AL VIA LE ELEZIONI PER LA GUIDA DELLA CHIESA USA: TUTTE LE INFO

Da oggi 14 fino al 17 novembre si riunisce l’Assemblea Generale d’autunno della Conferenza Episcopale Americana per eleggere il prossimo presidente e vicepresidente della Chiesa Usa. Dopo le forti tensioni negli anni scorsi tra l’area più “conservatrice” e quella più “progressista”, alimentate specialmente dal tema “aborto” (dopo la sentenza della Corte Suprema Usa) e sull’eucaristia somministrata al Presidente Joe Biden (convinto sostenitore del diritto all’aborto), la Chiesa americana di fatto “anticipa” le Presidenziali 2024 a livello politico provando a identificare quale guida possa sostenere i cattolici Usa in questo delicatissimo momento storico.



Con la scadenza del mandato del Presidente José Horacio Gomez e con l’attuale vicepresidente, mons. Allen Vigneron che non può essere eletto per limiti d’età, la partita per i prossimi vertici della Chiesa Usa è apertissima: normalmente si preferiva eleggere al mandato successivo il vicepresidente in carica per dare sempre un segno di continuità e limitare lo scontro tra “correnti”; per queste Elezioni però l’avanzata età di Mons Vigneron pone i vescovi americani davanti ad un doppia non facile scelta. Come ricorda la nota della Conferenza American (USCCB), «Il presidente e il vicepresidente sono eletti per un mandato di tre anni, che inizia alla conclusione dell’Assemblea generale di quest’anno. A quel tempo, l’arcivescovo José H. Gomez di Los Angeles e l’arcivescovo Allen H. Vigneron di Detroit completeranno il loro mandato rispettivamente come presidente e vicepresidente». Come funziona il voto? Molto semplice, lo statuto della Chiesa Usa prevede – stante la risma di 10 candidati pervenuta nelle scorse settimane – che la prima elezione «sia quella del presidente con voto a maggioranza semplice dei membri presenti e votanti. Dopo l’elezione del presidente, il vicepresidente viene eletto tra i restanti nove candidati».



I VESCOVI CANDIDATI A PRESIDENTE CHIESA USA: FAVORITO L’ATTUALE N.2

Per entrambe le elezioni interne alla Chiesa Usa, se un candidato vescovo non riceve più della metà dei voti espressi al primo scrutinio, si procede a un secondo voto: se invece fosse necessario un terzo turno, allora sarà un ballottaggio tra i due vescovi che hanno ricevuto il maggior numero di voti al secondo scrutinio. L’Assemblea Generale della USCCB è chiamata ad eleggere anche per i nuovi presidenti di sei comitati permanenti: Comitato per gli Affari Canonici e la Governance della Chiesa; Commissione per gli affari ecumenici e interreligiosi; Comitato per l’Evangelizzazione e la Catechesi; Commissione per la giustizia e la pace internazionale; Comitato per la protezione dei bambini e dei giovani; e il Comitato per la libertà religiosa. Scorrendo la lista dei candidati alla guida della Chiesa americana, secondo le anticipazioni dagli ambienti cattolici americani, è l’attuale segretario della Conferenza – Monsignor Timothy P. Broglio (Arcivescovo per i Servizi Militari) – a risultare favorito per le elezioni del 17 novembre. La maggioranza dei candidati è di impostazione “conservatrice” il che fa ben intuire il tentativo di continuità, specie davanti alle sfide che la contemporaneità politica e sociale ha posto ultimamente per i cattolici americani.



Lo scontro sull’aborto e il “fine vita”, in generale la grande “battaglia” sui temi etici, ha visto i vescovi americani in più occasioni critici della Presidenza Biden che, al netto del suo professarsi cattolico, non viene gradita proprio per l’insistenza sulla “cultura dello scarto”già condannata da Papa Francesco. L’alternativa a Broglio potrebbe essere L’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone: fu lui a bandire la speaker della Camera Nancy Pelosi dal ricevere la comunione proprio per le sue posizioni pro-aborto; nome “outsider” è considerato l’arcivescovo di Baltimora, William E. Lori , anche lui molto critico alla cultura abortista della Presidenza Biden. L’unico nome “liberal” risulta essere Francis Paul D. Etienne, Arcidiocesi di Seattle: ecco dunque qui di seguito i 10 nomi candidati alle Elezioni per il rinnovo della Chiesa Usa.

Mons. Timothy P. Broglio, Arcivescovo per i Servizi Militari
Mons. Michael F. Burbidge, Diocesi di Arlington
Vescovo Frank J. Caggiano, Diocesi di Bridgeport
Arcivescovo Paul S. Coakley, Arcidiocesi di Oklahoma City
Arcivescovo Salvatore J. Cordileone, Arcivescovo di San
Vescovo Francis Paul D. Etienne, Arcidiocesi di Seattle
Vescovo Daniel E. Flores, Diocesi di Brownsville
Arcivescovo Gustavo Garcia-Siller, Arcidiocesi di San Antonio
Arcivescovo William E. Lori, Arcidiocesi di Baltimora
Vescovo Kevin C. Rhoades, Diocesi di Fort Wayne-South bend