Mentre alle Presidenziali il voto postale sta piegando la “curva” a favore di Joe Biden, la situazione al Congresso vede i risultati ufficiali ancora lontani dalla conclusione. Alle ore 17 italiana, i Democratici si trovano in vantaggio alla Camera (189 contro 185, maggioranza fissata a 218) mentre al Senato è lieve vantaggio per i Repubblicani (47 contro 45, maggioranza a 51): ai Democratici dovrebbero arrivare altri 4 seggi per poter arrivare a maggioranza, ma le proiezioni parlano comunque di un organo legislativo come il Congresso che sarà inevitabilmente diviso a metà tra i due schieramenti. In entrambi i casi di esito elettorale alla Casa Bianca, Trump o Biden dovranno governare i primi due anni di presidenza con solo metà del Parlamento in suo “favore”. Intanto a livello Presidenziali, il manager della campagna Biden in casa Dem annuncia poco fa: «Siamo fiduciosi sul fatto che Joe Biden sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti».
VECCHI E NUOVI VOLTI AL CONGRESSO USA
Il testa a testa prosegue sulle Presidenziali (le ultime proiezioni Cnn mostrano come 9 Stati siano ancora da assegnare, ovvero Alaska, Arizona, Georgia, Michigan, Maine, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin) ma pure sulle Elezioni al Congresso Usa il confronto Biden-Trump prosegue con dati cristallizzati finora. Democratici avanti alla Camera di 7 rappresentanti, Senato invece confermato ai Repubblicani col vantaggio di 2 parlamentari: probabilmente si capirà meglio dopo l’annuncio del nuovo Presidente quali saranno i reali rapporti di forza nel Congresso che comunque si preannuncia per entrambi i candidati un peso non indifferente visto che sarà “diviso” tra Gop e Dem. Intanto i primi risultati del Congresso vede la riconferma piena delle 4 donne progressiste democratiche: la somala naturalizzata Usa Ilhan Omar, la leader dei radicali-ambientalisti Alexandria Ocasio-Cortez, la figlia di immigrati palestinesi Rashida Tlaib e l’afroamericana Ayanna Pressley, tutte rielette nel voto 2020. Eletta anche l’attivista Blm Cori Bush, prima deputata afro nel Missouri (ha trionfato con l’84%), mentre nelle file Repubblicani è stata eletta la prima “complottista” di QAnon Marjorie Taylor Greene in Georgia. Infine, tra i volti più particolari di queste Elezioni Congresso, viene eletta la prima senatrice Usa transessuale, ovvero Sarah McBride (Delaware): «A chiunque abbia paura che la sua verità e i suoi sogni si escludano a vicenda, sappia che il cambiamento è possibile. Sappiate che la vostra voce conta, sappia che anche voi potete fare questo», ha scritto sui social ringraziando i propri elettori.
“SENATO VERSO TRUMP”
Secondo l’analisi di Lorenzo Pregliasco, analista politico e fondatore di YouTrend, la vera delusione per i Democratici non è tanto il non aver vinto nettamente – le Elezioni Usa 2020 restano col fiato sospeso forse fino all’ultimo voto scrutinato – ma il non riuscire a strappare il Senato ai Repubblicani: «Molto probabilmente resterà ai Repubblicani. Problema per Biden se vince la presidenza». Al momento la situazione vede Democratici con 47 seggi sicuri (di cui 2 indipendenti) mentre i Repubblicani mantengono 47 senatori; sul fronte Camera dei Rappresentanti invece la possibilità che rimanga in mano al Partito Democratico è assai più alta e quasi certa: 181 i seggi per i Repubblicani, 187 per i Democratici quando ancora lo spoglio è in corso. Eletto intanto con certezza in Ohio Neeraj Antony, il primo senatore indiano-americano eletto con i Repubblicani: ha sconfitto il candidato dem al Senato, Mark Fogle.
