Gli elettori M5s hanno votato il Centrosinistra per contrapporsi a Matteo Salvini? In alcuni casi sicuramente qualcosa del genere è avvenuto ma i risultati del Ballottaggio 2019 elaborati da YouTrend mostrano in realtà un andamento leggermente diverso, leggendo i vari dati delle Elezioni Comunali nei 4 Comuni più significativi ovvero Potenza, Forlì, Livorno e Ferrara. «In assenza del proprio candidato, l’elettore M5S non ha votato. Si è rifugiato nell’astensione»: a Ferrara i flussi elettorali mostrano proprio la vittoria di Fabbri con l’inutile influenza dell’apparentamento tra +Europa e Pd che non sono bastati per far conseguire la vittoria al Centrosinistra nella “batosta” più pesante di tutti i risultati delle Elezioni Comunali 2019. Anche a Livorno, dove pure il Pd ha trionfato, i voti dei M5s non sono andati al Centrosinistra ma nemmeno alla Lega, semplicemente non si sono visti alle urne con un’influenza decisiva rispetto al primo turno. Sempre secondo YouTrend, a Potenza interessante l’andamento dei flussi elettorali: «Tramutoli, di una lista civica di sinistra è arrivato al ballottaggio. Gran parte degli elettori di centrosinistra che al primo turno avevano votato l’esponente Pd Bianca Andretta, hanno scelto Tramutoli. Ma non è bastato. Il sindaco Guarente ha vinto per 200 voti».



Elezioni Comunali 2019: come si vota ai Ballottaggi. Risultati e sindaci: Cremona, Paderno, RozzanoLivorno, Prato, PiombinoPotenza, Campobasso, Ascoli PicenoAvellino, Foggia, RovigoBiella, Vercelli, VerbaniaFerrara, Forlì, Reggio Emilia

I COMMENTI DI SALVINI E DI MAIO

«Dedico le vittorie di Ferrara e Forlì agli ex elettori della sinistra che hanno trovato nella Lega un partito che difende i lavoratori», ha spiegato così nella conferenza stampa post-risultati delle Elezioni Comunali il leader della Lega Matteo Salvini, di fatto vincitore “morale” e non solo anche di questo ballottaggio 2019. «Auguro buon lavoro a tutte le donne e tutti gli uomini che da oggi saranno messi alla prova dei fatti», spiega il vicepremier elencando tutti i numeri che fanno della Lega una realtà ormai vincente nazionale, tanto in coalizione quanto “da sola”. Immediato il distinguo che vuole fare Salvini rispetto ad altri nel recente passato, «Anche il voto amministrativo come quello europeo non servirà per battaglie politiche interne ma per aver più forza in Europa. Non per cercare lo scontro ma per aver un equilibrio a tutela degli italiani»: risponde a distanza l’altro membro del Governo, collega vicepremier, festeggiando il successo M5s a Campobasso (l’unico ballottaggio a cui partecipavano tra i capoluoghi), «Sono contento perché Campobasso è una città che ha bisogno di rinascere, come tante città del Sud e del Nord, ma non ne faccio un trofeo. Ho visto che i partiti oggi si contavano i trofei», commenta Luigi Di Maio intervistato a Radio Cusano Campus, «Faccio gli auguri a Roberto Gravina e a tutti gli italiani che si sono svegliati sindaci».



“COALIZIONE” PD-M5S PER BATTERE SALVINI?

Un punto su tutti può emergere come “conseguenza” politica dai risultati delle Elezioni Comunali: il ballottaggio ha mostrato come il vero nemico da battere, una volta di più, è il centrodestra a guida Lega e che solo una coalizione Pd-M5s può pensare di interrompere la vittoria elettorale di Salvini perenne anche per i prossimi mesi (con le Elezioni Regionali in Emilia Romagna come autentico banco di prova). I dati effettivi non si potranno mai avere, ma capire intuitivamente che molti elettori M5s si sono presentati alle urne anche al ballottaggio per scegliere il candidato del Centrosinistra non è poi così difficile. A Verbania, Cremona, Cesena, Livorno e Prato è avvenuto così e non è escluso che anche nelle prossime Amministrative-Regionali una sorta di “coalizione” Di Maio-Zingaretti possa essere l’argine giusto per gli anti-Salvini da opporre al Centrodestra sempre più vincente che anche in queste Elezioni Comunali 2019 hanno fatto il “botto” conquistando 40 Comuni dove 5 anni fa avevano invece perso clamorosamente.



