DIRETTA VERSO I RISULTATI ELEZIONI EUROPEE 2024: COME VENGONO CALCOLATI I 720 SEGGI IN PARLAMENTO UE

Con l’Olanda, primo Paese Ue ad aprire le urne domani 6 giugno, scatteranno le Elezioni Europee 2024, la lunga corsa che porterà lunedì prossimo i risultati definitivi per i 720 seggi eletti nel nuovo Parlamento Europeo 2024-2029. Dall’Olanda all’Italia, nel mezzo voteranno tutti i 27 Paesi Ue con sistemi elettorali diversi accumunati dal proporzionale puro per eleggere i nuovi membri dell’Eurocamera: la distribuzione dei seggi nei 27 Paesi è calcolata con il metodo della proporzionalità degressiva, come sancito dai trattati Ue.



Spiega il regolamento del Parlamento Ue per le Elezioni Europee 2024, la proporzionalità “degressiva” prevede che «i paesi più piccoli hanno un numero di eurodeputati inferiore rispetto ai paesi più grandi, tuttavia gli eurodeputati dei paesi più grandi rappresenteranno un numero maggiore di persone rispetto ai loro colleghi dei paesi più piccoli». Paese più rappresentato nel prossimo Europarlamento sarà la Germania con 96 seggi, davanti agli 81 della Francia, i 76 dell’Italia e i 61 della Spagna; gli Stati con meno europarlamentari saranno invece l’Estonia con 7 eletti, 6 a testa per Malta, Lussemburgo e Cipro.



DAI SEGGI ALLE ALLEANZE: WILDERS (ID) LANCIA L’ACCORDO SALVINI-MELONI-LE PEN. LA REPLICA DEI SOCIALISTI

Il tema vero per le Elezioni Europee 2024 è però quale effettiva maggioranza potrà uscire dai risultati in arrivo in diretta dallo spoglio Ue nella notte tra domenica e lunedì: un’alleanza “copia” di quella uscente, con Popolari, Socialisti e Liberali al timone, o un potenziale nuovo asse di Centrodestra (PPE-ECR-ID) che meglio fotograferebbe l’evoluzione di tanti Governi nazionali dell’Ue rispetto al 2019. Le ipotesi sono tante – non certo solo due – anche perché i gruppi politici in Ue sono tutt’altro che omogenei tra le varie liste nazionali che li compongono; qui di seguito ecco gli 8 gruppi iscritti nei regolamenti del Parlamento Ue:



PPE: Forza Italia, Svp e Alternativa Popolare i partiti italiani che ne fanno parte
– Socialisti e Democratici (PSE, S&D): Pd
Renew Europe (Liberali): Italia Viva, PiùEuropa e Azione
– Identità e Democrazia (ID-patrioti): Lega
– Conservatori-ECR: FdI
– Sinistra Unitaria Europea (LEFT): Sinistra Italiana
– Verdi Ue (G-EFA): Europa Verde
– Non iscritti: Movimento 5Stelle

Secondo le ultime trame emerse in queste ore, in vista dei risultati delle Elezioni Europee 2024, una proposta in arrivo dall’Olanda potrebbe far prevedere un possibile futuro (non l’unico) nelle trattative per la formazione della Commissione Europea, secondo vero obiettivo del Parlamento Ue dopo l’ufficiale elezione del Presidente successore di Roberta Metsola. Il leader dell’ultradestra in Olanda (Pvv), Geert Wilders, durante un comizio al mercato aperto dell’Aja, ha lanciato la sua proposta per costituire un Centrodestra europeo al posto dello schema “Von der Leyen” che ha governato dopo i risultati delle ultime Elezioni Europee: «ho molto rispetto sia per Salvini che per Meloni e, se ci fosse la possibilità di formare un gruppo più ampio con loro al Parlamento europeo, sarei entusiasta di unirmi a loro». Wilders, membro dell’ID assieme a Marine Le Pen e Matteo Salvini, intravede la possibilità di “spaccare” il gruppo “europeista” convincendo il PPE a formare l’alleanza con il resto del Centrodestra, piuttosto che riformulare un asse con i socialisti dopo i risultati delle Europee. E a proposito di S&D, su X il responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd Giuseppe Provenzano stronca l’ipotesi di un gruppo unico della destra: «Il leader dell’ultradestra olandese, Geert Wilders, ha appena detto è pronto a fare un gruppo parlamentare unitario all’Europarlamento con Meloni e Salvini. In questa foto una efficace sintesi del suo programma politico: “Neanche un centesimo all’Italia”».