Eleonora Daniele e il ricordo il fratello Luigi morto
Era il 2015 quando Luigi, il fratello di Eleonora Daniele affetto da autismo, è venuto a mancare. Per la conduttrice di Storie Italiane è stato un dolore immenso che la accompagna, a distanza di anni, ogni giorno della sua vita. Nel giorno dell’anniversario della morte del fratello a cui era legatissima, la Daniele, sul proprio profilo Instagram, ha condiviso una foto di Luigi accompagnata da un lungo messaggio con cui esprime non solo tutto il suo dolore per una perdita che ha stravolto la vita, ma anche il rammarico per tutto ciò che le famiglie in cui c’è un bambino autistico devono affrontare per ricevere gli aiuti necessari.
“Oggi manchi ancora di più . È un giorno di ricordo e di preghiera“, scrive la conduttrice di Raiuno che ricorda sempre con amore il fratello ogni volta che ne ha l’occasione.
Eleonora Daniele e il messaggio sull’autismo
Non è solo un giorno di ricordi e di dolore quello di oggi per Eleonora Daniele, ma è anche il giorno per lanciare un importante messaggio sull’autismo. Avendo vissuto da vicino l’autismo, la conduttrice lancia un importante messaggio social portando avanti la lotta per aiutare tutte le persone affette da autismo. “Ma è anche un giorno di impegno per i ragazzi autistici. Sento tanti genitori disperati quando i loro figli vengono considerati portatori della sindrome di autismo. Vengo a sapere di lunghe liste di attesa per le terapie psicomotorie e logopedia, parliamo di almeno tre anni, e mesi per poter accedere ad una semplice visita”, scrive Eleonora.
“Trovo vergognoso che un bambino autistico debba attendere 3 anni per iniziare un percorso di recupero”, aggiunge la Daniele immedesimandosi nelle famiglie che, spesso, si sentono sole nell’affrontare tale messaggio. “Un appello alle amministrazioni per snellire pratiche lunghissime e per facilitare l’accesso più veloce alle terapie, almeno per gli autistici considerati gravi, proprio come era ‘grave’ il mio Luigi. Segnalate e portare alla luce i disservizi, i bambini autistici non possono aspettare in lista d’attesa”, conclude.