PD VINCE MA È LA LEGA A SFONDARE

In termini di numeri è il Centrosinistra ad aver vinto il ballottaggio delle Elezioni Comunali 2019: i dati dopo gli scrutini della notte sono ufficiali e vedono nei Comuni oltre i 15mila abitanti 112 sindaci andati al Pd-Centrosinistra, 85 alla Lega-Centrodestra, uno solo (Campobasso con Gravina sindaco) al Movimento 5 Stelle e ben 23 alle liste civiche (su tutti, Avellino con Gianluca Festa). Se però si guardano i risultati nel dettaglio, si scopre che in realtà Salvini guadagna ben 40 Comuni rispetto al 2014 e Zingaretti invece ne perde addirittura 41 rispetto alla tornata precedente. Per il M5s dopo aver perso Livorno si aggiungono altri due Comuni amministrati in questi 5 anni e non confermati alle Elezioni Comunali 2019, mentre le civiche c’è un trend positivo di 5 Comuni in più vinti con questi Ballottaggi. L’onda della Lega insomma prosegue con la vittoria clamorosa di Ferrara che sfila al Centrosinistra la guida della città dopo 79 anni: un altro dato però sarà importante da analizzare nelle prossime ore se non settimane, ovvero la presenza massiccia di elettori del M5s alle urne per i candidati del Centrosinistra. In molti Comuni sono risultati decisivi, se si esclude Ferrara e Potenza con Fabbri e Guarente rispettivamente nuovi sindaci delle due città “storicamente” a sinistra, specie gli emiliani.

ZINGARETTI AVVISA SALVINI

Ballottaggio elezioni comunali 2019

, dati definiti per quanto riguarda i risultati: dall’exploit della Lega a Ferrara passando per la vittoria M5s a Campobasso, conferme e novità del secondo turno delle amministrative. Dopo l’esultanza di Matteo Salvini, arriva la presa di posizione del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: «Belle vittorie e belle conferme. L’alternativa a Salvini c’è ed è un nuovo centrosinistra. E siamo solo all’inizio». Un avviso, quello del governatore del Lazio, giunto al termine di una delle tornate elettorali più equilibrate di sempre: eletti 75 sindaci di Centrodestra, 109 sindaci di Centrosinistra, uno solo per il Movimento 5 Stelle (Campobasso). Per quanto riguarda i Comuni capoluogo, grande equilibrio rispetto al pre-voto: 7 sindaci di Centrodestra, 6 sindaci di Centrosinistra, 1 del Movimento 5 Stelle ed 1 civico (in precedenza 4 Cdx, 9 Csx e 2 M5s). Attese nel corso delle prossime ore le dichiarazioni degli altri leader, così come le composizioni di giunte e consigli comunali. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

BOOM LEGA A FERRARA, ESULTA SALVINI

Arrivano i primi risultati definitivi del ballottaggio delle elezioni comunali 2019 e non mancano le sorprese. Al momento la situazione parziale dei comuni con più di 15 mila abitanti vede 100 Comuni al Centrosinistra ed 83 Comuni al Centrodestra. Storica vittoria della Lega di Matteo Salvini a Ferrara con il trionfo di Alan Fabbri, da registrare in Emilia Romagna anche il successo del Centrodestra a Forlì dopo 50 anni di governo di Sinistra. Il Partito Democratico si tiene Reggio Emilia e Cesena, conquistando Livorno dopo l’amministrazione M5s di Filippo Nogarin. I grillini vincono a Campobasso, unico Comune capoluogo in cui era in corsa. Da segnalare le vittorie della coalizione di Centrodestra a Potenza ed a Foggia, mentre ad Avellino si è imposto il civico Festa nel “derby” di Sinistra con il candidato dem Cipriano. La prima reazione dai partiti arriva dal Carroccio con il suo leader Matteo Salvini: «Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

