Gli elettori positivi al Covid-19 potranno ricorrere al voto domiciliare in occasione delle Elezioni Politiche 2022, in programma il prossimo 25 settembre. La procedura per avere diritto a questa possibilità, tuttavia, è piuttosto complessa. A regolamentarla è l’articolo 4 del decreto legge 41 del 2022 e dalle circolari 44, 48, 49, 53 e 66 del Dipartimento per Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno, che era già stato valido per le ultime amministrative e i referendum.
Le norme in questione, come riportato da Agi, prevedono che per votare a domicilio debba essere presentata la documentazione al sindaco del Comune nelle cui liste si è iscritti “con modalità individuate dall’ente medesimo, anche telematiche” tra i dieci e i cinque giorni prima delle Elezioni, ovvero entro il 20 settembre 2022. Sarà necessario fornire all’interno delle carte l’indirizzo specifico del domicilio dove si è in isolamento e un certificato, rilasciato dal funzionario designato dall’Asl, che attesti l’impossibilità di uscire per la condizione medica in questione.
Elezioni 2022, ok voto domiciliare per positivi Covid: come funziona
Il voto domiciliare per i positivi al Covid-19 in occasione delle Elezioni Politiche 2022 è concesso, ma come funziona? A organizzare le modalità sarà il sindaco del Comune che, sulla base delle richieste pervenute, dovrà “pianificare e organizzare il supporto tecnico-operativo a disposizione dei seggi per la raccolta del voto domiciliare”. Le norme, come riportato da Agi, prevedono in tal senso che il personale preposto alle operazioni sia “formato” e “dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale”.
Il seggio speciale addetto al voto domiciliare sarà composto da un presidente e due scrutatori scelti tra il personale delle Uscar e i volontari della protezione civile. Le persone in questione saranno dotate di camice monouso (o, in alternativa, tuta protettiva monouso), guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure FFP2 o FFP3. Le votazioni avverranno nei medesimi giorni e orari di quelle ai seggi e verrà ugualmente garantita la libertà e la segretezza delle preferenze “nel rispetto delle esigenze connesse alle condizioni di salute dell’elettore”.