Le liste per le elezioni 2022 sono state consegnate: è ufficialmente partita la corsa al seggio in Parlamento. Non mancano le sorprese e le conferme, così come fioccano le esclusioni eccellenti. E, di conseguenza, le polemiche. Da destra a sinistra, al via la bagarre sui social network: alcuni si scagliano contro i vertici dei partiti, altri denunciano presunti favoritismi, altri ancora sono stati costretti a rinunciare alla candidatura per regole interne.



Per quanto riguarda il centrodestra, le elezioni 2022 non vedranno protagonista Tony Iwobi. Il Carroccio, infatti, ha deciso di non ricandidarlo. Non manca un po’ di amarezza: “La Lega, di cui faccio parte da 28 anni, ha compiuto le sue scelte sulle candidature, e ne prendo atto. Non sempre l’impegno politico è riconosciuto come dovrebbe. Sono comunque orgoglioso di aver mantenuto la fedeltà e la coerenza politica durante il mandato, nonostante inviti da altri partiti”. Assente dalle liste anche Renata Polverini, deputata dal 2013. Forza Italia ha deciso di non puntare su di lei, quantomeno in maniera decisa: “Mi hanno offerto una candidatura di pura testimonianza – le sue parole riportate dalla Stampa – ho rifiutato perché ho una dignità da difendere e quella della Regione che ho governato”. Fuori anche Giuseppe Moles, Marco Bestetti e Andrea Ruggieri. Quest’ultimo ha rimarcato in un post: “Sono stato leale, molto leale, fino all’ultimo secondo al presidente Berlusconi, e alla bandiera di Forza Italia. Sia chiaro: non ho rifiutato proprio nulla. Le uniche offerte che ho rifiutato sono state quelle di altri partiti”.



ELEZIONI 2022: GLI ESCLUSI DALLE LISTE

Come già anticipato , alcuni big non parteciperanno alle elezioni 2022 per le regole interne del partito. È il caso del Movimento 5 Stelle, dove molti esponenti di spicco sono giunti al secondo mandato. Da Danilo Toninelli ad Alfonso Bonafede, passando per Paola Taverna a Vito Crimi. Fuori dai giochi anche Virginia Raggi, recentemente al centro di un botta e risposta con il leader pentastellato Conte. Qualche baruffa anche nel Terzo polo, a partire dal caso Pizzarotti: vicino a Renzi, l’ex sindaco di Parma ha deciso di rinunciare alla candidatura. “Non avevo chiesto e non mi aspettavo una candidatura ‘blindata’ ma solo di essere messo nelle condizioni di poter gareggiare seriamente. Hanno scelto di salvare l’attuale dirigenza”, le sue parole. Impossibile non citare il caso di Gabriele Albertini: in predicato di candidarsi con Azione, l’ex primo cittadino di Milano non è stato considerato da Calenda. E anche qui non mancano le stoccate.



L’elenco degli esclusi dalle liste per le elezioni 2022 a sinistra è bello folto. Uno dei casi più noti è quello di Luca Lotti. L’ex ministro dello Sport è stato fatto fuori da Enrico Letta. E non sono mancate le recriminazioni: “Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche per rancore e scelta politica”. Fuori anche l’ex titolare dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha ammesso di non conoscere la motivazione dietro la scelta di Letta: “La cosa che più mi preoccupa è che mi sembra che dal punto di vista di far corrispondere battaglie politiche a rappresentanza politica forse non ci sia stata una grande corrispondenza”, la sua analisi a Zona Bianca. Parecchie polemiche anche per l’assenza dalle liste di Giuditta Pini, anima di sinistra del Pd. Molti hanno protestato sui social per las celta della dirigenza dem. Ma le dispute potrebbero non terminare qui…