Elezioni Comunali 2024, come si vota? Occhio ai documenti e alla tessera elettorale…

Sono state ufficialmente aperte le urne delle Elezioni Comunali 2024 in più di 3.700 città (tra cui 29 capoluoghi di provincia) e per venire incontro agli elettori più giovani – alle prime armi con voti, schede e preferenze – e a quelli più distratti vi ricadiamo come si vota e quali regole dovrete stare attenti ad osservare, concentrandoci in particolare sui comuni che hanno definiti “inferiori” e che contano meno di 15mila abitanti. La legge, infatti, prevede alcune norme differenti per le Elezioni Comunali 2024 tra città più o meno popolose, in particolare per quanto riguarda il come si vota con il sempre confusionario ‘voto disgiunto’, la ripartizione dei seggi dopo gli scrutini e l’esistenza – o meno – del ballottaggio tra candidati pari.



A tutti i vostri possibili dubbi su come si vota e come funziona la legge elettorale arriveremo subito, perché prima riteniamo importante ricordarvi che per esercitare il vostro diritto/dovere dovrete necessariamente portarvi dietro alle urne delle Elezioni Comunali un documento (il migliore è la carta d’identità, ma vanno bene tutti quelli che sono ufficialmente riconosciuti e che presentano la vostra foto) e la tessera elettorale: in caso di smarrimento avrete tempo fino alla fine dei turni delle votazioni per richiederne di provvisori presso il vostro Comune.



Come si vota alle Elezioni Comunali 2024: niente voto disgiunto per i comuni con meno di 15mila abitanti

Ora, certi che abbiate con voi tutto ciò che vi serve per esprimere la vostra preferenza alle Elezioni Comunali non ci resta che arrivare al perché siete finiti tra queste righe, ovvero: come si vota? La risposta è semplicissima e la prima cosa da fare – sicuramente ovvia e scontata – è quella di scegliere il partito, la lista o/e il candidato sindaco che preferite tra le varie alternative. Con la sola matita che vi verrà data in dotazione alle urne delle Elezioni Comunali dovrete poi semplicemente tracciare una ‘X’ sul logo del partito, oppure sul nome del candidato sindaco.



A differenza dei comuni con più di 15mila abitanti, nel vostro caso non sarà possibile esprimere un voto ‘disgiunto‘ (ovvero una lista e un candidato diversi tra loro) anche perché ognuno dei candidati sindaci può avere solamente una lista collegata al suo nome. Nel caso il vostro comune abbia meno di 5mila abitanti potrete indicare una sola preferenza di nome tra i candidati nell’apposito spazio vicino al logo; mentre nel caso siate tra i 5 e i 15mila allora potere esprimere un massimo di due preferenze, sempre fermo restando che anche alle Elezioni Comunali vale la regola della parità dei sessi per cui con due scelte dovranno essere obbligatoriamente un uomo e una donna.

Vincerà il candidato e la lista che otterranno il 50%+1 dei voti alle urne – mentre in caso di pareggio si procederà con il ballottaggio che è previsto per domenica 23 e lunedì 24 giugno – e sarà titolare di 2/3 dei seggi disponibili, mente il restante terzo sarà proporzionalmente ripartito tra le altre liste in base ai voti ottenuti.