SENATO PARI, SULLA CAMERA…
I democratici tentano il colpaccio al Congresso per provare a controllare Camera e Senato a prescindere dal nuovo presidente Usa che verrà eletto. Secondo quanto riportato dai media americani come Cnn e Fox, in questo momento c’è parità al Senato tra democratici e repubblicani. Considerando il fatto che questi ultimi erano favoriti per il Senato e che i democratici sono in vantaggio alla Camera (secondo le proiezioni di Fox i democratici dovrebbero ampliare la loro maggioranza alla Camera di almeno 5 seggi), si configura all’orizzonte un buon risultato per i dem. La democratica Nancy Pelosi, rieletta alla Camera Usa, si è sbilanciata in tal senso: «Nutriamo ottime speranze per il Senato e siamo certi che Joe Biden sarà il presidente degli Stati Uniti», ha dichiarato alla Pbs. A tal proposito, l’astronauta Mark Kelly ha vinto il seggio in Senato dell’Arizona che fu di John McCain. Kelly ha sconfitto la senatrice Martha McSallyl così, l’Arizona avrà due senatori democratici, una circostanza che non accadeva dagli anni Cinquanta. (agg. di Silvana Palazzo)
RISULTATI ELEZIONI CONGRESSO USA 2020: RIELETTE PELOSI E OCASIO-CORTEZ
La democratica Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti, è stata rieletta al Congresso, nello specifico nel dodicesimo distretto congressuale in California. Ma non è l’unica novità delle ultime ore riguardo i risultati delle Elezioni Congresso Usa 2020. Anzi, i deputati democratici Ritchie Torres e Mondaire Jones passano alla storia con la loro elezione di oggi. Come evidenziato dall’Independent, sono infatti i primi afroamericani dichiaratamente gay che vengono eletti alla Camera degli Stati Uniti. Entrambi sono stati eletti a New York. In Senato comunque è tornato l’equilibrio tra i partiti. Dopo che i democratici hanno strappato un seggio ai repubblicani in Colorado, in Alabama si è andati nella direzione opposta, visto che il repubblicano Tommy Tuberville ha superato il democratico Doug Jones. Intanto ha parlato Alexandra Ocasio-Cortez, rieletta per un secondo mandato al Congresso alle Elezioni Usa 2020. «Servire il distretto di New York 14 e lottare per le famiglie di lavoratori al Congresso è stato il più grande onore, privilegio e responsabilità della mia vita. Grazie al Bronx e al Queens per avermi rieletto nonostante i milioni di dollari spesi per batterci, e per avermi dato fiducia per rappresentarvi di nuovo» , ha scritto su Twitter la democratica. (agg. di Silvana Palazzo)
RISULTATI ELEZIONI CONGRESSO USA 2020: DEM MANTENGONO CAMERA
Nella notte italiana una prima notizia importante per gli equilibri del Congresso, visto che i democratici puntano a riconquistare la Camera alta. Ebbene, in Colorado il senatore repubblicano in carica è stato sconfitto dal candidato democratico. C’è, dunque, il primo seggio in Senato che passa di mano: l’ex governatore democratico del Colorado John Hickenlooper ha sconfitto il repubblicano Cory Gardner, il senatore in carica. Riconferma invece a New York per Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata progressista del, tra le più polari del suo schieramento: maniera il seggio alla Camera, secondo le proiezioni dell’Associated Press. Stesso discorso per Ilham Omar, deputata del che riconferma il suo posto alla Camera in Minnesota. Dunque, secondo le proiezioni unanimi della maggior parte dei media Usa, i del sembrano destinati a mantenere la maggioranza alla Camera, anzi potrebbero conquistare 5 seggi in più. In Delaware la democratica Sarah McBride è stata eletta senatrice: ha sconfitto il repubblicano Steve Washington. È la prima persona apertamente transgender a conquistare un seggio nel senato Usa. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA ELEZIONI CONGRESSO USA 2020: DEM AVANTI, RISCHIO GOP
Secondo FiveThirtyEight, la partita al Congresso Usa 2020 – quando ormai le operazioni di voto sono cominciate nei primi Stati della costa Est degli Stati Uniti – potrebbe essere l’unica veramente “scontata” nei suoi risultati: il 75% dei sondaggi riporta la maggioranza per i Democratici tanto al Senato quanto alla Camera dei Rappresentanti. Per l’Economist quel dato sale addirittura al 81%: il dato è tutt’altro che minimo come importanza, se infatti Trump dovesse trionfare in extremis alle Presidenziali si ritroverebbe il giorno dopo il voto delle Elezioni con un Congresso sostanzialmente “blu”. Così il suo margine di manovra – già dimezzato dopo le MidTerm del 2018, con la Camera passata ai Democratici – potrebbe esse fortemente condizionato; se invece il Senato, contro pronostico, dovesse confermare con i nuovi 33 parlamentari la maggioranza dei Repubblicani, Joe Biden potrebbe trovarsi in difficoltà laddove trionfasse alle Elezioni Presidenziali.
