Chiusi gli scrutini delle Elezioni Comunali di Cagliari 2024 possiamo iniziare a scoprire i nomi dei candidati eletti dalla Lega che alle urne è riuscita a riconfermare il risultato di 5 anni fa occupando il quarto posto nella coalizione del centrodestra (dietro a FdI, Riformatori e FI). Dai risultati, comunque, emerge un chiaro cambio di paradigma nel Consiglio comunale, un tempo a maggioranza di centrodestra ed ora occupato in larga parte dagli avversarsi del campo largo: vince, infatti, Massimo Zedda con il 60,29% dei voti al primo turno, mentre Alessandra Zedda – candidata a Cagliari proprio dalla Lega – si è fermata al 34,22% e non manca neppure il civico Giuseppe Farris che ha ottenuto il 3,6% dei voti.



Scendendo un pochino più nel dettaglio degli spogli, il primo partito a livello locale è – ovviamente, dati i risultati – il PD, che ha conquistato il 15,76% dei voti, mentre per incappare nei Fratelli d’Italia (primi nel cdx) dobbiamo scendere fino al terzo posto, con la Lega che si piazza nona: 3.193 i voti per i leghisti, pari al 4,69% a due seggi (uno di voto e l’altro di diritto) per i suoi eletti: sicura la poltrona per la candidata sindaco Alessandra Zedda, affiancata da Ferdinando Secchi. (agg di LD)



CANDIDATI CONSIGLIERI COMUNALI LEGA ALLE ELEZIONI CAGLIARI 2024

Nel triplo appuntamento elettorale tra Comunali, Regionali in Piemonte ed Europee che ha interessato noi italiani nelle ultime giornate, i riflettori si sono riaccesi su Cagliari, già reduce – pochi mesi fa – di un duello regionale all’ultimo voto ed oggi chiamato a scegliere il nuovo sindaco: tra poche ore potremo scoprire che sono gli eletti tra i vari partiti e, in particolare, per la Lega reduce su questo territorio della ‘sconfitta’ di Christian Solinas sostituito alle regionali da Paolo Truzzu. Una scelta che non ha ripagato il centrodestra, sconfitto alle urne dalla candidata (ora presidente di Regione) Alessandra Todde; ma nulla è perso perché nel Comune di Cagliari ci si aspetta una vittoria di FdI, mentre la Lega è riuscita a garantirsi tra gli aspiranti eletti anche il nome della candidata sindaco.



In totale i candidati per il ruolo di sindaco sono cinque, dalla leghista sostenuta dal centrodestra Alessandra Zedda, fino all’ex sindaco Massimo Zedda con il campo largo (qui larghissimo, nella stessa coalizione che ha già sostenuto Todde) del centrosinistra e ai tre civici Giuseppe Farris (Movimento CiviCA 2024), Emanuela Corda (Alternativa) e Claudia Ortu (Cagliari Popolare); di seguito – invece – vi lasciamo l’elenco completo dei candidati che puntano ad essere eletti alla Comunali di Cagliari tra le forze della Lega:

Federico Deidda noto Federico, Veronica Procopio, Rossano Argiolas, Guglielmo Aru, Marina Francesca Bardanzellu, Beatrice Bene, Marco Campo, Massimo Cannas, Gianni Cauli, Luigi De Micco, Simone Deidda, Laila Di Naro, Georgeta Dobrescu, Stefano Erriu, Maria Grazia Floris, Mario Gabba, Marco Lilliu, Alessandra Lo Piccolo, Emanuele Marino, Fausto Massacci, Marina Rita Monagheddu, Stefano Murgia, Irene Nonnis nota Nonis, Irene Pani, Simona Pili, Manola Pistis, Ignazio Porcu, Lucia Puddu, Maria Luisa Ruggiu, Federica Schivo, Ferdinando Secchi, Roberto Simoni, Carlo Vallebona, Corrado Viola

SEGGI ELETTI E PREFERENZE LEGA NELLE ELEZIONI COMUNALI CAGLIARI 2019

Insomma, la sfida della Comunali di Cagliari è particolarmente importante per la Lega che dopo quattro anni alla guida della Regione dopo un breve ‘scontro’ (presto risolto) con Fratelli d’Italia si è vista soffiare lo scranno regionale dal centrosinistra; ma si tratta anche di un’occasione per migliorare il risultato delle precedenti elezioni del sindaco cagliaritano che si sono tenute nel 2019 e in cui – pur confermando la presidenza al centrodestra – il Carroccio ottenne il 5,4% dei voti che gli garantirono due eletti.

In quell’occasione comune il centrodestra collezionò complessivamente il 50,1% dei voti, in larga parte (11,7%) a Fratelli d’Italia, seguita dal Partito sardo d’azione (9,6), dai Riformatori Sardi (8) e poi ancora da Lega (5,4), FI (5,3), UdC (3,1) e due civiche; mentre il centrosinistra si fermò al 47,8% (16,3 per il solo PD) e fu escluso dagli eletti l’indipendente Angelo Cremone che ottenne solamente il 2,1% dei voti.