Crisi di Governo, elezioni, sondaggi. L’estate italiana parla di politica, in attesa di tornare alle urne il prossimo 25 settembre per eleggere il nuovo Parlamento: scelta che di conseguenza porterà ad un nuovo presidente del Consiglio. In attesa di comprendere quali saranno le alleanze, i programmi e le rispettive campagne elettorali, che si concentreranno in meno di due mesi, c’è già spazio per i primi sondaggi d’opinione, che al momento vedono nettamente avanti il centrodestra. Gli ultimi sondaggi confermano che quella di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia è la coalizione che più piace agli italiani.



Il centrodestra, secondo una rivelazione di Quorum/Youtrend per Sky TG24, sarebbe nettamente avanti alle altre forze politiche. Lega, FDI e Forza Italia sembrano avere in mano la fiducia da parte degli italiani e i risultati potrebbero rispecchiare proprio questa situazione. Il percorso verso le elezioni politiche, fissate per domenica 25 settembre, vede al momento la sinistra nel caos totale. Oltre a non aver definito nel dettaglio il proprio schieramento, non c’è ancora un programma preciso. E la destra ne approfitta.



Il sondaggio

Il sondaggio che vede il centrodestra nettamente avanti in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, ha preso in considerazione diversi scenari. A seconda della possibile disposizione dei partiti, non ancora decisa in via definitiva, ci sono differenti possibilità ma il risultato è lo stesso: il centrodestra è in vantaggio. Il contesto sarebbe drammatico per la sinistra se i risultati confermassero ciò che dicono i sondaggi d’opinione: il centrodestra sarebbe infatti al 49,8%, dunque ad un passo dal 50%.

La sinistra, che potrebbe mettere in campo un’alleanza formata da Pd, M5S, Impegno civico di Luigi Di Maio, Verdi-Sinistra italiana, Italia Viva, Azione e +Europa, si fermerebbe al 42,5%. Seguirebbero altri partiti minori, come Italexit di Gianluigi Paragone viene dato al 2,8%. Ci sono però ancora indecisi, che potrebbero determinare l’esito delle elezioni: non mancano poi quelli che dichiarano di volersi astenere. In totale queste ultime due categorie arrivano al 39,1%.

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