Votare significa poter esprimere una rappresentanza. Tuttavia, questa rappresentanza sembra aver perso il suo significato, quando il 70% dei cittadini vede l’Unione Europea come una macchina lontana e inefficace. È tempo di provare ad avvicinarla e fare chiarezza.
Ci chiediamo spesso come riavvicinare i cittadini alla politica. Scrivere la preferenza sulla scheda elettorale è il modo più semplice per ottenere questo risultato. Alle elezioni europee puoi farlo: puoi scrivere Salini, D’Incalci, Costa di fianco al simbolo di Forza Italia – Noi Moderati.
La Comunità europea è nata per iniziativa di uomini che avevano come obiettivo la nascita di un soggetto politico che evitasse il ritorno del flagello della guerra, che garantisse pace e prosperità ai popoli. Per farlo, nazioni vincitrici e vinte hanno deciso di rinunciare a parte della propria sovranità, affidandola alla Comunità europea.
Il progetto voluto dai padri fondatori, cattolici e provenienti dal Partito Popolare europeo, è un processo che ha subito battute d’arresto – causato dalle gelosie nazionalistiche di Paesi tra cui Francia ed Olanda –, che è incompleto, ma che l’8 e il 9 giugno abbiamo l’occasione di portare avanti.
Abbiamo bisogno di un’Unione europea più forte ed unita in quei settori dove oggi appare evidente che gli Stati nazionali non sono più in grado di dare risposte adeguate ai cittadini: difesa comune, approvvigionamento comune in ambito energetico, politica industriale più integrata. Non ci serve una federazione che vada ad omologare tutti i popoli o nazionalismi che esasperino le differenze, poiché non percepiscono la cooperazione come un metodo vantaggioso di regolazione dei rapporti internazionali; il nazionalismo conduce alla guerra, perché è una chiusura nella propria sensibilità e un fattore di tensione verso l’esterno.
Nonostante tutte le difficoltà, l’Unione Europea continua a esistere e resistere contro gli attacchi di chi la vuole più debole. Per proseguire e completare il proprio progetto politico, deve mettere l’uomo e la società civile al centro di ogni politica, bilanciando le esigenze economiche con quelle sociali e ambientali, e concepire l’economia come un mezzo e non come il fine. Deve inoltre valorizzare la creatività e l’ingegno delle persone, senza imporre dall’alto un modello di sviluppo che non tenga conto delle esigenze della società, e difendere la vita dal concepimento alla morte naturale, senza accanimenti ma tutelando la persona.
Forza commerciale, difesa comune, lavoro, energia, salute e molto altro. C’è tanto da fare, ma noi candidati da soli non bastiamo. Se il nostro impegno non è supportato da comunità vive e mature, non potremo rappresentare veramente qualcuno. E così dev’essere anche l’Europa: una terra dove continuare a tessere rapporti virtuosi. È nel Dna del popolarismo, del Partito Popolare Europeo a cui abbiamo aderito tutti e tre. Per passione, idee e consapevolezza.
L’8 e 9 giugno scrivi le preferenze Salini, D’Incalci, Costa affianco al simbolo di Forza Italia – Noi Moderati: suggeriscilo ai tuoi amici e a tutte le persone che conosci, perché davvero si possa contare di più anche in Europa.
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