non sia un van con i vetri scuri, che potrebbe rappresentare invece un depistaggio. Su quanto ha detto Sandra, ovvero i film hollywoodiani in Italia, sono d’accordo: anche il nostro cinema, con le giuste precauzioni, può tornare alle riprese”.