Elezioni Europee 2019, Irlanda e Repubblica Ceca al voto per il rinnovo dell’Europarlamento, ma regna l’incertezza circa i dati dell’affluenza. Preoccupazione in particolare a Praga che, come vi abbiamo raccontato, registrò 5 anni fa appena il 18,2%: meno di un elettore su cinque si recò alle urne, fanalino di coda tra i paesi Ue. Gli analisti prevedono una soglia più alta per questa tornata elettorale, ma non di tanto: il risultato di affluenza massimo si attesa al 23% secondo l’agenzia Phoenix Research. Basti pensare che nel 2014 ma media Ue di partecipazione al voto fu del 42,6%. Come riporta Aska News, il presidente Milos Zeman ha affermato: «I nostri cittadini hanno la costante sensazione di non contare troppo in Ue e di non poter influire sulle decisioni prese a Bruxelles, così alle urne non ci vanno», sottolineando come «la Ue siamo noi, noi che siamo dentro la Ue». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IRLANDA, L’APPELLO DEI VESCOVI: “ANDATE A VOTARE”
Proseguono le elezioni europee 2019 per rinnovare il parlamento, e oggi tocca alla Repubblica d’Irlanda (da non confondere con l’Irlanda del Nord) annessa alla Gran Bretagna. Nelle scorse ore la Conferenza episcopale irlandese ha rivolto un invito a tutti i cittadini irlandesi di recarsi alle urne, diramando una nota-appello, successivamente pubblicata da agensir: «Abbiamo bisogno di un Parlamento europeo – affermano i vescovi irlandesi – che protegga e sostenga i valori su cui è costruita l’Ue». Gli stessi vescovi ci tengono a sottolineare che il trattato dell’Unione europea si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto dei diritti umani e delle minoranze. «Ciò che viene deciso dai deputati al Parlamento europeo – prosegue la nota – riguarda tutti noi qui sull’isola d’Irlanda. Allo stesso modo, il nostro voto e i nostri rappresentanti eletti in Europa possono influenzare i dibattiti e le decisioni prese a livello europeo». I vescovi ricordando come il parlamento dell’Unione Europea sia la casa dei cittadini dell’Europa ed è eletto direttamente dagli europei. «Il progetto europeo, le sue istituzioni e il suo metodo politico – è la conclusione della nota della Conferenza episcopale irlandese – sono fondamentali per promuovere e consolidare una pace duratura». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELEZIONI EUROPEE 2019 IRLANDA E R. CECA: DIRETTA RISULTATI
Irlanda e Repubblica Ceca al voto per le Elezioni Europee 2019, un passaggio cruciale sia per Dublino che per Praga. Come vi abbiamo raccontato, il voto in Irlanda è strettamente legato alla Brexit: Dublino ha già preso posizione, affermando di voler rimanere in Unione Europea, e il numero dei seggi in Europarlamento aumenterà così da 11 a 12. 59 Candidati in tre circoscrizione ed è sfida tra populisti ed europeisti. Discorso simile per quanto riguarda la Repubblica Ceca, dove sono in corsa 39 partiti per un totale di 842 candidati: 21 seggi spettano a Praga e, secondo gli ultimi sondaggi disponibili, il favorito è il movimento populista Azione del cittadino scontento del premier Andrej Babis, seguito a stretto giro dai Pirati e dal partito di centrodestra Civici democratici. Da monitorare il dato dell’affluenza, scarso nelle elezioni europee 2014 quando appena il 18,2 per cento degli aventi diritto si recò alle urne. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
URNE APERTE ALLE 7.00: SI VOTA
Dopo Gran Bretagna e Olanda, che hanno votato nella giornata di ieri, le elezioni europee proseguono in queste ore in Irlanda e in Repubblica Ceca. Per quanto riguarda i cittadini irlandesi chiamati ad eleggere i propri eurodeputati, la chiamata alle urne è iniziata questa mattina presto, alle ore 7:00 di oggi (circa tre ore fa), e si continuerà a votare fino alle ore 22:00 di questa sera. In totale saranno 11 i candidati eleggibili, più due riserve che entreranno nel Parlamento Europeo una volta che il Regno Unito lascerà l’Unione Europea in via ufficiale (sempre che ciò accada realmente visti gli ultimi risvolti). Giornata importante in Irlanda visto che gli elettori saranno chiamati ad esprimersi anche sul referendum riguardante il divorzio: nel caso in cui la legge dovesse passare, a quel punto si ridurranno notevolmente i 4 anni che una coppia deve ora attendere prima di vedere il proprio divorzio divenire ufficiale. Numerosi coloro che si stanno opponendo al referendum in queste ore, che forse ha catturato maggiormente l’attenzione rispetto alle Europee, fra cui il vescovo Denis Nulty, presidente del Consiglio per il matrimonio e la famiglia della Conferenza episcopale irlandese: «L’obiettivo del referendum proposto – le sue parole riportate da Agensir – non è quello di sostenere il matrimonio, ma piuttosto di liberalizzare il divorzio. Per questo motivo è importante riflettere profondamente sulle implicazioni di questo referendum che cerca di accelerare lo scioglimento del matrimonio». Tornando alle elezioni, l’affluenza nel 2014 degli irlandesi fu pari al 52.4%. