Le imminenti elezioni in Polonia, previste per il 15 ottobre, continuano a fare discutere tutta l’Europa. Nelle varie comunicazioni elettorali tra i partiti che si contendono il voto dei cittadini, è comparso uno spot parodia che sta ricevendo molte critiche. Come riporta il Financial Times, si tratta di una comunicazione sponsorizzata dall’attuale leader del partito “Diritto e Giustizia” Jaroslaw Kaczyński, che nello spot parla al telefono con un ufficiale tedesco che gli sta dicendo che è necessario alzare l’età pensionabile.



La risposta di Kaczyński è provocatoria: “Queste cose sono finite, adesso non c’è più Tusk“, facendo chiaramente intendere anche se ironicamente, che Tusk in caso di vincita prenderà ordini dalla Germania e dall’Unione Europea in merito alle decisioni interne del paese. Il leader dell’opposizione infatti è considerato fortemente europeista, e molto condizionato da quello che i paesi più ricchi dell’Eu gli chiederanno di fare in caso di vincita, anche a costo di andare contro gli interessi del cittadini. Lo stesso partito di Kaczyński sostiene inoltre che Tusk sia disposto a collaborare anche con Putin, e che lavori per facilitare anche l’interesse di Mosca.



Elezioni Polonia, campagna elettorale anti Tusk “Prenderà ordini dalla Germania”

BUfera mediatica poco prima del giorno delle elezioni in Polonia, a causa di uno spot circolato a livello nazionale, che come sostiene il Financial TImes, vuole essere un chiaro attacco non solo al leader dell’opposizione Tusk, ma soprattutto nei confronti dell’Europa e della Germania. Come sostiene Michał Baranowski, senior fellow del German Marshall Fund di Varsavia: “La Germania è chiaramente un obiettivo di questa campagna“. Anche perchè Tusk è stato presentato molte volte come “non polacco“, facendo leva sul fatto che durante la seconda guerra mondiale suo nonno fosse stato arruolato per un breve periodo nell’esercito tedesco.



Da qualche tempo le relazioni politiche tra Polonia e Germania si sono raffreddate ed il partito di Kaczyński sta puntando ad un nazionalismo anti europeo per fare la campagna elettorale, basando la sua comunicazione sui rischi connessi, nel caso vincesse un partito con rapporto clientelare con i leader tedeschi. Tusk da parte sua invece sta puntando tutto sul fatto che, avere una voce considerata in Europa, potrebbe finalmente sbloccare miliardi di fondi, attualmente congelati da Bruxelles, per la ricostruzione e il risanamento economico nel post crisi pandemica.