Fa ancora parlare il faccia a faccia andato in onda su Sky Tg24 tra il sindaco uscente di Milano Letizia Moratti e il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia. Stretta di mano e un sorriso tra i due contendenti alla poltrona di sindaco di Milano e il confronto ha inizio. I toni appaiono già caldi, come ci si poteva aspettare, mentre si parla del tema dei poteri forti, delle misure contro l’inquinamento e le politiche ambientali, dei trasporti e dell’Expo 2015. Ma è nel finale che Letizia Moratti sferra il colpo decisivo, alla fine degli ultimi due minuti a disposizione, a cui Pisapia non avrebbe potuto rispondere: “Io sono una moderata, lo sono sempre stata.



Questo a differenza di Pisapia che è stato riconosciuto colpevole dalla Corte di Assise del furto di un veicolo utilizzato poi per un sequestro e il pestaggio di un giovane. L’amnistia non è assenza di responsabilità”, ha affermato il sindaco Moratti, mentre si poteva sentire in sottofondo la voce del candidato del centrosinistra: “Si tratta di un falso, di una calunnia vergognosa…”. E risponderà appena fuori gli studi di Sky Tg24: “La Moratti ha detto il falso sapendo di dire il falso e di diffamarmi. Io sono stato vittima di un errore giudiziario riconosciuto da una sentenza che mi ha assolto per non avere commesso il fatto, quando c’era ancora la formula dell’insufficienza di prove. Una sentenza che metterò a disposizione di chiunque la voglia leggere. Milano non merita un sindaco che usa questi metodi. Non sono degni di questa città”.



Il dibattito finisce senza neanche la stretta di mano, rifiutata da Giuliano Pisapia, che poche ore dopo annuncia la querela nei confronti della Moratti per diffamazione aggravata: “È evidente che Letizia Moratti è disperata. Fidandosi di qualche manina sporca che fabbrica dossier ad arte è incappata in un clamoroso errore”. Il sindaco di Milano si difende, affermando di aver voluto offrire “una valutazione politica che voleva mettere in evidenza come Pisapia abbia una storia diversa dalla mia”.

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