Hanno aperto questa mattina alle 08.00 i seggi per permettere a circa 13 milioni di italiani di esprimere il proprio voto in queste elezioni amministrative. I rilevamenti delle affluenze alle urne verranno effettuati alle ore 12.00, alle 19.00 e alle 22.00 di domenica 15 maggio, mentre lunedì 16, dopo la chiusura dei seggi alle ore 15.00 si procederà immediatamente con lo scrutinio finale. I primi dati pervenuti alle ore 12.00 al Viminale, dimostrano che l’affluenza è in calo rispetto alle elezioni precedenti: è del 13% quella generale, mentre è del 6% l’affluenza per le elezioni comunali. Per le elezioni provinciali è circa del 9%, in calo di circa due punti rispetto alle precedenti. La città con l’affluenza più in ribasso è Bologna, in cui è stato rilevato un 13,8% di partecipazione rispetto al 28,4 delle precedenti elezioni comunali. A Torino è al 12,83%, praticamente la stessa delle precedenti consultazioni. Anche a Milano è stato registrato un lieve calo, dal precedente 15,90% al 14,99% di oggi. Poco prima delle 10.30, Letizia Moratti si è recata a votare insieme al marito al seggio in via della Spiga, mentre il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia ha votato al seggio in via della Commenda, accompagnato dalla moglie. Silvio Berlusconi si è recato alle ore 12 alla scuola media Dante Alighieri, mentre Romano Prodi ha votato intorno alle 10.30 in via Castiglione a Bologna, accompagnato dalla moglie. A Napoli, il primo a votare è stato De Magistris, candidato dell’Idv, intorno alle 9.30 nel quartiere Vomero mentre alle 11 il candidato del centrodestra Gianni Lettieri ha votato presso la scuola media Carlo Poerio.    



Clicca qui per leggere tutti gli aggiornamenti delle elezioni amministrative, comunali e provinciali

Clicca qui per leggere i dati sulle affluenze

Clicca qui per leggere tutti i commenti alle elezioni comunali 2011

Clicca qui per rimanere in contatto con IlSussidiario.net su FACEBOOK

Leggi anche

Elezioni Milano, toto-sindaco dopo Sala/ Caos Pd dopo rimpasto, Majorino in pole. Cdx: De Albertis o PazzaliSECONDO TURNO/ E candidati deboli, tra Mani pulite e “garantiti" di sinistra: così il centrodestra perde