I RISULTATI DEFINITIVI DELLE ELEZIONI IN ARGENTINA: MILEI NON SFONDA, SI VA AL BALLOTAGGIO CON MASSA

Javier Milei non sfonda ma continua ad avere concrete possibilità di essere il prossimo Presidente argentino: i risultati ora definitivi delle Elezioni Presidenziali Argentina 2023 vedono l’evoluzione più logica dopo i primi exit poll della notte, ovvero ballottaggio. Domenica 19 novembre il candidato peronista Sergio Massa sfiderà il leader della Destra Libertaria Javier Milei: il candidato di “Junto por el Cambio” ottiene il 36,86% vincendo quindi il primo turno delle Presidenziali 2023, appena dietro col 29,98% raggiunto dopo una lunga campagna elettorale da “favorito”.



Sconfitta la candidata del Centrodestra, la conservatrice Patrizia Bullrich, con il 23,83%: sarà proprio su questi voti che Milei punterà per convincere l’elettorato di destra che è lui la vera risposta alla crisi economica in Argentina e non un altro Presidente peronista-kirchneriano. Al 6,78% chiude nei risultati delle Elezioni il candidato dei Peronisti federali Juan Schiaretti, mentre il 2,7% va a Bregman col suo movimento di sinistra. La sfida è tutta ora per due settimane di campagna elettorale di “fuoco” tra due concezioni diametralmente opposte dell’Argentina: Milei promette di tagliare la spesa, rendere il dollaro la moneta di corso legale e abolire la banca centrale argentina; Massa invece ha promesso un taglio delle tasse sul reddito per gran parte della popolazione. Ultraliberismo contro peronismo, mentre il Paese vive settimane di tensione per una inflazione che ha superato il 130%.



DIRETTA ELEZIONI ARGENTINA 2023: CHIUSI I SEGGI

Chiusi i seggi delle elezioni in Argentina. L’ultima scheda è stata inserita alle 18 ora locale, corrispondente alle 23 in Italia. A votare è stato il 74% della popolazione avente diritto. La corsa è ufficialmente a cinque, ma sono tre i nomi più caldi che possono aspirare alla presidenza: parliamo di Sergio Massa della coalizione governativa Unión por la Patria, la conservatrice Patricia Bullrich di Juntos por el Cambio e l’ultraliberista Javier Milei di La Libertad Avanza. Per governare, il candidato dovrà ottenere il 45% o il 40% con uno scarto di almeno il 10% sul secondo. Se così non fosse, si andrà al ballottaggio il 19 novembre. I risultati sono attesi nella notte. Il candidato Javier Milei ha dichiarato: “Siamo nelle condizioni di dare all’Argentina il miglior governo della storia. È una giornata molto emozionante per La Libertad Avanza. Andremo nel quartier generale ad aspettare i risultati elettorali”.



DIRETTA ELEZIONI ARGENTINA 2023: SI VOTA FINO ALLE 23, ECCO COME

Urne aperte per le Elezioni Argentina 2023 dalle ore 13 alle 23 (ore italiane): si vota le Presidenziali e la nuova formazione del Congresso, che sarà parzialmente rinnovato con 24 senatori in rappresentanza di otto province e 130 deputati. 5 candidati Presidente per succedere al binomio peronista Alberto Fernández-Cristina Fernández de Kirchner, con in testa un unico nome che ha attratto le attenzioni mediatiche anche ben fuori dall’Argentina: Javier Milei, il “trumpista con la motosega”, ha monopolizzato la campagna elettorale dopo aver vinto le primarie che lo hanno consacrato candidato della Destra libertaria.

Con i primi risultati delle Elezioni Argentina 2023 in arrivo nella notte italiana, è tutto un’attesa per capire se Milei riuscirà a convincere l’elettorato nel pieno di una profonda crisi economica e politica; e se riuscirà a farlo evitando il ballottaggio, già fissato il 19 novembre in caso di mancata vittoria al primo turno. Inflazione oltre il 138%, ennesima crisi economica e instabilità sociale rischiano di affossare i partiti tradizionali in Argentina, con l’ascesa di Milei che in parte è spiegata proprio da queste condizioni: oggi si vota le Elezioni Presidenziali e va ricordato come la partecipazione al voto sia obbligatoria tra i 18 e i 70 anni, facoltativa per i16-17enni o over70. Se l’elettore non ha partecipato alle elezioni interne ai partiti del 13 agosto (le primarie “PASO”), potrà comunque prendere parte alle elezioni generali oggi, tuttavia – spiega l’AGI – per non essere iscritto nel Registro dei Violatori dell’Obbligo di Voto, l’avente diritto dovrà presentare alla Camera Elettorale Nazionale il certificato che giustifica la sua assenza al PASO.

CANDIDATI ELEZIONI PRESIDENZIALI ARGENTINA 2023: TUTTI CONTRO MILEI, GLI ULTIMI SONDAGGI

Le Elezioni Presidenziali Argentina 2023 prevedono l’eventuale turno di ballottaggio, il prossimo 19 novembre, tutto qualora oggi 22 ottobre nessun candidato alla presidenza riesca a ottenere il 45% dei voti validamente espressi, oppure nel caso in cui nessun candidato ottenga il 40% dei voti validi con uno scarto di almeno 10 punti dal secondo. Stando al Codice Elettorale Nazionale, «parteciperanno al secondo turno solo le due formule che avranno ottenuto più voti nel primo turno, e sarà eletta quella che avrà ottenuto il maggior numero di voti affermativi validamente espressi». Ecco qui di seguito la lista dei 5 candidati Presidente alle Elezioni generali in Argentina:

Javier Milei (La Libertad Avanza|Destra libertaria)
Sergio Massa (Unión por la Patria|Peronismo, Centrosinistra)
Patricia Bullrich (Juntos por el Cambio|Centrodestra)
Juan Schiaretti (Hacemos por Nuestro País|Federalismo, Peronismo, Centro)
Myriam Bregman (Frente de Izquierda y de los Trabajadores – Unidad|Sinistra)

Gli ultimi sondaggi prima dei risultati definitivi in arrivo solo domani danno una situazione tutt’altro che lineare: l’ultra liberista cattolico di destra (ma molto critico con Papa Francesco) Milei punta tutto sulla rivalsa dopo anni di politiche fallimentari argentine e guida alcuni sondaggi con cifre attorno al 30% dei dati; dietro inseguono il peronista Massa al 21% e la conservatrice Bullric sotto il 20%. Secondo invece il sondaggio pubblicato dall’istituto brasiliano AtlasIntel per la Cnn, Massa sarebbe davanti con il 30,9% delle preferenze contro il 26,55 di Milei e il 24,4% della candidata di Juntos por el cambio. Con il ballottaggio che resta una delle ipotesi principali, stando ai sondaggisti, il voto degli indecisi – stimato tra il 10 e il 12% – sarà l’ago della bilancia: Milei spera di vincere al primo turno sfidando in un colpo solo la sinistra peronista, i sussidi pubblici, l’economia ancora basata sul dollaro americano e addirittura la Banca centrale argentina, con la promessa di chiuderla qualora dovesse vincere le Elezioni.