Milano al centrosinistra, Napoli all’Italia dei Valori, e tra le altre grandi città Cosenza al centrodestra e Cagliari al Partito Democratico. Sono i risultati dei ballottaggi forniti dal Ministero dell’Interno. A Milano al secondo turno Giuliano Pisapia conquista il 55,1% contro il 44,89% di Letizia Moratti, a Napoli Luigi De Magistris sfonda con il 65,37%, lasciando Gianni Lettieri al 34,62%. Nelle altre città, a Cagliari passa Massimo Zedda con il 59,42%contro il 40,57% di Massimo Fantola, mentre a Cosenza vince l’alleanza con l’Udc fa bene al centrodestra, con Mario Occhiuto al 53,31% contro il 46,68% di Enzo Paolini.
Al secondo turno ha votato il 60,12% contro il 68,58% del primo turno. A Milano si registra invece il 67,38% al secondo turno e il 67,56% al primo turno.
Pisapia vince con il 55,1% contro il 44,89% della Moratti. In totale il candidato del centrosinistra ottiene 365.657 voti, 67mila in più di quello del centrodestra che si ferma a 297.874. Nella coalizione di maggioranza il Pd conquista 20 seggi in consiglio comunale, seguito da Sel con 3, Milano civica e Rifondazione comunista con 2, Idv e Lista Bonino Pannella con 1 ciascuno. Nel centrodestra il Pdl arriva a 11 consiglieri, la Lega nord migliora con quattro, Milano al centro 1. Zero seggi infine per il terzo polo di Manfredi Palmeri (approfondisci).
A Napoli De Magistris vince con il 65,37% contro il 34,62% di Gianni Lettieri. Il candidato dell’Idv arriva a 264.730 voti, quasi il doppio del centrodestra a 140.203. I dipietristi si rivelano così il primo partito in consiglio comunale con 15 seggi. Nella coalizione di maggioranza seguono Napoli è tua con 8 e Rifondazione con 6. Nel centrodestra il Pdl ottiene 7 seggi, Forza del Sud, Libertà e Autonomia e Liberi 1 ciascuno. Tra i partiti eliminati al primo turno il Pd ottiene 4 seggi, l’Udc e Fli 1 ciascuno (approfondisci).
Zedda ottiene il 59,42% dei consensi contro il 40,57% di Fantola. La differenza è di 16mila voti, con il centrosinistra a quota 50.055 e il centrodestra a 34.176. Nella maggioranza il Pd ottiene 9 consiglieri, Sel 3, Idv, Rifondazione, Rosso Mori e Megliodiprima 1 ciascuno. All’opposizione invece Pdl con 8 consiglieri, Riformatori sardi con 5, Udc con 4, Patto per Cagliari con 2, Uds, Giovani centro e Partito sardo d’azione con 1 a testa.
Occhiuto raggiunge il 53,31% contro il 46,68% di Paolini. Il distacco netto è di 2mila voti, con il centrodestra a quota 17.132 e il centrosinistra a 15.004. Il primo partito in consiglio è l’Udc con 5 seggi, seguita nel centrodestra da Pdl con 4, Popolari liberali, Scopelliti presidente, Mario Occhiuto sindaco con 3 ciascuno e Moderati con 1. All’opposizione Cosenza domani e Pd ottengono 2 seggi, tutti gli altri uno a testa.
Il ballottaggio assegna inoltre quattro province al centrosinistra e una al centrodestra. A Reggio Calabria Giuseppe Raffa (centrodestra) con il 52,7% supera Giuseppe Morabito (centrosinistra) con il 47,3%. A Mantova Pastacci (centrosinistra) vince con il 57,3%, contro il 42,7% di Fava (centrodestra). A Pavia Bosone (centrosinistra) ottiene il 51,2%, contro il 48,8% di Invernizzi (centrodestra). Macerata è conquistata invece da Pettinari (centrosinistra) con il 54,5%, mentre Capponi (centrodestra) si ferma al 45,4%. Infine Trieste, dove Poropat (centrosinistra) è eletto presidente con il 58,7%, battendo Ret (centrodestra) con il 41,3%.
«Ora i milanesi devono pregare il buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo». E’ il commento a caldo di Silvio Berlusconi, che si è detto convinto del fatto che la città «non era amministrata male». Aggiungendo che i napoletani «si pentiranno tutti moltissimo» della scelta di De Magistris. Per il premier inoltre «se si guarda a queste elezioni, si vede che abbiamo perso a Napoli, a Milano e in altre due città, ma guardando da vicino una per una le situazioni vengono fuori delle ragioni che non hanno niente a che vedere con l’attività di governo».
«Lo avevamo detto prima dell’esito del voto e lo confermiamo: il governo va avanti. Del resto un’alternativa parlamentare neppure esiste», osserva il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Per Roberto Maroni, titolare degli Interni, «È stata una sberla, serve una riflessione. O si dà un colpo d’ala, anzi di frusta, nella ripresa dell’azione di Governo o si rischia di non dare una risposta al voto di oggi». «Tra il primo ed il secondo turno è stata una vera e propria valanga», gongola invece il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, mentre per il responsabile degli enti locali del Pd, Davide Zoggia, il risultato «è andato oltre le più rosee aspettative». Infine per Antonio Di Pietro «Napoli aveva bisogno ed ha bisogno di una scossa di legalità, discontinuità. Ciò che è avvenuto qui è sensazionale, è la dimostrazione che non basta essere di centrosinistra o di centrodestra per poter conquistare la fiducia dei cittadini».