Elezioni anticipate, c’è aria di crisi di Governo ed è tempo di fare qualche calcolo sulle possibili date per il ritorno alle urne. Dopodomani, sabato 20 luglio 2019, si chiude la finestra di settembre: appare assai improbabile uno scioglimento di Camera e Senato in poco più di 24 ore e per questo motivo c’è il rischio di tornare al voto nel 2020. Un’ipotesi confermata sia da fonti Lega e M5s, ma soprattutto da quanto ci dice la Costituzione: le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro 70 giorni dalla fine delle precedenti, ma bisogna tenere in conto la Legge di Bilancio 2020, che prevede il primo tassello entro il 27 settembre con la presentazione della nota di aggiornamento al Def. Lo stesso articolo 61 della Costituzione riporta che la prima riunione del Parlamento ha luogo non oltre il 20esimo giorno delle Elezioni e, come visto dopo il 4 marzo 2019, l’insediamento delle Camere richiede tempo…



ELEZIONI ANTICIPATE, QUANDO?

Il cammino antecedente la Manovra prevede l’invio dei documenti programmatici di bilancio entro il 15 ottobre, mentre il 20 ottobre dovrà essere presentato il dl della Legge di Bilancio. Successivamente, con il via libera del CdM, al via l’iter della discussione sulla legge di Bilancio che potrebbe durare fino alla fine del 2019. Al momento lo scenario più plausibile è quello di elezioni anticipate a febbraio 2020 o marzo 2020, con i principali leader politici che stanno ribadendo la volontà di evitare la creazione di nuovi esecutivi in corsa: da Salvini a Zingaretti, tutti vogliono dare la parola ai cittadini. Muniti di sondaggi politici elettorali e forti di un quadro completo sullo scenario attuale, tutto dipenderà da Lega e Movimento 5 Stelle: in caso di rottura via alle elezioni anticipate, ma non prima dell’anno nuovo…

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