Jean Lin Lacapelle è il portavoce del Rassemblement National ed è il responsabile per il voto all’estero del partito. Dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale deciso da Macron la sera stessa delle elezioni europee, sarà candidato nelle prossime elezioni legislative nel quinto collegio del Loiret (la regione di Orléans a sud di Parigi).
In questa intervista al Sussidiario spiega l’accordo con Les Républicains e la volontà di allargare l’alleanza nell’europarlamento per “salvare l’Europa” dalle politiche dei Popolari.
A oggi quali gruppi politici si collegheranno al Rassemblement National in vista delle elezioni legislative e come sono gli effettivi rapporti di Marine Le Pen con i gruppi politici alla sua destra?
A seguito della sua recente e ampia vittoria, il RN ha lanciato un appello a diversi partiti per costituire una forza in vista della formazione di un Governo di unione nazionale. Numerosi deputati hanno risposto a questo appello. I Repubblicani, presieduti da Éric Ciotti, hanno voluto rispondere favorevolmente a questa iniziativa e formare una piattaforma elettorale con il RN. Presenteranno così 70 loro candidati con il nostro sostegno. Anche altri eletti provenienti da “Reconquête” (il movimento alla destra della Le Pen, ndr) hanno risposto favorevolmente a questo nostro appello, il che ha portato il RN a decidere di non presentare candidati in queste circoscrizioni per le elezioni legislative per favorire il concentramento dei voti.
Un’accusa rivolta al RN dalla sinistra è di essere su posizioni vicino a Putin. Cosa rispondete?
Come molti, abbiamo avuto rapporti di vicinanza con Vladimir Putin fino all’invasione dell’Ucraina. Da quel periodo, Marine Le Pen e Jordan Bardella hanno sempre condannato questa aggressione, considerando che la sovranità territoriale è stata violata. Dall’inizio della guerra, entrambi non cessano di reclamare un percorso verso la pace.
Siete accusati anche di antisemitismo e antieuropeismo.
Per quanto riguarda le critiche per antisemitismo, queste provengono dall’estrema sinistra francese, che afferma che Hamas non è un movimento terroristico, ma un movimento di resistenza, giustificando così gli attentati di Gaza. Il RN non è mai stato anti-europeo. Si oppone però al modello attuale dell’Europa.
Quale Europa volete?
Siamo per una grande Europa delle nazioni che preservi la nostra identità, protegga la nostra sovranità e rispetti la parola del popolo europeo. Sì, quindi, a una Grande Europa a condizione che non dissolva le nostre nazioni.
Per quanto riguarda l’ Italia, a oggi il RN ha rapporti regolari solo con la Lega di Salvini, alcuni sostengono che in futuro sarà possibile e quasi logica anche un’intesa con Giorgia Meloni; voi come vedete questa possibilità?
Il RN ha relazioni storiche con la Lega e insieme aderiamo in Europa al gruppo “Identità e Democrazia”. Vogliamo salvare l’Europa, ma se vogliamo salvare anche le nostre nazioni, è imperativo che tutti i patrioti d’Europa si uniscano, inclusi Fratelli d’Italia.
Il RN sarebbe disponibile a livello europeo a qualche tipo di accordo con il PPE?
Marine Le Pen e Jordan Bardella sono per la negoziazione a livello europeo, ma un accordo con il PPE, che sono i nostri avversari politici e che sono responsabili della situazione catastrofica, della folle politica migratoria e della crisi del potere d’acquisto che colpiscono tutti gli europei, non è mai stato preso in considerazione. Gli unici obiettivi sono costituire un ampio gruppo all’interno del Parlamento europeo raggruppando tutti i patrioti di tutti i Paesi europei. Se vogliamo salvare la nostra identità, la nostra cultura, la nostra libertà e il nostro futuro, dobbiamo unirci per combattere efficacemente il PPE e la Sinistra.
Quanti sono gli elettori francesi in Italia e quanti votano per il RN?
I francesi all’estero votano generalmente per Macron e la sinistra ecologista, ma dipende dalle diverse aree del mondo. Il voto per Macron è in netto calo, mentre aumentano i voti per il RN nella zona mediterranea che comprende anche Israele. Ci sono 35.013 francesi iscritti nelle liste elettorali in Italia. I non iscritti sono circa 30mila. Alle ultime elezioni, il 10,5% ha votato per Jordan Bardella, con un tasso di partecipazione dell’8,80%. Con l’unione della destra e lo scioglimento dell’Assemblea, viste anche le provocazioni terroristiche della sinistra, contiamo che questa tendenza aumenterà.
(Marco Zacchera)
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