Eleonora Giorgi ha da poco compiuto 70 anni, e in occasione di questo importante traguardo si è raccontata alla trasmissione Storie di Donne al bivio, ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera e soprattutto dei suoi amori. In particolare la relazione più importante, quella con Massimo Ciavarro, dalla quale è nato il figlio Paolo che le ha regalato la gioia di essere nonna. L’attrice rivela che il suo bivio nella vita è stato proprio quando finì quella storia d’amore, con grandi rimpianti perchè ammette: “Io non volevo separarmi“.



E ricorda i primi momenti, quando incontrò Massimo sul set e capì subito che non era come gli altri protagonisti del mondo dello spettacolo: “Lui era diverso, malinconico, non era come noi del cinema“, aggiungendo: “Nonostante i numerosi che ha ricevuto dalla vita, è stato anche segnato dai dolori, come quello di aver perso il padre da adolescente, che però lo ha reso più responsabile“. E quando finì la storia d’amore: “Ci è voluto del tempo per recuperare la famiglia, Massimo sentiva che oltre a me aveva perso anche suo figlio“. L’unica soddisfazione, conclude: “È che Paolo non ci ha mai sentito litigare“.



Eleonora Giorgi: “Penso che chi ha figli non debba separarsi”

Eleonora Giorgi racconta le sue esperienze in amore alla trasmissione Donne al Bivio, sottolineando che nella sua vita il bivio più importante è stato la separazione dal compagno Massimo Ciavarro. Una decisione sofferta, che in qualche modo ha avuto ripercussioni sul figlio Paolo. Anche perchè, come afferma l’attrice: “Non ci dovevamo separare, ed era la seconda volta per me che un matrimonio si spezzava, dopo il primo con Angelo Rizzoli, dal quale è nata la mia prima figlia“.

Una scelta difficile, specialmente perchè: “Proveniamo da una generazione forgiata dai nonni, nella quale il divorzio non esisteva“, e aggiunge: “Sono cresciuta con il culto di non fare quello che avevano fatto i miei genitori“. E per Massimo la privazione del figlio fu un grande dolore, per questo ammette: “La verità è che penso che chi ha figli non deve separarsi“. Però il problema fu: “Che io cominciavo ad essere afflitta, soprattutto dal fatto che avevo lasciato la carriera per vivere in campagna“, e conclude: “Noi donne dobbiamo sentirci amate, siamo piene di fantasia, non ci basta che un uomo ci sposi, ci metta in una libreria e ci lasci lì“.