CORSA ALLE ELEZIONI 2022: L’ATTACCO DI LETTA AL CENTRODESTRA

Dopo il lancio degli spot social ad un mese dalle Elezioni 2022 che già diverse polemiche e sfottò stanno generando, il segretario del Pd Enrico Letta “scodella” una lunga intervista al quotidiano spagnolo “El Periodico” dove in sostanza attacca il Centrodestra imputandogli legami inscindibili con la Russia di Putin. La “scelta” per le Elezioni 2022 è tutta qui secondo il leader del Centrosinistra. “O noi, o Putin”. «La Russia è entrata in questa campagna elettorale. C’è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché (il governo russo) sa che la nostra posizione continuerà ad essere in linea con la posizione contraria a Putin», ha detto l’ex Premier Dem al giornale spagnolo. Davanti ai sondaggi che danno ancora oggi un netto vantaggio al Centrodestra in campagna elettorale, Letta replica di voler puntare sul 45% di indecisi/astenuti «per convincerli dei rischi che si corrono con la destra».



Sempre per il segretario Pd, la minaccia principale resta il «finire fuori dal cuore dell’Europa a fianco di Polonia e Ungheria, due Paesi guidati oggi da governi sanzionati dall’Ue per molte questioni legate ai diritti fondamentali». Una prima secca risposta alle accuse lanciate da Enrico Letta ad un mese dalle Elezioni 2022 arriva dal leader della quarta lista in coalizione Cdx, Maurizio Lupi di Noi Moderati-NcI: «il gioco del PD che continua a spargere veleni sulla stampa internazionale con l’obiettivo di delegittimare il centrodestra, facendolo passare per una coalizione filoputiniana, non ha alcun effetto sul voto ma solo sulla credibilità dell’Italia. Possibile non se ne rendano conto?». Anche il leghista europarlamentare Antonio Rinaldi risponde a tono alle accuse di Letta contro un Cdx filo-russo: «Mi scusi Letta, ma lei è il segretario del PD e non sa che a Bruxelles la sua delegazione è quella che ha votato più di tutti a favore della Russia negli ultimi 3 anni? Agevolo…», scrive su Twitter linkando i risultati di uno studio condotto da “Vote Watch” (e riportato da EuropaToday, ndr) che ha scoperto come su 280 voti in Parlamento Ue i deputati Pd con i 5Stelle sono tra gli italiani che hanno votato più volte le posizioni pro-Russia, eguagliando la delegazione ungherese di Orban.



MELONI E SALVINI, LE RISPOSTE AGLI ATTACCHI VERSO LE ELEZIONI 2022

Letta dal palco di Modena dove è intervenuto ieri sera per un lungo comizio pre-Elezioni 2022 ha accusato il Centrodestra nuovamente sui rischi per i conti del Paese visto il programma espansivo presentato da Salvini, Meloni e Berlusconi: «Da fuori ci guardano e si ricordano l’ultimo periodo in questa stessa destra andò al governo e fu costretta alle dimissioni. C’era Berlusconi, che oggi vuole fare il presidente del Senato, Tremonti e anche Giorgia Meloni, che era ministro nel governo che portò il Paese quasi alla bancarotta». Replica diretta invece con Giorgia Meloni raggiunta dalla Reuters proprio sul tema conti Italia: «Sono molto cauta…Nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese».



Qualora il Centrodestra vincesse le Elezioni 2022 il prossimo 25 settembre, garantisce la leader di Fratelli d’Italia, «La prima cosa che dovremo fare la legge di bilancio e abbiamo chiaramente intenzione di farla entro i parametri richiesti. Vogliamo un diverso atteggiamento italiano sulla scena internazionale, ad esempio nei confronti della Commissione Europea. Questo non significa che vogliamo distruggere l’Europa, che vogliamo lasciare l’Europa, che vogliamo fare cose pazze». Meloni ribadisce come l’unico elemento fondante sarebbe la difesa dell’interesse nazionale al livello di quanto già Germania e Francia fanno dall’inizio della storia europea. Alle critiche contro la Lega, il leader e segretario federale Matteo Salvini risponde entrando nella diatriba sull’emergenza gas a poco dalle Elezioni 2022: «la Lega chiede al governo Draghi che è in carica di fare in fretta. Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio, ci dissero no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese. Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato», spiega durante un comizio a Napoli. Ancora più chiaramente sul tema bollette, Salvini sottolinea «Se il prezzo non scende, il prossimo Governo – e quindi per me l’operazione verità è sempre meglio che non l’operazione silenzio – dovrà razionare luce e gas a partire dalle imprese. Vorrei evitarlo, ma l’ha già detto Macron, e la Francia oltretutto ha decine di reattori nucleari operativi. Noi non ce l’abbiamo, importiamo solo energia dall’estero, quindi se non si interviene il rischio di decidere chi si riscalda e chi no, chi accende la luce e chi no è assolutamente concreto».