Emozioni e lacrime per Elettra Lamborghini, che apre la sua intervista a Verissimo parlando del suo amore per gli animali. «Ricordi quando ti dicono che bisogna circondarsi di persone sincere? Io mi circonderei di mille cani». E infatti fa il suo ingresso in studio la piccola Lea: «È un regalo che ho fatto a me stessa, perché i cani sono antidepressivi. Mi ha portato un sacco di gioia. Ho scelto il nome con mio marito». Gli animali l’hanno fatta crescere: «Per questo non sono schizzinosa e mi sento molto affettuosa, coccolona, ma anche molto responsabile».
La sua cavalla Lolita l’ha aiutata in un momento difficile: «Avevo circa 12 anni e non era un periodo bellissimo. Vidi lei e mi innamorai. Non mi aspettavo che morisse così presto, aveva 21 anni. L’ho fatta operare, ma non c’era più nulla da fare». Questo è successo quattro giorni dopo il matrimonio: «Per me era il mio angelo, quindi per me è come se avesse passato il testimone a qualcun’altro». E ora c’è Nick van de Wall, meglio noto come AfroJack.
Elettra Lamborghini e il sogno di diventare mamma
Elettra Lamborghini ha parlato anche della sua normalità. «La gente si è stupita perché ho fatto l’albero, ma per me è normale ed è una cosa legata alla famiglia». Ma a Verissimo ha spiegato anche che vuole diventare mamma, ma non ora. «A settembre mi sentivo un po’ strana perché era uscita una notizia che ero incinta. Forse perché mi vedono ingrassata. Mi sentì male pensando che forse è quello che la gente si aspetta da me, ma io ora voglio poter fare le mie cose. Arriverà, ma non devo farlo perché sono sposata».
Elettra Lamborghini ha le idee chiare in tal senso: «Voglio godermi la vita prima, perché poi tutto cambia e voglio essere la miglior mamma del mondo. Per come sono fatta io, voglio potergli dare tutto e rendergli la vita più semplice possibile». Non è mancata la sua ironia: «E poi sarà il momento in cui dovrà coprirmi di più». Infine, ha spiegato di essere felice: «Cosa mi rende così? Il buon Gesù e me stessa, perché sono molto brava. La mattina prima di prendere il telefono rifletto e penso a quanto sono fortunata».