La paura del Pd fiorentino per le prossime elezioni comunali di Firenze 2024 “Ti par di toccarla, la respiri, la mangi”, come la malaria di Giovanni Verga. Anche per questo alla ribalta della campagna elettorale si registrano due fatti accomunati dalla propaganda che ha inteso conferirgli la sinistra fiorentina. Due eventi emblematici di quanto la campagna elettorale sia segnata dal vuoto cosmico espresso dai politici amministratori della Toscana. Forze politiche che non cercano di fare una politica idonea a risolvere i problemi, ma si lanciano piuttosto sull’attività prediletta: demonizzare e screditare chiunque non sia allineato.
Il primo fatto è il seguito della tragica morte sul lavoro dei cinque operai del cantiere Esselunga. Data l’assoluta gravità della vicenda sulla quale l’autorità giudiziaria fiorentina sta già facendo luce e sulla quale ci auguriamo il massimo rigore per i colpevoli. Che senso ha cercare di mobilitare i fiorentini perché al posto del supermercato nasca un parco?
Mettiamo che il costruttore sia responsabile delle tragiche morti nel maledetto cantiere. Quali sono le regole legali che permettono l’esproprio di un terreno al proprietario che non ha responsabilità nell’incidente? Il senso è che dopo la stesura del famoso saggio Falce e carrello da parte del Caprotti fondatore di Esselunga nel 2006 sono fioccate le querele e le azioni civili tra Esselunga e diverse Coop italiane. Azioni che hanno avuto lunghi e diversificati strascichi più che altro a carico delle Coop e vedono l’ultima sentenza, contro una Coop, a Bologna nel 2019. Il giudice condannò la Coop per concorrenza sleale ma non riuscì a quantificare il danno subito da Esselunga. Azienda che, colpevole o no, poco interessa, è il nemico del popolo. La mobilitazione quindi è solo fine a se stessa, per ribadire un odio ideologico da sfruttare nelle urne senza alcun vantaggio per la città ma solo per garantire la detenzione del potere. Il classico noi contro loro, come allo stadio, buono per tutte le occasioni.
Lo stesso schema si è ripetuto nei confronti di Maria Rita Urciuoli, preside fiorentina. Per la dirigente scolastica la colpa sarebbe la decadenza della sua scuola, la mala gestione e tutta una serie di attività antisindacali sulle quali non starò a disquisire. Sui fatti è in corso un’ispezione regionale. Anche qui proclami, sciopero e mobilitazione. Ci sono stati anche un ragazzo ed una ragazza in video. I due, occhi bassi e sguardo sfuggente, hanno declamato le loro lagnanze contro la preside. Come in ogni apparato burocratico, anche qui tutti gli atti della scuola sono accessibili all’ispettore, compresi gli incontri sindacali. Sarà facile risalire ad eventuali mancanze. Ma il senso del clamore creato non è la difesa della scuola, che in questo caso è garantita dalla burocrazia. Il senso è anche qui una chiamata alle urne sbandierando princìpi e proclami che non incidono sulla situazione e servono solo a fini di consenso spicciolo. Siamo ad un livore mai visto, che non fa bene alla città e di sicuro avvelenerà i pozzi per chiunque amministrerà dopo le elezioni.
Nel centrodestra invece tutto pare filare liscio. I guai di Emiliano e Decaro in Puglia sembrano giocare a favore, nel senso di sbarrare la strada all’alleanza del Pd con gli scappati di casa a 5 Stelle. Negli ultimi giorni infatti, complici i problemi pugliesi – ai quali ora si sono aggiunti anche quelli di Torino –, sembrano sfumare tutti gli sforzi di Tomaso Montanari di riciclare i 5 Stelle a Palazzo Vecchio con l’alleanza che da campo largo sta diventando capo minato o peggio campo santo del consenso.
Eike Schmidt, il tedesco di Firenze da poco cittadino italiano, è il candidato sindaco del centrodestra a Firenze. Finalmente è ufficiale. Classe 1968, nato tedesco, ha acquisito la cittadinanza italiana a Firenze, ma il sindaco Nardella non ha partecipato, nonostante il grande lavoro svolto per la città e l’indubbio valore della scelta di cittadinanza dell’ex direttore degli Uffizi e da poco alla guida del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. La candidatura era in canna da diversi mesi, ma è stata ufficializzata tre giorni fa per motivi legati all’aspettativa fruibile dal candidato. Ricordiamo infatti che per i dipendenti pubblici l’aspettativa è di due mesi. L’annuncio ha galvanizzato il centrodestra fiorentino, che ritiene Schmidt un candidato autorevole in grado di dare risposta alle istanze della città. Istanze che riguardano la sicurezza in primis e poi lavoro e decoro, da sempre nelle aspettative dei fiorentini. Lo schieramento pare compatto intorno a Schmidt. Vediamo cosa uscirà dalle urne.
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