Eleonora Pedron è stata ospite negli studi del programma di Tv2000, L’Ora Solare, noto appuntamento mattutino condotto da Paola Saluzzi. Le prime parole sono su Miss Italia 2002, concorso vinto proprio dalla stessa showgirl: “C’era Fabrizio Frizzi e quando con la sua voce bella squillante diceva quella frase, l’emozione iniziava proprio da lì, prima di pronunciare il numero, che poi lui è stato casualmente il padrino di mio figlio di battesimo, un grande amico e sono molto contenta. Mi è rimasto nel cuore come penso a tutti”. Si parla poi di nonna Bertilla: “Era una donna molto elegante e raffinata, era attenta ai piccoli dettagli. Quando mi vedeva in tv, subito dopo scattava la telefonata e mi diceva ‘però un pochino di rossetto rosso l’avrei messo, ricordati che fa la differenza’. Per mia nonna era più importante il portamento che la bellezza e lei lo vedeva in me, tanto è che io ho iniziato a fare i concorsi ma senza fare una scuola come fanno tante ragazze. Inizialmente ho avuto difficoltà: mi sono presentata al primo concorso di bellezza con la zeppa, non si fa, si andava con il tacco. Poi mi sono ripresa”.



Poi ha continuato: “Ho avuto insegnamenti precisi, tutto tranne che basati sulla bellezza. Mi sono stati trasmessi tanti valori ma non quello legato all’aspetto esteriore. Sono cresciuta in una famiglia dove vi era l’allegria da mattina a sera, sia in casa mia, sia in quella dei mie nonni, cugini, zii. Ho sempre respirato quell’aria bella e di sana allegria e mi è stato trasmesso questo, non vi era spazio per altro. Mi sono sempre definita particolare ma mai bella. Quando penso alla bellezza non penso mai all’estetica ma il contrario”. Eleonora Pedron ha purtroppo perso la sorella Nives durante un incidente d’auto: “Mia madre e mia sorella hanno avuto un brutto incidente: mia mamma si è rotta il femore, mia sorella è entrata in coma poi non ce l’ha fatta. Io avevo 9 anni ed ho capito quello che era successo, mi sono ritrovata dall’allegria di prima ad un’enorme sofferenza. Condividevamo la stessa cameretta quindi io sono andata a dormire nel suo letto, l’ho sempre cercata”.



ELEONORA PEDRON: “NON SOPPORTAVO LA SOFFERENZA, QUANDO MORI’ MIA SORELLA…”

Eleonora Pedron ha proseguito: “Non sopportavo la sofferenza, quando vedevo mia madre piangere mi arrabbiavo, non cercavo di rassicurarla, non ci riuscivo. E’ stato difficile, ma adesso che ho due figli mi rendo conto che mettersi nella loro testa, da adulti, è difficile. Io ero una bimba, non ragionavo come un’adulta: è stato facile farlo, ma adesso non potrei mai”. Poi arrivò un fratellino: “Ero felicissima e ancora di più mio padre, era il primo maschio”. Eleonora Pedron racconta quindi un altro momento dolorosissimo, quello della morte del padre, sempre per incidente stradale: “Dovevamo andare ad un provino a Milano, la sera prima aveva avuto una discussione con i miei genitori: ‘Me ne vado da sola al provino o non ci vado’. Mio papà invece disse che mi avrebbe portato lui, cambiando il turno al lavoro, trovando un amico che gli ha fatto il piacere, e mi ha accompagnata. Abbiamo avuto un incidente sulla strada del ritorno, non ricordo tantissimo, ma mi ricordo che ad un certo punto ho aperto gli occhi e ho visto mio papà che mi abbracciava e pronunciava il mio nome e poi ho perso i sensi. Ho pensato che voleva proteggermi, essere sicuro che io stavo bene”.



Un doppio incidente mortale per la famiglia, in cui tra l’altro la colpa non era dei genitori: “Io ero convinta che lui rimanesse con noi – ha proseguito Eleonora Pedron – avevo la certezza, quando vedevo mia mamma disperata le dicevo di non preoccuparsi. Non avrei mai accettato di ritrovarmi senza di lui all’improvviso e di nuovo questa crudeltà della vita nei miei confronti e della mia famiglia. Subito dopo mi sono sentita una forza dentro, mi è arrivata questa forza da lassù, penso che fosse la sua”. Eleonora Pedron ha concluso l’intervista tornando a parlare di Miss Italia: “Avevo partecipato nel 1999 ma ero minorenne, poi ripartecipai nel 2002 perchè erano passati quei due/tre anni. Io non volevo, era una strada lunga, ma mio padre ci teneva. La frase “l’ho fatta per te” (il titolo del suo libro ndr), l’ho detta proprio in quell’occasione: Fabrizio Frizzi mi chiese come mai partecipavo e io risposi ‘L’ho fatto per mio papà’”.