Dopo poco più di tre mesi dalla fine (almeno, quella televisiva visto che le riprese sono in estate) della 13esima edizione di Masterchef Italia che ha visto incoronare dai tre giudici – Antonino Cannavacciulo, Bruno Barbieri e Giorgio LocatelliEleonora Riso, la circa 30enne esuberante e timida che fin dalle primissime puntate si è distinta per la sua enorme creatività in cucina, la ragazza fatica ancora a trovare un lavoro nell’alta cucina. Lo confessa in una lunga intervista rilasciata per il Corriere della Sera e che è partita dal suo ultimo post pubblicato su Instagram, nel quale ‘travestita’ da turista a Milano, Eleonora Riso confessa che non ha alcuna intenzione di vivere a Milano in un ipotetico futuro.



“Finito Masterchef – racconta – mi sono sentita chiedere un giorno sì e l’altro pure se il trasloco fosse in previsione” e fermo restando che “Milano è la città delle occasioni di lavoro” ha valutato approfonditamente l’ipotesi: la risposta confessata su Instagram è negativa, e non a caso al Corriere Eleonora Riso sottolinea che “mi viene male solo a pensare [al trasloco]”; così come non riuscirebbe ad ‘abbandonare’ i suoi genitori – “Eleonora e Alessandro, dove vado senza?” si chiede – ed oltre al fatto che “ho una Micra del 1997, è un Euro meno di zero”, non potrebbe neppure a fare a meno del lampredotto, visto che “a Milano nessuno si sognerebbe di mangiare qualcosa che sia interiora”.



Eleonora Riso: “Senza Masterchef avrei continuato volentieri a fare la cameriera”

Insomma, per riassumere le ragioni per cui non si trasferirebbe a Milano, Eleonora Riso parla soprattutto di ansia – “è la città delle pubbliche relazioni, del ‘sii iperperformante'” spiega – e pigrizia – “è mezzogiorno e mi sono appena alzata” -; ma di contro non nega che forse un ristorante, o precisamente “un baracchino” potrebbe aprirlo sotto la Madonnina: “È un progetto che ho”, ma per ora è sicuramente troppo “presa da altro” e sicuramente prima “mi perfezionerò con la scuola Alma”; anche perché Eleonora Riso racconta che dopo la vittoria a Masterchef “non mi ha chiamato nessuno” dei grandi chef con cui vorrebbe lavorare, “penso cerchino disciplina [e] non è esattamente il mio forte”.



Tornando indietro con la mente a sul passato, racconta di aver lavorato come “cameriera per anni con passione“, tanto che se non avesse vinto il contest televisivo “sarei restata nel ramo, puntando a passare di livello” dopo sei lunghi anni “da Cibrèo a Firenze”; e ragionando sulla ormai ben nota difficoltà di trovare dipendenti per la ristorazione, Eleonora Riso sostiene che “il lavoro in sala ha perso appeal”. Un problema che collega a due fattori: da un lato il fatto che si tratta di un lavoro “spesso sottopagato  da piccoli imprenditori che faticano a stare a galla”; mentre dall’altro la colpa e dei ragazzi che “danno poco valore alla professione” e non la vedono più “come un approdo”.