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELEZIONI EUROPEE 2019, IRLANDA
Dopo Gran Bretagna e Olanda tocca oggi all’Irlanda votare per le elezioni Europee 2019. I risultati li sapremo solo domenica sera. E’ chiaro ed evidente come molto del dibattito politico verta su ciò che accade da ormai quasi 3 anni dall’altra parte del mare in fatto di Brexit, ma gli irlandesi rispetto ai cittadini britannici mostrano secondo l’ultimo Eurobarometro un approccio ben più ottimista rispetto alle potenzialità dell’Unione rispetto ai loro vicini d’Oltremanica. Basta dire che i cittadini irlandesi sono tra i più entusiasti dell’appartenenza all’UE, alle spalle soltanto di quelli del Lussemburgo: l’85% dice di avere una buona opinione dell’Unione e solo il 10% ne ha una negativa. L’europeismo irlandese, figlio anche del fatto che l’Unione Europea si sia sempre schierata a favore di Dublino durante le complicate trattative per la Brexit, porta il 75% degli intervistati a dirsi soddisfatto del modo in cui le istituzioni europee funzionano contro la media UE del 50%. Con il voto di oggi l’Irlanda, come ricorda Il Post, l’Irlanda dopo Brexit “avrà diritto ad eleggere 13 eurodeputati a Strasburgo e Bruxelles, invece degli 11 che furono eletti nel 2014, ma fino a che il Regno Unito non lascerà l’Unione i due seggi che spetteranno all’Irlanda dopo la redistribuzione di quelli britannici saranno in sospeso”.
RISULTATI ELEZIONI EUROPEE 2019: IRLANDA, QUALI PARTITI IN CORSA?
Ma quali sono i partiti e gli schieramenti in corsa alle Europee in Irlanda? E quali sono gli equilibri di forza in campo secondo gli ultimi sondaggi? Il favorito è il Fine Gael di Leo Varadkar, che al momento guida un governo di minoranza. Il partito è di orientamento conservatore e liberale e all’Europarlamento i suoi deputati eletti siederanno accanto a quelli del PPE (Partito Popolare Europeo), la stessa casa politica europea di Forza Italia di Silvio Berlusconi. Gli ultimi sondaggi danno FG al 30%, una percentuale che gli consentirà di eleggere 4 eurodeputati. In seconda posizione troviamo il Fianna Fáil, che politicamente condivide posizioni molto simili al Fine Gael ma vi è opposto per ragioni storiche che affondano nelle lotte d’indipendenza contro il Regno Unito. FF è dato al 24% dai sondaggi e dovrebbe passare da due a tre deputati eletti. In terza posizione dovrebbe collocarsi il partito nazionalista di sinistra Sinn Féin, molto più forte in Irlanda del Nord e da anni impegnato nel tentare di ottenere la riunificazione dell’isola e l’indipendenza da Londra. Il suo risultato dovrebbe aggirarsi attorno al 20%, motivo per cui la sinistra radicale dovrebbe portare all’Europarlamento tra i due e i tre deputati.
RISULTATI ELEZIONI 2019 IN IRLANDA: IL REFERENDUM
Una delle curiosità che caratterizza il voto in Irlanda è che oggi non si voterà solamente per le elezioni Europee ma anche per un referendum sul divorzio. Questa pratica venne introdotta in Irlanda soltanto nel 1995, con una consultazione popolare decisa da pochissimi voti. Oggi, 24 maggio, gli irlandesi sono chiamati a stabilire se una delle norme che regolano il divorzio, ovvero che una coppia può divorziare soltanto se dimostra di essere separata da almeno 4 anni, debba essere modificata o meno riducendo questo lasso di tempo (con il governo che ha già lasciato intendere che vorrebbe portare l’arco di tempo a 2 anni). Secondo molti osservatori la modifica non farà fatica a passare, sebbene il dibattito per le elezioni europee abbia oscurato quello sul referendum. Tra i temi più sentiti dai cittadini irlandesi, secondo l’Eurobarometro, vi sono l’immigrazione, il terrorismo, l’economia e i cambiamenti climatici. I candidati in lizza per gli 11 seggi disponibili in Europa nelle circoscrizioni Dublino, Nord-Ovest e Sud sono 59.