Continuano le riflessioni sulla possibilità di abbassare la soglia di sbarramento per le prossime elezioni europee. In vista del voto in programma nel giugno del 2024, la politica italiana valuta di ridurre il limite minimo per ottenere un seggio dal 4 al 3 per cento. E c’è di più: secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, arriva un’importante apertura da parte di Fratelli d’Italia.
“Nessuna preclusione” fanno sapere dal partito del premier Giorgia Meloni. Così il senatore Lucio Malan: “So che c’è più di una forza politica che può vedere di buon occhio questa modifica per questione di interesse diretto. Fratelli d’Italia, che evidentemente non è toccata da questa eventuale modifica, mi pare che non abbia preclusioni in merito”. Al momento non c’è alcuna proposta sul tavolo, si precisa, ma il ministro Lollobrigida sarebbe al centro di colloqui informali.
Elezioni europee, il dibattito sulla soglia di sbarramento
La prima richiesta di abbassare la soglia di sbarramento è arrivata da Alleanza Verdi e Sinistra, evidentemente interessata al passaggio dal 4 al 3 per cento, chiedendo di uniformare la legge al modello in vigore per le Camere. L’idea piace anche ai partiti minori, a partire da Noi Moderati di Maurizio Lupi. Posizione diverse all’interno del centrodestra, con Forza Italia che nega di aver partecipato a qualsivoglia colloquio e filtra contrarietà. A margine di una conferenza stampa, Raffaele Nevi, portavoce nazionale degli azzurri e vicepresidente vicario dei deputati di Fi osserva di non sapere nemmeno dove sia nata l’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento delle Europee: “Per noi la soglia al 4% non si deve toccare, siamo totalmente contrari, soprattutto in diminuzione”. Stessa linea da parte della Lega: Salvini ha evidenziato che il cambio di legge elettorale non rientra tra le priorità. Bocciatura secca invece da parte di Italia Viva: “Lo sbarramento deve restare al 4% quando un progetto è credibile non si deve avere paura del voto”, così Raffaella Paita. Categorico anche Enrico Borghi: “Non ci interessano giochi di palazzo per le prossime elezioni europee. Per noi lo sbarramento deve restare quello fissato dalla legge. È un cattivo costume modificare le regole del gioco a ridosso delle consultazioni elettorali”.