L’ultimo faccia a faccia dedicato alle elezioni amministrative 2011 organizzato da Sky Tg24 vede protagonisti Piero Fassino del Pd e Michele Coppola del Pdl, candidati per la poltrona di sindaco di Torino. Prima di iniziare, il direttore del tg Emilio Carelli aveva chiesto ai due partecipanti di evitare “colpi bassi”, dopo l’episodio avvenuto nel confronto milanese tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Nonostante i toni si siano scaldati su alcune questioni, la richiesta del direttore è stata ascoltata da parte dei due contendenti, che hanno affrontato i temi del debito del capoluogo piemontese, il problema occupazionale, i lavori pubblici e la sicurezza. Fassino e Coppola si sono anche trovati d’accordo nel condannare l’applauso nei confronti dell’amministratore delegato di ThyssenKrupp Harald Espenhahn, condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario.
I candidati si scontrano invece sul tema dell’indebitamento del Comune di Torino che, secondo Fassino deriva dal taglio delle risorse da parte dello Stato e che si tratta di “un indebitamento da investimenti. Abbiamo costruito la metropolitana, il passante ferroviario, abbiamo speso molto per i Giochi olimpici. Abbiamo investito su cose che rimangono. Abbiamo dei valori portanti, come le partecipazioni del comune nelle aziende che ci dà garanzie e il debito della città è governabile, gestibile e pagabile”. Coppola non la pensa allo stesso modo e afferma che gli sprechi devono essere evitati: “La città pagava con il debito la spesa corrente. Il comune costa 70 milioni di euro in più ai torinesi”. Il candidato Pdl parla poi del problema del lavoro, affermando che Torino deve essere la città in cui le imprese decidono di andare, non da cui andarsene: “Torino è una città meravigliosa, – continua Coppola – che deve scommettere sul suo futuro e sul lavoro”. Parla poi Fassino: “Questa città è stata una capitale del lavoro, era una città dove la gente veniva a lavorare. Convocherò un tavolo con le parti sociali, industriali, sindacati, università e i professionisti per stabilire un piano straordinario per l’occupazione in città”.