Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi, inventore della radio e premio nobel per la fisica, ha ricordato suo padre nell’anniversario dei 150 anni dalla nascita, ed ha rilasciato una serie di interviste e partecipato a cerimonie in ricordo dello scienziato che ha cambiato la storia e il mondo delle comunicazioni, contribuendo a creare connessioni e ponti tra le persone di tutto il mondo. Come ha ricordato il 25 aprile, il Presidente della Repubblica Mattarella: “Il sistema radio sviluppato da Guglielmo Marconi permise di salvare numerose vite mentre si consumavano tragedie in mare come quelle della nave Florida e dei transatlantici Republic e Titanic“. Maria Elettra Marconi è nata nel 1930 ed ha vissuto la sua infanzia a bordo della nave laboratorio che porta il suo nome, dalla quale suo papà faceva esperimenti sui segnali radio.



Ancora oggi è principale testimonial del merito di questa grandiosa scoperta e del contributo che Guglielmo Marconi ha dato al mondo grazie alle sue intuizioni. Tuttavia, come ha raccontato recentemente in un’intervista al Quotidiano Nazionale, inizialmente il genio di Marconi rimase incompreso, soprattutto in Italia, dove l’invenzione non fu subito capita ed apprezzata come avrebbe dovuto. “Provò grande amarezza quando il Paese non capì subito l’importanza della sua intuizione e non lo appoggiò. L’invenzione fu accolta in Inghilterra e dopo lui costruì stazioni radio nel mondo“.



Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi: “Papà aveva previsto la nascita dei telefonini”

Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi, oggi ha 94 anni e vive a Roma dopo aver sposato il principe Carlo Giovannelli acquisendo anche il titolo di principessa. Della sua vita da bambina accanto alla madre Maria Cristina Bezzi e al padre che faceva esperimenti a bordo della nave da ricerca, ha raccontato: “Mi faceva giocare con l’elettricità e cercava di mettere mia madre al corrente dei suoi esperimenti e delle sue intuizioni“. “A bordo si navigava da marzo a ottobre, papà era sempre chiuso nella sua cabina tra fusibili, orologi ed interruttori“, ma, ha aggiunto: “Trovava comunque il tempo per giocare con me“.



Guglielmo Marconi era molto religioso e vedeva la fede come una connessione verso il futuro e non come un impedimento al progresso scientifico. Come ha raccontato la figlia Elettra Marconi al Quotidiano nazionale: “Papà diceva che le sue scoperte erano un dono di Dio, si recava spesso alle udienze in Vaticano e mi portava con sè“. Dell’importanza della scoperta per quello che è il mondo della comunicazione di oggi, Elettra Marconi ha sempre dichiarato: “Aveva previsto la nascita dei telefonini, diceva sempre che un giorno i telefoni sarebbero stati scatolette da tenere in tasca per comunicare. Oggi tutto questo è realtà“.