Con 345 voti su 334 che servivano per la maggioranza assoluta, è stato eletto nuovo Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: resta dunque all’Italia, dopo il secondo scrutinio, lo scranno di guida dell’Europarlamento dopo l’esperienza felice di Antonio Tajani. Salutato da un lungo applauso dell’aula di Strasburgo, l’ex giornalista del Tg1 e oggi esponente Pd ha abbracciato l’ex Presidente uscente e ha cominciato il duo discorso preparato nelle scorse ore: «la nostra libertà e figlia della giustizia e solidarietà che sapremo dimostrare. Ringrazio Tajani per il suo grande impegno e dedizione a questa istituzione. Benvenuti a uomini e donne eletti in questo Europarlamento: inizia una legislatura carica di responsabilità, nessuno può rimanere fermo nei vecchi sistemi». L’agenda lanciata da Sassoli ha uno sguardo di interezza, con diversi attacchi tra le righe ai sovranisti “alla” Lega-Lepen-Visegrad: «Rivoluzione digitali, clima, migranti, novità geopolitiche: servono nuove idee e grande saggezza, dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene e dei grandi padri fondatori che misero fine alla guerra contro i nazionalismi. Pace, diritti, sviluppo e uguaglianza: in troppi hanno scommesso sul declino di questo progetto in questi mesi, ma ora siamo qui per dimostrare di credere, come i cittadini alle Elezioni, in questo straordinario progetto che è l’Europa».



DAVID SASSOLI VERSO LA PRESIDENZA

Fumata nera per il primo voto dell’elezione a Presidente per il Parlamento Europeo: a Strasburgo dopo il primo scrutino nessuno dei 4 candidati a sostituire il Presidente uscente Antonio Tajani ha ottenuto la maggioranza necessaria (332 voti) per essere eletto. C’è però un grande favorito, come indicano i numeri: David Sassoli (S&D) ha ottenuto infatti 325 voti, per soli 7 non è stato eletto nuovo Presidente dopo la convergenza di Ppe, socialisti e liberali a seguito del pacchetto di nomine Ue formato ieri dopo due vertici interminabili del Consiglio Europeo. Sarebbe l’unico ruolo di rilievo – in attesa di capire come saranno i giochi sui vicepresidenti di Commissione Ue e sui diversi Commissari che comporranno il nuovo board europeo – dato all’Italia a dispetto dei 3 ottenuti finora (Draghi Bce, Mogherini Lady PESC, Tajani all’Europarlamento). Nomina dunque strategica per l’Italia con l’esponente Pd che dopo la seconda votazione (ci sono state ben 73 schede bianche poco fa nel primo scrutinio) potrebbe essere il successore di Tajani alla guida dell’Europarlamento. «Mi candido perché credo che l’Europa sarà più forte solo con un Parlamento europeo in grado di giocare un ruolo più importante. Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia europea e questo Parlamento deve essere la casa della democrazia europea» ha spiegato in aula Sassoli dopo la candidatura ufficiale a Presidente.



ELEZIONI PRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO: COME FUNZIONA IL VOTO

I candidati alla guida del Parlamento Europeo, oltre a Sassoli, sono Ska Keller (Verdi), Jan Zahradil (Conservatori Ecr) e Sira Rego (Sinistra Gue): il presidente uscente Tajani ha comunicato poco da all’aula riunita che i votanti sono stati 735, schede bianche o nulle 73, voti espressi 662, maggioranza assoluta necessaria 332. Sassoli per soli 7 voti non ha ottenuto l’elezione, seguono poi la verde Keller a 133 voti, la deputata spagnola Rego a 42 voti e il candidato dell’Ecr ceco Zahradil a 162 voti. «Poiché nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti espressi procederemo a un secondo scrutinio», spiega Tajani, con la chiamata prevista alle 11.40. Ricordiamo che per essere eletto il Presidente dell’Europarlamento deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti espressi a scrutinio segreto: se però tale maggioranza non viene raggiunta nei primi 3 scrutini, il quarto scrutino sarà limitato ai due membri che hanno ottenuto il maggior numero di voti al terzo scrutinio. Le funzioni del Presidente, come spiega il regolamento stesso dell’Europarlamento, prevedono di coordinare le attività del Parlamento, presiedere le sedute plenarie e dichiarare definitivamente adottato il budget del Parlamento. Avrà 14 vicepresidenti e infine la poltrona forse occupata da David Sassoli nelle prossime ore dovrà rappresentare il Parlamento Europeo nei rapporti con il resto del mondo e nelle sue relazioni con le altre istituzioni europee.

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