È stata confermata dalla Corte di Cassazione la condanna a 2 anni per omicidio colposo ai genitori di Eleonora Bottaro, morta a 17 anni di leucemia linfoblastica acuta. Una vicenda piuttosto triste e particolare, con i genitori che, a conoscenza del malanno della figlia, hanno deciso di non farle iniziare i cicli di chemioterapia, affidandosi piuttosto ad una forma tradizionale (ed ovviamente non riconosciuta dall’Ordine dei medici) di medicina.



Secondo la Cassazione, insomma, i genitori di Eleonora, morta a 17 anni di leucemia, avrebbero potuto evitare alla giovane vittima un notevole dolore se avessero deciso di farla sottoporre ai cicli di chemioterapia. Secondo alcuni medici che sono stati sentiti dalla corte per decidere sul caso, le possibilità di guarigione sarebbero state almeno attorno all’80%. Oltre questa condanna sui genitori di Eleonora, morta a 17 anni di leucemia, ci sono state anche altre due condanne inflitte dai primi due gradi di giudizio italiani. Sarebbero, secondo tutti i tre i giudici che si sono espressi, stati proprio i genitori a influenzare il pensiero della figlia, conducendola su una strada rischiosa e senza nessuna reale applicazione medica.



La vicenda di Eleonora, morta a 17 anni di leucemia

La storia di Eleonora, morta a 17 anni per via di una leucemia linfoblastica acuta, affonda le sue origini al 2015, quando al ritorno da scuola la giovane si sentì improvvisamente male. Dal medico di base, che appurò che la ragazza stava male da diversi giorni con febbre e dolori alle ossa, riuscì ad appurare circa un mese dopo grazie ad alcuni accertamenti che la ragazza era stata colpita dalla leucemia, ricoverandola immediatamente nel reparto di Oncoematologia a Padova.

Per Eleonora tutto sarebbe potuto finire nel migliore dei modi, ma se si parla di una condanna e della sua morte a 17 anni per leucemia, qualcosa andò profondamente storto. I genitori, infatti, la spinsero a rifiutare la chemioterapia, optando per il famigerato metodo Hamer. Sviluppata dall’omonimo medico tedesco, ora radiato dall’albo, prevedeva solamente iniezioni di cortisone, vitamina C e agopuntura. Il Tribunale, allertato dai medici, ritirò la potestà ai genitori, intimando di farla sottoporre alla chemio. Nuovamente, se Eleonora è morta a 17 anni per quella stessa leucemia, qualcosa andò storto. Recatisi in Svizzera, rifiutarono nuovamente la chemio per la giovane, e al loro rientro in Italia in poco più di un mese la ragazza è spirata, senza neppure l’ausilio della terapia del dolore.