Clizia Incorvaia è stata protagonista di un’ampia intervista nel salotto de La Volta Buona: con Caterina Balivo si è lasciata andare su diversi temi, spesso sfociando nella commozione. Dal matrimonio alle difficoltà del passato, l’attenzione non poteva non andare anche al difficile periodo della suocera, Eleonora Giorgi – madre del futuro marito Paolo Ciavarro – che da diversi mesi lotta contro la malattia.
“Quando abbiamo deciso la data del matrimonio non sapevamo se mia suocera Eleonora Giorgi si potesse operare, era ancora un miraggio. Poi fortunatamente l’intervento è andato bene ma stiamo ancora combattendo, abbiamo quindi deciso di anticipare la data e lottiamo giorno dopo giorno…”. Queste le parole di Clizia Incorvaia a proposito del tortuoso calvario della malattia di Eleonora Giorgi, madre del suo compagno Paolo Ciavarro e futuro marito.
Eleonora Giorgi, quanto amore per Clizia Incorvaia: “Mi permetti ogni giorno di credere alla vita…”
Neanche il tempo di ultimare il discorso che uno squillo di telefono ha spiazzato i telespettatori de La Volta Buona. Dall’altro lato della cornetta si è udita con piacere la voce di Eleonora Giorgi: una splendida sorpresa per Clizia Incorvaia alla quale ha dedicato parole d’amore viscerale e di immensa gratitudine. “Irrompo per un minuto perchè voglio dire una cosa molto importante, voglio ringraziare Clizia per come ha saputo accogliere anche questa terribile situazione della malattia. Per come mi ha accolta, per come mi permette tutti i giorni di credere alla vita grazie ai suoi meravigliosi bambini. In questo periodo sono stati il mio rifugio, vivo sospesa e speriamo che tutto vada bene…”.
Anche Caterina Balivo ha trattenuto a fatica l’emozione nell’udire le parole di Eleonora Giorgi, intervenuta a sorpresa a La Volta Buona per Clizia Incorvaia. “… E’ così importante che la compagna del proprio figlio maschio sappia reagire in una maniera così straordinaria… Quello che ha fatto Clizia, spingere mio figlio verso di me: grazie, non sai quanto è importante. Ci tenevo a dire questa cosa pubblicamente”.