Nelle ultime ore è diventato virale sui social un video in cui Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum, afferma che l’intelligenza artificiale possa sostituire le elezioni politiche. In realtà, Schwab discute di un ipotetico scenario futuro, non afferma di approvarlo. Ne parlava con il co-fondatore di Google, Sergey Brin, in occasione di un meeting annuale del WEF a Davos, in Svizzera, nel 2017. Dunque, spiega di aver percepito la paura per come potrebbe essere usata la tecnologia predittiva, poi ha chiesto a Brin se riuscisse a immaginare un mondo in cui le elezioni sono considerate superflue, perché è possibile prevederne l’esito.



Non è la prima volta che un incontro del World Economic Forum diventa oggetto di teorie cospirative e disinformazione, ora tocca a questo incontro di sei anni fa. Il video condiviso sui social si apre con Schwab che dichiara: «Le tecnologie digitali hanno principalmente un potere analitico. Ora siamo passati a un potere predittivo. Ma dal momento che il prossimo passo potrebbe essere quello di passare alla modalità prescrittiva, allora non c’è nemmeno più bisogno di avere elezioni perché si può già prevedere il risultato, quindi si può dire: “Perché abbiamo bisogno delle elezioni?”. Perché sappiamo quale sarà il risultato. Riuscite a immaginare un mondo del genere?».



COSA HA DETTO DAVVERO SCHWAB AL WEF

Le parole di Klaus Schwab non sono un invito ad usare l’intelligenza artificiale per eliminare le elezioni, né sono un auspicio. Infatti, dal video dell’intera conversazione emerge che il presidente del Wef stava ponendo a Brin domande ipotetiche sulla capacità della tecnologia in futuro. Ad esempio, Schwab chiese a Brin se riuscisse a immaginare un futuro in cui le persone hanno impianti nel cervello con cui valutare subito le reazioni. Poi arriva allo scenario delle elezioni. Ma il video che circola online taglia una parte fondamentale dell’intervento di Schwab.



Infatti, inizia dicendo: «Un timore che ho sentito è che la tecnologia ora è, le tecnologie digitali hanno principalmente un potere analitico. Ora si passa a un potere predittivo». Il co-fondatore di Google ha risposto alla domanda, comunque, spingendosi oltre con la visione distocica, chiedendo perché dovremmo avere bisogno di funzionari eletti se le decisioni vengono già prese per noi. Quindi, osserva che si stanno «avventurando in domande profonde», chiarendo ancora una volta che la conversazione è ipotetica e che nessuno dei due sta chiedendo che questi scenari immaginari diventino realtà.

LA SMENTITA DEL WORLD ECONOMIC FORUM

Il World Economic Forum ha confermato in una dichiarazione all’Associated Press che le affermazioni circolate intorno al video sono una «falsa rappresentazione della discussione reale». Nello specifico, Wef precisa che «non chiede in alcun modo che l’IA sostituisca le elezioni democratiche. Si tratta di affermazioni false volte a screditare il lavoro che il World Economic Forum svolge su serie sfide globali». Il sito web del WEF tra l’altro ha pubblicato articoli sul tema della democrazia e dell’intelligenza artificiale, nessuno dei quali presenta un appello all’azione da parte del WEF o avalla l’idea che la tecnologia debba sostituire le elezioni.