RISULTATI BALLOTTAGGIO ELEZIONI COMUNALI 2019: AFFLUENZA DEFINITIVA

Diretta Elezioni Comunali 2019, i risultati dei ballottaggi delle amministrative: dati negativi per ciò che riguarda l’affluenza definitiva, in netto calo rispetto al primo turno. Pochi istanti fa il Viminale ha reso noto la percentuale ufficiale: 61,99 per cento, molto meno rispetto al 66,09 per cento di due settimane fa. Affluenza in deciso calo rispetto al primo turno, dunque: erano chiamati alle urne oltre 3 milioni e 600 mila ma, forse complice l’estate e la bella giornata di oggi in tutta Italia, quattro aventi diritto al voto su dieci hanno disertato i seggi elettorali. Da registrare comunque un aumento degno di nota rispetto al dato delle ore 19, fermo al 37,40 per cento. Primi dati definitivi anche per quello che riguarda alcune regioni: in Lombardia affluenza al 66,64% (71,02% al primo turno), mentre in Piemonte affluenza al 20,97% (22,58% al primo turno). (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

ORE 19, CROLLO AFFLUENZA AL 37,4%

Alle ore 19 l’affluenza crolla definitivamente rispetto al primo turno delle Comunali 2019: 54,62% due settimane fa, oggi i votanti al ballottaggio delle Elezioni (ancora in corso fino alle ore 23) sono stati solo il 37,4% degli aventi diritto. Restano al “top” Emilia Romagna (41,85% di affluenza), Liguria (45,41%) e Lombardia (40,87%) mentre tra le regioni con meno affluenza alle urne nei 136 Comuni in gioco troviamo Puglia (30,31%), Lazio al 35,85% e Campania al 31,2% degli aventi diritto al voto. Un calo secco del 17% mostra l’inevitabile flessione del secondo turno con l’aggiunta di una giornata di sole praticamente in tutta Italia con l’evidente “calo” di affluenza ai seggi per i tanti vacanzieri della domenica. Per le città più importanti al voto, Livorno registra il 38,17% dell’affluenza mentre Cremona vede un 43,67% di elettori alle urne: Biella al 39,38%, Vercelli al 38,6% e Verbania al 43,05%.

ELEZIONI COMUNALI: CROLLO IN LAZIO E PUGLIA

In attesa dei nuovi dati delle ore 19, l’affluenza del ballottaggio Comunali dimostra fin ora un crollo importante e significativo in due ex “feudi” M5s come il Lazio e soprattutto la Puglia: nell’analisi elaborata da YouTrend sui primissimi risultati (votanti) delle Elezioni Comunali si può tranquillamente evincere il calo deciso dei votanti nel Lazio con -5.31% tra ballottaggio di oggi e primo turno del 26 maggio. Male anche la Puglia (-4,87%) e Abruzzo (sotto il 4,97%): non ci sono segni positivi per nessuna regione, ma è assolutamente normale che il secondo turno chiami alle urne meno votanti rispetto a due settimane prima e per queste Amministrative 2019 la “regola” non è cambiata. Le “meno peggio” sono state Basilicata (solo 2,51% la differenza rispetto al primo turno), Calabria (-2.38%) e Veneto (-2,99%): in termini di differenze in percentuali sulla affluenza in “cifre” per il ballottaggio, la “top five” delle regioni con votazioni ancora aperte oggi fino alle ore 23 riguarda Basilicata, Toscana, Calabria, Marche e Veneto.

IL MESSAGGIO DI SALVINI

Calo prevedibile nell’affluenza, attesa importante per i risultati di questa sera: va ricordato che non vi saranno exit poll delle maggiori case di sondaggi italiane dunque per sapere come saranno andato i ballottaggi delle Comunali bisognerà attendere i primi dati reali probabilmente dopo la mezzanotte. Con una generale impennata all’ingiù per il numero di votanti alle urne, i partiti attendono i primi risultati per provare a capire quali sindaci e con che maggioranze usciranno i prossimi Consigli Comunali dei 136 Comuni al voto oggi per le Elezioni Comunali. Con il consueto messaggio “al limite” del silenzio elettorale infranto, il leader della Lega Matteo Salvini invita ad un ultimo sforzo per partecipare ai ballottaggi di oggi: «Buona domenica Amici e buon voto a chi oggi nella sua città ha il ballottaggio: mandiamo a casa ovunque la sinistra scegliendo i candidati sindaci sostenuti dalla Lega. Il treno del cambiamento passa fino alle 23! Viva la democrazia, libertà è partecipazione! Passaparola».

