BALLOTTAGGIO, QUANDO I RISULTATI

I primi risultati delle Elezioni Comunali potranno giungere già dopo le ore 1-2 di notte dato che lo svolgimento di scrutinio sarà nettamente più semplice e senza dover neanche contare le preferenze dato che valgono quelle del primo turno: capire come si vota ormai sembra chiaro a tutti in questi ballottaggi, se proprio vi sono altri dubbi il nostro focus qui sotto dovrebbe estinguerli tutti. Ricordiamo che i principali istituti di sondaggi nazionali non hanno annunciato exit poll alla chiusura delle urne e nemmeno proiezioni, occorreranno dunque i primi dati reali che potranno già arrivare dopo la mezzanotte con la lista dei sindaci eletti/vincenti. Ricordiamo infine che non è possibile un voto disgiunto sulla scheda elettorale, visto che si vota solo il candidato sindaco o la lista ad esso collegato.



ELEZIONI COMUNALI 2019, COME SI VOTA AL BALLOTTAGGIO: LA SCHEDA E GLI APPARENTAMENTI

Il quadro delle elezioni comunali si completerà a fine mese con il voto sardo, ma intanto prenderà forma con il ballottaggio del 9 giugno 2019. Al secondo turno, introdotto nei comuni sopra i 15mila abitanti a partire dal 1993, vince chi ottiene semplicemente più voti, ma in caso di parità assoluta anche allo “spareggio” allora viene eletto il candidato più anziano d’età. La procedura di voto è semplice, quindi non bisogna soffermarsi sul come si vota. La stessa scheda non è complessa: viene divisa a metà, in alto il rettangolo con il nome del candidato sindaco. Sotto invece vengono indicate le liste che lo appoggiano, che possono anche essere di più rispetto a quelle del primo turno, perché nelle due settimane tra il primo e il secondo turno possono verificarsi degli apparentamenti. Cosa vuol dire? Una lista che non ha più candidati al ballottaggio può decidere di sostenerne un altro con un accordo che deve essere sottoscritto da entrambe le liste. Quindi possono essere definite più semplicemente come alleanze. (agg. di Silvana Palazzo)



COME SI VOTA AL BALLOTTAGGIO: SCHEDE VALIDE E NULLE

Manca un giorno al ballottaggio e per molti dei cittadini chiamati al voto questa attesa diventa occasione per capire come si vota al secondo turno delle elezioni comunali 2019. Per esprimere la propria preferenza domani bisogna tracciare un segno sul rettangolo entro il quale è indicato il nome del candidato prescelto. Si considera valido anche il voto espresso con una croce sul simbolo di una o più liste collegate al candidato sindaco che si vuole votare. In maniera analoga, si ritiene valido anche il voto per un candidato sindaco espresso anche con più segni sul nominato e/o su uno o più simboli di liste collegate. Ma non si può votare un candidato e una lista che non sia collegata al suo nome, questo perché per il ballottaggio non è previsto il voto disgiunto, che era invece accettato al primo turno. La scheda che presenta un segno sul nome di un candidato sindaco e uno anche sul simbolo della lista che appoggia l’altro candidato è invece considerata nulla. (agg. di Silvana Palazzo)



COME SI VOTA, LE COSE DA RICORDARE

Secondo appuntamento elettorale per i cittadini dei 136 comuni che dopo le elezioni amministrative del 26 maggio sono chiamati ad indicare al ballottaggio quale sindaco vogliono per la propria comunità tra i due più votati al primo turno. Rispetto al voto di due settimane fa non cambiano le modalità di voto, fatta eccezione per il fatto che non sarà più possibile assegnare alcuna preferenza ai candidati al consiglio comunale, per i quali il destino è stato già segnato al primo turno. Dunque di cosa bisogna disporre per esercitare il proprio diritto/dovere di voto? Al proprio seggio bisogna presentarsi mostrando un documento di identità e la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita o avesse bisogno di rinnovarla potrà recarsi presso l’ufficio elettorale del comune di residenza con un documento d’identità valido. (agg. di Dario D’Angelo)

BALLOTTAGGIO, ELEZIONI COMUNALI 2019: 136 COMUNI AL VOTO

Due settimane dopo le Elezioni Comunali 2019, domenica 9 giugno riapre i seggi di 136 Comuni per il ballottaggio delle Amministrative: dal capire come si vota al verificare effettivamente dove vi saranno queste 136 sfide tra due candidati sindaco, il nuovo ritorno ai seggi elettorali vede questa volta impegnati solo Comuni sopra i 15mila abitanti visto che per legge non vi possono essere ballottaggi a meno che vi sia stata una perfetta parità di voti tra i primi due candidati sindaco votati il 26 maggio 2019 (non ve ne sono stati, ndr). Anche questa volta si vota in un’unica giornata dalle ore 7 fino alle 23 ma saranno molti meno i Comuni ancora “pendenti” per sapere quali saranno i prossimi Consiglio Comunali fino al 2024: non più 3856 Comuni ma “solo” 136 con 15 capoluoghi di provincia chiamati al voto per questo secondo turno delle Elezioni Comunali 2019. Ricordiamo che nei comuni della Sardegna, tra cui Cagliari e Sassari, le elezioni comunali si terranno il 16 giugno: un eventuale ballottaggio sarebbe previsto per il 30 dello stesso mese.

COME SI VOTA AL BALLOTTAGGIO ELEZIONI COMUNALI

Capire come si vota al ballottaggio è un’operazione estremamente più semplice rispetto al primo turno delle Elezioni Comunali 2019: si tratta di una sfida “secca” tra i primi due candidati sindaco votati due settimane fa. Vince il ballottaggio chi ottiene più voti mentre in caso di parità viene eletto primo cittadino il più anziano tra gli avversari: come stabilito dal Viminale, sulla scheda elettorale per i ballottaggi sono presenti solo i nomi dei due candidati senza più lo spazio per le preferenze dei consiglieri comunali. Vale infatti per il Consiglio Comunale la votazione di due settimane, in attesa di capire chi entrerà o meno tra gli eletti proprio a seconda della vittoria di quale delle due liste trionferà al ballottaggio. Per votare bisogna unicamente porre una croce sul nome del candidato scelto: sono presenti anche le liste legate a quel candidato,  ed è comunque possibile votare anche per una di esse: in questo caso, tuttavia, la preferenza va esclusivamente al candidato collegato ad essa.

ELEZIONI COMUNALI 2019, COME E DOVE SI VOTA AL SECONDO TURNO

Ricordiamo che la legge elettorale per il ballottaggio delle Comunali prevede la possibilità degli apparentamenti: tra la prima e la seconda tornata elettorale, le liste rimaste escluse dalle Elezioni Comunali, e che quindi non hanno candidati al secondo turno, possono decidere di stringere delle alleanze e supportare un nuovo candidato sindaco. L’accordo però deve essere stato comunicato non oltre una settimana prima del ritorno alle urne: facendo un esempio, il Movimento 5 Stelle fuori da quasi tutte le sfide nei capoluoghi più importanti al voto non hanno fatto alcun apparentamento e dunque la loro lista non sarà presente nelle schede elettorali dei Comuni dove non sono ancora in lizza per il ballottaggio. Detto dei 136 Comuni al voto, i 15 capoluoghi dove si svolgeranno le sfide più importanti tra Centrodestra a guida Lega e Centrosinistra in mano al Pd (M5s resta in corsa solo a Campobasso, ndr) sono i seguenti: fatto Potenza, Avellino, Ferrara, Forlì, Reggio nell’Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato, Rovigo.