Elettra Lamborghini è stata invitata nella giornata di giovedì ad un evento che si è tenuto presso il centro commerciale Porto Allegro 2.0 in quel di Montesilvano (provincia di Pescara, Abruzzo). Per vedere da vicino la cantante reduce dalla recente partecipazione al festival di Sanremo, idola di moltissimi teenager, e discendente della famiglia Lamborghini automobili, sono stati centinaia coloro che si sono presentati presso il centro commerciale pescarese, sfidando l’emergenza coronavirus. Nonostante le misure adottate dal governo invitino la popolazione a tenere almeno due metri di distanza dagli sconosciuti, e soprattutto, a non organizzare eventi pubblici per evitare di ammassare troppe persone in uno spazio chiuso, l’evento non è stato annullato, con conseguente folla in festa riunita sotto lo stesso tetto.



ELETTRA LAMBORGHINI, POLEMICA PER EVENTO: LA RISPOSTA DELL’ORGANIZZAZIONE

Gli organizzatori, come riferisce l’edizione online de Il Messaggero, hanno invitato il pubblico a limitare i contatti fisici, ma con l’affollamento che si è creato, come si può notare dal video pubblicato più in basso, è stato inevitabile “sfregare” altra gente. Sulla vicenda è intervenuta anche la giornalista Selvaggia Lucarelli, nota anche per essere il giudice di “Ballando con le Stelle”, che attraverso i propri social ha fatto sapere: «In Abruzzo in centinaia accalcati per Elettra Lamborghini, e ‘sti cavoli del Coronavirus. Amici abruzzesi, a meno che gli arrosticini non siano anche degli antivirali con proprietà sconosciute, questa è vera incoscienza. Per voi stessi e per la collettività. Musica e il buonsenso scompare», facendo il verso alla canzone sanremese della stessa Elettra Lamborghini. Alle polemiche delle ultime ore ha replicato lo stesso centro commerciale, che attraverso la propria pagina Facebook ha risposto così: «L’evento con Elettra Lamborghini non scontava alcuna preclusione normativa poiché svoltosi precedentemente al decreto sottoscritto dal Presidente del Consiglio. Siamo sicuri che, con un po’ di buon senso, tutti potremo superare questo terribile periodo, cercando, per quanto ci è possibile, di non fomentare con una cattiva comunicazione una psicosi che rischia di provocare danni irreversibili».



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