AFFLUENZA H12 IN CALO AL 17,49%

Prevedibile ma comunque in netto calo il dato sull’affluenza alle ore 12 per il ballottaggio delle Elezioni Comunali 2019: nei 136 Comuni al voto si registra un 17,49% di aventi diritto al voto che si sono presentate alle urne, un calo netto rispetto al 21,21% del primo turno di due settimane fa. Boom di voti in Emilia Romagna (21,51% di affluenza), Liguria (20,17%) e Lombardia (18,27%); per quanto riguarda invece la classifica dei meno votanti, “maglia nera” all’Abruzzo (13,55%, ma ha anche un solo comune al ballottaggio), poi la Campania (14,15%) e la Puglia al 15,08% in questo secondo turno. Per quanto riguarda le principali città al voto, Livorno chiude alle ore 12 con il 17,94% dei votanti, Ferrara al 17,90%, Avellino al 17,30%, Campobasso al 19,35% e Potenza al 19,34% degli venti diritto al voto. Prossima rilevazione dell’affluenza alle ore 19.

AFFLUENZA DECISIVA PER IL BALLOTTAGGIO DELLE COMUNALI

Sarà decisiva l’affluenza nel ballottaggio dei 136 Comuni con le urne già aperte stamani: con i soliti orari di indicazione dei dati sui votanti – 12, 19, 23 – si potrà stabilire in che quantità il popolo italiano si è riversato di nuovo alle urne dopo due settimane dalle Elezioni Comunali e di conseguenza se gli elettori “sconfitti” al primo turno avranno scelto lo stesso un nuovo candidato sindaco o se invece non si saranno recati ai seggi. Centrodestra e centrosinistra infatti puntano e molto sugli astenuti o sugli elettori che hanno indicati altre liste due settimane fa: in particolare però sono i dem che potrebbero risultare avvantaggiati al ballottaggio visto che tanto le liste di sinistra (storicamente più presenti e più “affezionate” al voto rispetto alla destra) quanto lo stesso Movimento 5 Stelle potrebbe propendere per candidati anti-Salvini nei 136 Comuni al voto. A prescindere da ciò, quanto possiamo già stabilire con certezza è che in termini nazionali i risultati di questo secondo turno non dovrebbe dare forti scossoni al Governo dato che i grillini sono in competizione solamente a Campobasso e non vi saranno scontri diretti Lega vs M5s, almeno in questa tornata di Elezioni Comunali.

SFIDA LEGA-CENTROSINISTRA AL BALLOTTAGGIO

Tutto pronto per il ballottaggio delle Elezioni Comunali 2019 dopo un primo turno che due settimane fa, contemporaneamente alle Europee e alle Regionali Piemonte, ha rappresentato una battuta d’arresto imponente e importante del Movimento 5 Stelle. 136 Comuni di cui 15 capoluoghi li ritroviamo in diretta alle urne per questa domenica 9 giugno 2019, con i consueti orari e le consuete modalità di voto (vedi il focus “Come si vota” a fondo pagina, ndr) per dirimere in ultima analisi i nuovi sindaci da eleggere: Centrodestra a guida Salvini e Centrosinistra si sfidano per la quasi totalità dei centri più importanti mentre gli sconfitti M5s – a parte a Campobasso dove partecipano al ballottaggio per un soffio – potranno essere di fatto l’ago della bilancia in più Comuni. Sono al Governo con la Lega ma l’elettorato grillino già più volte si è espresso con tendenze molto più “sinistre” che “destre” e per questo motivo sarà importante valutare i risultati della nottata (scrutini che partono dalla chiusura dei seggi delle 23 in poi, ndr) per riscontrare verso dove potrà proiettarsi il futuro di Di Maio e del Movimento 5 Stelle.

RISULTATI ELEZIONI COMUNALI 2019: I 136 COMUNI AL BALLOTTAGGIO

Potenza, Campobasso, Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania e Vercelli

sono i 15 capoluoghi integrati ai complessivi 136 Comuni che partecipano al secondo turno delle Elezioni Comunali 2019 in questa domenica 9 giugno. Non dovranno partecipare al voto FirenzeBariBergamoModena, Pesaro e Lecce (dove si sono confermati i sindaci di Centrosinistra nel primo turno delle Amministrative del 26 maggio scorso), ma neanche Perugia e Vibo Valentia dove è stato il Centrodestra a confermarsi leader in città; niente ballottaggio anche per Pescara e Pavia dove al primo turno è avvenuto il “ribaltone” da centrosinistra alla coalizione Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia. Dei 136 Comuni al voto per rinnovare il Consiglio Comunale e il sindaco, tra i più interessanti (non capoluogo) troviamo Gioia Tauro in Calabria, Castel Volturno e Casal di Principe in Campania, Carpi e Cesena in Emilia Romagna, Civitavecchia nel Lazio, Dalmine, Cormano, Rozzano, Paderno Dugnano in Lombardia, Recanati e Fano nelle Marche, Novi Ligure, Rivoli, Settimo Torinese in Piemonte, Piombino e Rosignano Marittino in Toscana, Foligno, Gubbio e Orvieto in Umbria.