ELEZIONI CONGRESSO, LE SFIDE
Assieme al voto per la Casa Bianca e per 11 Governatori, il 3 novembre 2020 si vota anche per le Elezioni al Congresso Usa con il rinnovo di un terzo del Senato degli Stati Uniti e con i nuovi rappresentanti della Camera. Come sancito dalla Costituzione americana, con le Elezioni Presidenziali quadriennali si rinnovano 33 senatori (dei 100 totali, si rinnovano ogni 2 anni) e tutti e 435 rappresentanti della Camera Usa: nel 2016 i Repubblicani, che già avevano la maggioranza al Senato, riuscirono a strappare la Camera dei Dem di Clinton-Obama-Pelosi, ma solo due anni dopo nel 2018 furono i democratici a recuperare metà del Congresso rendendo assai più difficile il cammino legislativo delle leggi e norme presentate dalla Casa Bianca a guida repubblicana. Il complicato sistema elettorale americano prevede due distinti sistemi nelle due camere del Congresso: alla Camera il numero dei seggi segue la proporzionalità rispetto al numero della popolazione, ricalibrato sulla base del periodico censimento federale (con le conseguenti variazioni demografiche). Per il Senato invece si eleggono due seggi per ogni Stato Usa (50, dunque 100 senatori in tutto): ha un potete legislativo praticamente pari alla Camera, con la sola eccezione sulla proposta di legislazioni di bilancio che resta ai rappresentanti.
ELEZIONI AL SENATO: 33 SEGGI IN PALIO
Con le Elezioni Usa 2020 al Congresso, il Senato (o Camera Alta) si rinnova di un terzo dei propri senatori: 33 sono i candidati che verranno eletti con sistema maggioritario semplice (ovvero, ogni elettore vota per un candidato e viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voto) tranne che per la Lousiana dove invece adottato metodo uninominale a doppio turno. Fino alla vigilia delle Presidenziali 2020 la maggioranza al Senato era legata ai repubblicani con 53 seggi contro i 47 dei democratici: ora però, dopo i risultati che arriveranno in diretta a partire dalla mattina italiana del 4 novembre, il peso della maggioranza è di nuovo messo in discussione. Secondo i sondaggi si tratta di un voto fino all’ultimo respiro per il controllo del Senato: una dozzina di duelli incerti dove i Dem provano a conquistare 4-6 nuovi seggi per ribaltare il controllo del Congresso Usa. Se i Democratici dovessero riuscire a conquistare la Camera Alta riuscirebbero ad avere la maggioranza di tutto il Congresso Usa, ad eccezione della Corte Suprema ad oggi in stretto controllo repubblicano con 6 membri su 9.
435 POSTI PER LA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI
Se per il Senato si attendono solo 33 nuovi parlamentari americani, alle Elezioni Congresso Usa 2020 per la Camera sono tutti i 435 seggi ad essere rinnovati: come già anticipato, il numero dei seggi dipende dalla “grandezza” della popolazione e l’intera Camera bassa si rielegge ogni due anni. Nel 2018 Trump perse le elezioni di mid-term trovando forte difficoltà nel riuscire a portare a termine l’intero piano elettorale avanzato nel 2016 dopo la vittoria su Hillary Clinton: ad oggi il vantaggio dei Dem è di 36 seggi – 235 contro 199 del GOP – con l’attesa dei sondaggi che pone Joe Biden con una potenziale maggioranza confermata tra 10 e 20 ulteriori seggi conquistabili. Il disegno dei seggi per ogni stato dei 50 complessivi, viene fatto per la maggior parte dei casi dalle rispettive “State Legislature”, ovvero la camera e il senato statale: su questo punto, non da queste Elezioni Usa, si “sprecano” le polemiche visto che v’è sempre il veto del Governatore che può ridiscutere il “disegno” dei seggi di ogni singolo stato. Ricordiamoci che gli eletti nei singoli stati per le Presidenziali sono in numero proporzionale alla popolazione – che corrisponde alla somma dei deputati e senatori che rappresentano lo stato al Congresso – con i grandi elettori sono 538: ad un candidato sono necessari 270 voti per aggiudicarsi la Casa Bianca.