Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica italiana. Ora è ufficiale: il Capo dello Stato in carica ha ottenuto oltre 505 voti, superando così il quorum e ottenendo il secondo mandato. Il presidente sta seguendo le operazioni di spoglio delle schede dell’ottava e ultima votazione dal suo appartamento al Quirinale, insieme a figli, nipoti e consiglieri. Stando a quanto riferito da Aldo Cazzullo, in serata il “nuovo” Presidente della Repubblica farà una dichiarazione in diretta tv per ricordare che «il Parlamento è sovrano e che il senso di responsabilità gli impone di rispettare la volontà del Parlamento».



Nel momento in cui è arrivata la 506esima scheda per Mattarella i grandi elettori presenti hanno cominciato un lungo applauso, durante il quale non sono mancati momenti di esultanza, come quella di Enrico Letta, segretario del Partito democratico, che si è scambiato anche dei cenni con alcuni colleghi di partito. (agg. di Silvana Palazzo)



DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: AL VIA SPOGLIO

Le operazioni di voto sono finite, quindi sono iniziate quelle di spoglio per il Quirinale. Un momento solenne, perché l’esito dell’Elezione del Presidente della Repubblica è ormai scontato: Sergio Mattarella si avvia ad essere confermato in maniera plebiscitaria Capo dello Stato per la seconda volta. Nel 2015 venne eletto con 665 preferenze, secondo le previsioni del giornalista Enrico Mentana dovrebbe salire a 850-900 voti, quindi ben oltre la maggioranza richiesta di almeno 505 voti. Ciò in seguito all’accordo raggiunto in questa mattinata dalla maggioranza dei partiti che sostengono il governo.



Non ci sono i voti di Fratelli d’Italia: Giorgia Meloni ha, infatti, annunciato che il suo partito non ha votato Mattarella, ma continua a sostenere Carlo Nordio. Per quanto riguarda il giuramento del “nuovo” Presidente della Repubblica italiana, dovrebbe tenersi mercoledì pomeriggio, tra le 15 e le 16, secondo quanto appreso da LaPresse che cita fonti parlamentari. (agg. di Silvana Palazzo)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: SALVINI “CON MATTARELLA SONO TRANQUILLO”

Anche Liliana Segre dice sì al Mattarella bis: «Sono contenta e soddisfatta», afferma brevemente la senatrice a vita. Matteo Salvini si è invece soffermato in questi minuti sulle Elezioni del Presidente della Repubblica: «Io sono felice che la Lega sia stata protagonista della chiusura di questa settimana di veti e conto che lunedì, in un incontro a tre, Draghi Giorgetti e Salvini ci siano tutti i chiarimenti necessari». Il leader della Lega ha confermato l’incontro con il premier Mario Draghi: «Mi sembrava giusto rispettare la chiusura della partita del Quirinale. Ho scritto a Draghi e chiesto un incontro a tre per dire come lavorare al meglio il prossimo anno».

In merito alla scelta complessa del Capo dello Stato: «Sono sollevato perché si rischiava di andare avanti tra veti litigi e beghe. E sono tranquillo ho fatto tutte le proposte possibili, soprattutto sul fronte femminile. Domani il parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità». Ma Matteo Salvini si è soffermato anche sugli equilibri all’interno del centrodestra, a partire dall’attacco di Giorgia Meloni: «Dice che il centrodestra non esiste? È una amica, e non commento le parole degli amici. Se c’è qualcuno che nel centro-destra non si sente a suo agio il mondo è grande, se qualcuno vive di nostalgia, pensa ai minestroni, proporzionaloni e frittatoni, torna indietro di 40 anni non lo fa con noi. Nel 2023 il centro-destra sarà compatto. Bisogna capire chi lo sarà». (agg. di Silvana Palazzo)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “MATTARELLA PRONTO AL BIS”

Tra poco al via la diretta delle elezioni del Presidente della Repubblica con l’ottava votazione, ma in questi minuti si è mosso qualcosa al Quirinale. I capigruppo dei partiti di maggioranza hanno incontrato Sergio Mattarella, che ha confermato la disponibilità: «Il presidente Mattarella ci ha detto che aveva altri piani per il suo futuro, ma vista la situazione ha detto che, se serve una mano, lui c’è. Si è messo a disposizione», le parole della capogruppo delle Autonomie al Senato Julia Unterberger lasciando il Colle.

«È andato tutto bene», il commento unanime dei capigruppo al termine del vertice al Quirinale con Sergio Mattarella. Non mancano le indiscrezioni relative all’ultimo summit tra leader di partito prima della fumata bianca per l’attuale capo dello Stato. Secondo quanto confidato da Matteo Salvini ai deputati del Carroccio alla Camera, per il Quirinale ha proposto anche due ministri del governo Draghi, ovvero Marta Cartabia e Roberto Cingolani. «Ma mi hanno risposto ancora con dei “no”», riferendosi a Letta e Conte. (Aggiornamento di MB)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: LE PAROLE DEI LEADER

Prosegue la diretta delle elezioni del Presidente della Repubblica e giungono conferme su conferme, le forze di maggioranza hanno raggiunto l’intesa definitiva sul Mattarella-bis, con Mario Draghi confermato a Palazzo Chigi. Alle ore 15 i capigruppo delle forze che sostengono l’esecutivo andranno al Quirinale e la fumata bianca per la rielezione dell’attuale capo dello Stato arriverà all’ottava votazione. Soddisfatti i leader politici, ad eccezione di Giorgia Meloni.