CDX-CSX-M5S: LE SFIDE NEI 15 CAPOLUOGHI

Le sfide nei 15 capoluoghi di provincia per questo ballottaggio alle Elezioni Comunali rappresentano quasi dovunque un derby tra Centrodestra a guida Salvini da un lato e il Centrosinistra del Pd di Zingaretti: ad eccezione di Avellino, dove si sfidano due candidati sostenuti dal centrosinistra (Cipriano-Festa) e Campobasso dove è ancora in corsa un candidato del M5s Gravina contro la candidata del Centrodestra Maria Domenica D’Alessandro. Per quanto riguarda Potenza, Ascoli Piceno, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli la partita è tutta un Salvini vs Pd, riassumendo a sommi capi. A Potenza, ballottaggio tra Mario Guarente, centrodestra, 44,73% e Valerio Tramutoli, sostenuto da due liste civiche, 27,41%; ad Ascoli Piceno davanti Fioravanti (Cdx senza Berlusconi) e Piero Celani, sostenuto da Forza Italia, Centrosinistra e liste civiche. Pd al ballottaggio a Verbania, dove la sindaca uscente Silvia Marchionini, 37,5%, sfida il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella, 45,81%; sfida a Vercelli tra Maura Forte (24,6% col Pd al primo turno) Andrea Corsaro, centrodestra col 41,8% due settimane fa. A Cremona sfida tra Gianluca Galiberti, 46,37%, centrosinistra e Salvatore Malvezzi, 41,65%, centrodestra; Livorno in vantaggio il centrosinistra Luca Salvetti, 34,2% che al ballottaggio se la vede con Andrea Romiti, centrodestra, 26,64%. Come riporta l’Ansa, «a Ferrara tra Alan Fabbri, 48,44%, centrodestra, e Aldo Modonesi, 31,75%, centrosinistra; a Foggia tra Franco Landella, 46,11%, centrodestra, e Pippo Cavaliere, 33,71%, centrosinistra. A Forlì tra Gian Luca Zattini, 45,8%, centrodestra, e Giorgio Calderoni, 37,21, centrosinistra». Infine, a Reggio Emilia sfida tra Luca Vecchi, centrosinistra col 49,1% del primo turno contro Roberto Salati, centrodestra, al 28,22%; a Prato Matteo Biffoni, centrosinistra, sfida con il 47,16% Daniele Spada, centrodestra, 35,12% al primo turno mentre a Rovigo Monica Gambardella, centrodestra, 38,17% dei voti, contro Edoardo Gaffeo, centrosinistra, 25,42%.

ELEZIONI COMUNALI 2019, COME SI VOTA AI BALLOTTAGGI

La procedura per capire come si vota ai ballottaggi delle Elezioni Comunali 2019 è assai più semplice rispetto al primo turno: in primo luogo non vi sono candidati consiglieri comunali da indicare, avendolo già fatto due settimane fa e con le preferenze che vengono tenute buone in attesa di capire come si comporrà il nuovo Consiglio Comunale con la maggioranza data proprio dai risultati di questi ballottaggi. Consueti orari – si vota dalle ore 7 alle 23, scrutinio subito dopo e affluenza alle ore 12, 19, 23 – e i consueti strumenti da portare – documento d’identità e scheda elettorale – la scheda elettorale in mano ai votanti dei 136 Comuni iscritti al secondo turno è assai meno complessa. Solo due candidati sindaci, bisogna segnare la propria croce sul candidato sindaco preferito. In alto si trova il rettangolo con il nome del candidato sindaco, mentre nella parte sotto della scheda elettorale ci sono tutte le liste che lo appoggiano, che possono essere di più rispetto a quelle del primo turno a seconda degli eventuali apparentamenti ufficiali emersi in queste due settimane di campagna elettorale per i ballottaggi delle Amministrative nei 136 Comuni chiamati ancora al voto.