Reduce dall’esperienza da giudice a The Voice, Elettra Lamborghini la prossima settimana farà il suo esordio al Festival di Sanremo 2020: l’erede della dinastia automobilistica è in gara con il brano Musica (e il resto scompare) ed è pronta a fare ballare tutti. Intervistata da Repubblica, la 25enne ha spiegato: «Sa com’è nata l’idea del festival? Facevo i concerti a Udine, sonnecchiavo in auto sul sedile posteriore e improvvisamente ho chiesto al mio driver: che dici se faccio Sanremo? Mi sono impuntata, ho cominciato a lavorare. Se mi metto in testa una cosa la faccio. Le persone hanno pregiudizi, voglio far conoscere un’altra parte di me». La giovane artista ha aggiunto: «Tutto quello di cui m’importa nella vita è la musica, sono mesi che lavoro: voce, coreografie. Mi sento pronta».



ELETTRA LAMBORGHINI SUI CASI AMADEUS-JUNIOR CALLY

«Il reggae ton è il mio genere, mi fa stare bene. Certe canzoni non mi suscitano niente. Non dico che il reggae ton mi dia la voglia di vivere, ma mi carica», ha spiegato Elettra Lamborghini nella lunga intervista rilasciata a Repubblica, parlando poi del caso sessismo che ha coinvolto il direttore artistico Amadeus: «A Sanremo scoppiano polemiche per qualsiasi cosa, amplifica tutto e si attaccano a tutto». Diversa, invece, la sua posizione su Junior Cally: «La musica è un linguaggio libero, specie il rap, ma senza offendere nessuno., Certi temi, specie la violenza sulle donne, sono delicati. Proteggo le donne». Ed è grande attesa per la serata delle cover e dei duetti, che vedrà la Lamborghini affiancata da Myss Keta per interpretare Non succederà più: «Ho sempre voluto collaborare con lei. Ci è venuta questa idea e non potrei essere più contenta, in un mondo in cui si parla di girl power, eccolo il girl power».

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