Il Partito Riformatore della premier Kaja Kallas, gruppo di estrazione liberale e orientato a centrodestra, ha vinto le elezioni in Estonia. Il leader ha ottenuto un netto successo alle elezioni legislative con il 31,8% delle preferenze, ottenendo 37 dei 101 seggi del Parlamento. Ne ha adesso 3 in più rispetto al 2019. L’affluenza ha raggiunto il 63,7% e come rivela Rai News, circa la metà degli elettori ha votato online.



Il risultato, a detta di Kallas, “ci darà un forte mandato per mettere insieme un buon governo”. La politica è una convinta sostenitrice dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, a differenza del populista Partito popolare conservatore (Ekre), posizionatosi secondo con il 16,1% dei voti e 17 seggi in Parlamento. La seconda forza del Paese auspica un minore coinvolgimento dell’Estonia nel supporto al Paese di Zelensky, l’attuale governo dell’aumento dell’inflazione. È arrivato terzo nelle preferenze il Partito di centro, votato dalla minoranza russofona, con il 15,3% dei voti e 16 seggi.



Elezioni in Estonia, le forze in Parlamento

Nelle elezioni in Estonia, in Parlamento entrano anche due partiti della coalizione che superano la soglia di sbarramento del 5%: si tratta del Partito socialdemocratico (9,4%, 8 seggi) e i cristiano-democratici di Patria (Isamaa, 8,3%, 8 seggi). Le tre forze, come spiega Rai News, potrebbero mantenere la maggioranza assoluta, ma secondo gli esperti sarebbe più probabile che al posto di Patria in coalizione entrino i centristi liberali di Eesti 200 (13,6%, 14 seggi). Nessun’altra forza ha superato la soglia del 5% per entrare in Parlamento.

Kallas, dopo la vittoria, ha dichiarato: “La situazione internazionale non permette perdite di tempo: auspico che si proceda il più velocemente possibile alla formazione del nuovo governo. I risultati usciti dalle urne sono stati, del resto, molto chiari”. Anche Roberta Metsola e Charles Michel, presidenti dell’europarlamento e del Consiglio europeo, si sono congratulati con la Premier dell’Estonia.