CAOS ALLE ELEZIONI DI NAPOLI CON IL CANDIDATO DI BASSOLINO
Tra silenzio elettorale “violato” (o quasi) e polemiche sul mancato rispetto della par-condicio, quanto successo a Napoli durante il voto per le Elezioni Comunali 2021 ha davvero dell’incredibile. Un candidato consigliere del candidato sindaco Antonio Bassolino – Domenico Masciari, marito tra l’altro della star di “The Real Housewives di Napoli” Alessandra Parlato – ha pubblicato sui social la foto di una scheda elettorale con la preferenza espressa per la lista “Bassolino per Napoli” e la scritta “Masciari”. Non paghi, la moglie in un altro post sempre sui social ha chiesto ai followers di inviare “uno scatto” durante le operazioni di voto.
Come giusto che sia, la polemica è rimbalzata subito a livello nazionale dato che fotografare il proprio voto è reato in Italia in quanto considerato potenziale prova del “voto di scambio”. La normativa in questi frangenti è durissima: divieto di portare cellulare dentro la cabina elettorale, ancor più divieto di fotografare la scheda e il proprio voto: è previsto l’arresto da tre a sei mesi, con un’ammenda che può oscillare tra i 300 e i 1000 euro. Insomma, non si scherza.
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LA DIFESA DI MASCIARI: “ERA SOLO UN FAC-SIMILE”
La difesa di Masciari è stata immediata, cancellando la foto e pubblicando una nota ufficiale su Facebook in cui sostiene che l’immagine della scheda era solo un fac-simile: «Forse ad alcuni è sembrata una scheda elettorale vera e quando me ne sono reso conto ho subito cancellato tutto». Il problema è che guardando bene la foto ripubblicata poi sui social da altri utenti, la scheda con il voto a Masciari sembra essere effettivamente appoggiata su un ripiano di metallo chiuso davanti, tipico di quelli presenti nelle cabine elettorali delle Elezioni italiane. A rendere ancora più incerta la situazione della coppia, il messaggio lanciato su Instagram dalla moglie Alessandra Parlato: «Buongiorno sono davanti all’Umberto per chi non avesse seguito la diretta, ho appena votato e lo dico con tutta onestà e franchezza come ha già fatto qualche nostra vera amica, potete mandare anche uno scatto. A buon intenditor poche parole. Per gli indecisi almeno affidatevi a chi di politica davvero ne sa qualcosa, ha una storia famigliare». Per alcuni l’invito appare proprio quello di inviare una foto del voto espresso per far capire di aver votato per il marito: ma su questo, come sulla presunta foto dalla cabina elettorale, occorrerà verificare il tutto per capire se si tratti solo di un “qui pro quo” oppure di un’ipotesi di reato.