Il refrain di Berlusconi in queste ultime settimane – prima e dopo il ricovero in ospedale – era stato sempre più o meno quel “Salvini, stacca la spina al Governo altrimenti l’Italia si schianta”. Ora, pur confermando il suo personale attestato di disistima per il M5s, il Cavaliere alza l’asticella verso le prossime Elezioni Europee 2019: «La nostra missione di cambiare l’Europa parte dal cambiamento delle alleanze del Ppe con la sinistra europea, bisogna cambiare e costruire una alleanza con i conservatori, anche con Orban e Salvini, sperando che si accorgano che da soli non possono incidere su nulla. Con me nel Ppe riusciremo a fare il centrodestra europeo che lasci l’alleanza con il Pse», ha spiegato Silvio Berlusconi intervistato a Povera Patria in onda questa sera su Rai2. L’appello dell’Ex Cavaliere arriva a “seguire” dei rinnovati colloqui telefonici tra il leader di Forza Italia e il Ministro degli Interni, tanto che i grillini avevano già “denunciato” il tutto mettendo pressione al vicepremier leghista con la legge sul Conflitto d’Interesse che pare “disegnata” proprio per mettere fuorigioco politici come Berlusconi.



CENTRODESTRA, BERLUSCONI PIÙ VICINO A SALVINI

«Un enorme abbraccio perché la salute, la famiglia, i figli, i nipoti vengono prima di tutto. E in bocca al lupo per questa battaglia che, in Europa, penso potremo combattere sullo stesso fronte; perché nel nome del lavoro, della sicurezza, della salute, dell’ambiente e della famiglia -se la sinistra sarà fuori finalmente dalle stanze del potere- magari cambia qualcosa anche in Europa», sono le parole di Matteo Salvini in risposta ai giornalisti che gli chiedevano di mandare un saluto a Silvio Berlusconi ospite di “Povera Patria”. Insomma, un “fronte unico” per cambiare la Ue che anche dalla Lega ora viene “rilanciato” dopo le settimane di durissimo scontro interno alla maggioranza di Governo post-caso Siri. L’appello di unità nel Centrodestra vale ovviamente per le Elezioni Europee, ma i più ritengono che le “mosse” di Berlusconi e Lega stiano già guardando al post-voto quando il Governo Di Maio-Conte-Salvini potrebbe non avere più 3 anni davanti ma molti, molti meno. In aggiunta a tutto ciò ci mettiamo nel “calderone” del Centrodestra anche la recentissime parole di Giorgia Meloni intervenuta al Forum Ansa sulle Elezioni Ue del 26 maggio: «Chi vuole cambiare l’assetto del Parlamento Europeo non può pensare a inciucio Ppe-Pse ma puntare sul rafforzamento dei conservatori. Su questo Silvio Berlusconi non è molto preparato e dovrebbe spronare i suoi verso questo obiettivo». Se due indizi fanno una prova, con tre si può già parlare di “progetto” imminente..

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