CAOS CAMPAGNA ELEZIONI 2022: TENSIONI NEL CENTROSINISTRA, M5S “TENTA” SINISTRA-VERDI

La campagna elettorale verso le Elezioni 2022 entra nel vivo ora che le alleanze sembrano (quasi) definite: Centrodestra compatto con Lega-FI-FdI-Udc-NcI; Centrosinistra col patto Pd-Azione-+Eu-Demos e con dentro pure Di Maio-Tabacci; Italia Viva; M5s; ItalExit-Paragone, sono queste in sostanze le compagini che si affronteranno, salvo novità nell’ultimo mese prima del voto, nella campagna elettorale più breve della storia repubblicana. Il giorno dopo il “campo largo” tra Letta e Calenda, quello stesso campo sembra nuovamente restringersi: non hanno infatti preso benissimo il patto elettorale stipulato alla Camera con l’area centrista-liberale gli esponenti di Sinistra Italiana e Verdi. Era previsto per oggi un vertice a tre fra Enrico Letta, Nicola Fratoianni (SI) e Angelo Bonelli (Europa Verde) ma è stato tutto annullato e rinviato “a data da destinarsi”.



Il motivo? Lo spiega Bonelli ma è una conferma di quanto già “soffiava” nei corridoi del Parlamento da ore: «L’alleanza Verdi e Sinistra ha deciso di rinviare l’incontro di oggi con il Pd. In relazione alle notizie di ieri, registriamo un profondo disagio nel paese e in particolare tra l’elettorato di centro-sinistra che ha a cuore la difesa della democrazia, la giustizia climatica e sociale. Essendo cambiate le condizioni su cui abbiamo lavorato in questi giorni, sono in corso riflessioni e valutazioni che necessitano di un tempo ulteriore». È Giuseppe Conte che prova a tendere l’amo per l’asse SI-Verdi, in modo da ottenere un’alleanza che impedisca la corsa in solitaria verso un quasi certo “traumatico” ridimensionamento rispetto al 34% delle Elezioni 2018: «Con le persone serie, che vogliono condividere un’agenda sociale ed ecologica con noi c’è sempre la possibilità di dialogare», lo ha detto il Presidente M5s nella sua intervista ad Agorà Estate su Rai3. Più esplicito ancora di Conte è il deputato M5s Mario Perantoni: «È la giornata delle scelte per Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Sarebbe clamoroso un loro accordo con Calenda, sarebbe incomprensibile e non credibile. Possono però scegliere di lavorare insieme a noi per costruire l’agenda sociale per la transizione ecologica, per la giustizia sociale e la legalità». Rimanendo nell’alveo del Centrosinistra, Matteo Renzi conferma la sua volontà di non poter correre alle Elezioni nella “gioiosa macchina da guerra” (di “ochettiana” memoria) formata da Enrico Letta: «Calenda poteva costruire un polo riformista che puntasse al 10%. Ha preferito trattare una percentuale di posti sicuri con il Pd. Non mi stupisco degli accordi sui numeri: so che sono importanti. Ma conosco la legge elettorale e sinceramente non so quanto saranno sicuri quei posti. Ma anche se lo fossero, penso che la politica sia prima di tutto coraggio e libertà».



ELEZIONI 2022, CENTRODESTRA SI INCONTRA PER PROGRAMMI E…

Cambiando fronte e scenario nella corsa alle Elezioni 2022, i sondaggi continuano a dare il Centrodestra comunque favorito anche con l’ingresso dell’ala centrista (e in parte ex forzista, vista la presenza di tanti transfughi di Berlusconi nel partito Azione) nel “campo largo lettiano”: si ritroveranno oggi i leader di coalizione in un nuovo tavolo con all’ordine del giorno la stessa del programma condiviso e, parallelamente, la partita dei collegi. Oggi si verterà specialmente sulle candidature, fanno sapere all’ANSA fonti del Centrodestra: mentre gli “sherpa” di FI, FdI, Lega, Udc e Noi con l’Italia da giorni sono impegnati a smussare gli angoli delle varie liste, la decisione condivisa dai leader sarebbe quella di scrivere un breve “preambolo politico” e un programma unico in 10 punti che possano fungere da “patto elettorale” in aggiunta ai singoli programmi delle liste in coalizione.



«Se Calenda fosse andato da solo, magari anche con Renzi – ragiona un colonnello della Lega in Parlamento all’ANSA – avrebbe potuto anche rubarci qualche nostro voto moderato. Ma ora, alleato con Fratoianni e Bonelli, addirittura finirà per aiutarci su quel fronte. Andate sulla sua pagina Facebook: leggerete come tantissimi dei suoi sono rimasti delusi e irritati, in tanti lo accusano di aver tradito Draghi»: lo stesso Matteo Salvini si è detto non preoccupato dall’alleanza siglata tra Pd e Azione in vista delle Elezioni 2022, e anzi rilancia «Nel centrodestra c’è una competizione che però ci vede amici, alleati. Il mio avversario si chiama Renzi, si chiama Letta, non si chiama né Silvio né Giorgia». Parlando al Corriere della Sera, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non rinuncia al suo personale programma politico: «Dio, Patria e famiglia non è uno slogan politico ma il più bel manifesto d’amore che attraversa i secoli. Affonda le sue radici nel ‘pro Aris et Focis’ di Cicerone: ‘l’altare e il focolare’ che da sempre fondano la civiltà occidentale». Per l’ex Ministro in quota AN, viene ribadito la necessità di creare un Governo di conservatori che significa innanzitutto «sentirsi eredi. Avere cioè la consapevolezza storica di ereditare una tradizione, una cultura, un’identità e un’appartenenza. Un conservatore – conclude Meloni – non è contrario ai cambiamenti in sé. È contrario alla visione della sinistra secondo la quale progredire vuol dire cancellare tutto ciò da cui proveniamo».