«Ho telefonato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Gli ho assicurato il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione», le parole di Silvio Berlusconi in una nota. Soddisfatto anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: «Mattarella è il garante di tutti, una persona sicuramente di alto profilo, autorevole». «È una grandissima gioia», il breve commento del ministro della Salute e leader di Leu, Roberto Speranza. Attese novità a stretto giro di posta in questa diretta delle elezioni del Presidente della Repubblica…(Aggiornamento di MB)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: ACCORDO MATTARELLA-BIS

Ci siamo, la fumata bianca per le elezioni del Presidente della Repubblica è davvero dietro l’angolo: c’è un’intesa pressoché totale per il Mattarella-bis. Dopo giorni di trattative, la maggior parte dei partiti coinvolti ha trovato l’accordo per un secondo mandato dell’attuale capo dello Stato. Dopo le parole di Salvini, anche M5s, Forza Italia, Partito Democratico e Italia Viva hanno dato l’ok all’operazione. Di opinione diversa, invece, Giorgia Meloni, che si è scagliata contro il leader leghista: «Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci».

Tante le reazioni a proposito dell’intesa per il secondo mandato di Sergio Mattarella, anche Pier Ferdinando Casini si è schierato a favore ai microfoni dell’Ansa: «L’Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del paese». Queste, da Italia Viva, le parole di Maria Elena Boschi riportate da Sky Tg24: «Per noi la conferma del presidente Mattarella è una vittoria perché nel 2015 lo ha proposto Matteo Renzi, lo abbiamo indicato quando nessuno se lo aspettava sette anni fa, lo abbiamo votato allora e oggi lo rivotiamo con entusiasmo». (Aggiornamento di MB)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “SVOLTA VICINA PER IL QUIRINALE”

È in corso il settimo scrutinio per le elezioni del Presidente della Repubblica e sono attesi i risultati nei prossimi minuti. Difficilmente questa sarà la chiama giusta, tra astensioni e schede bianche, ma qualcosa sembra muoversi. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie, si va verso un testa a testa tra Pier Ferdinando Casini e Sergio Mattarella. Il centrista deve fare i conti con le diffidenze di Lega, FdI e M5s, mentre il capo dello Stato uscente ha già ribadito di non essere disponibile per un secondo mandato, ma la situazione potrebbe mutare con il sì convinto di tutti i partiti, considerando la fase di stallo.

Registrato un colloquio di mezz’ora tra il premier Draghi e il presidente Mattarella a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale, mentre continuano le trattative tra i partiti. “C’è una svolta in giornata? Sì”, il breve ma significativo commento del leghista Giancarlo Giorgetti ai microfoni dei giornalisti, ma ancora più interessante è forse l’apertura di Matteo Salvini al Mattarella bis: “Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi”. (Aggiornamento di MB)

DIRETTA ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: SALVINI APRE AL MATTARELLA-BIS

Ancora una mattina di trattative più o meno sommerse per quanto riguarda le elezioni Quirinale 2022. Chi sarà il prossimo presidente della Repubblica? Il borsino in Transatlantico vede una risalita delle quote di Pier Ferdinando Casini, ma è degli ultimi minuti una dichiarazione del leader della Lega, Matteo Salvini, che rischia di cambiare gli scenari. Per la prima volta, infatti, Salvini ha aperto pubblicamente all’ipotesi di un bis al Colle di Sergio Mattarella. Il leader del Carroccio ha risposto così ai cronisti in Transatlantico: “Mattarella? Se sono tutti no, allora vale la pena di dire: Mattarella ripensaci. Dobbiamo farlo con convinzione, non può essere una scelta di ripiego“. Da capire se su questa ipotesi sarà possibile far convergere tutti gli schieramenti, compresa Fratelli d’Italia, che fino ad oggi era stato il partito più ostile all’ipotesi di una riconferma di Mattarella al Colle. (agg. di Dario D’Angelo)

ELEZIONI QUIRINALE 2022: OGGI SETTIMO E OTTAVO VOTO

Non sono bastate 6 votazioni per lo “scacco matto”: nell’infinita partita a scacchi per le elezioni a nuovo Presidente della Repubblica, la mossa dell’”alfiere” Matteo Salvini ieri per lanciare la “regina” Maria Elisabetta Alberti Casellati non è andata a buon fine. Così però le “squadre” sul Quirinale si sono mosse, finalmente dopo l’impasse dei primi giorni: si torna dunque oggi al voto, sabato 29 gennaio 2022, per la settima e potenziale ottava votazione.

Con la consueta diretta in video streaming dal canale YouTube della Camera dei Deputati, l’Aula per i 1009 grandi elettori è convocata per le ore 9.30 con il settimo scrutinio: l’eventuale ottavo andrà in scena invece dalle ore 16.30 del pomeriggio. La situazione plastica del Parlamento è quella di un autentico “campo di battaglia”: si è passati ieri dalla “tentata spallata” del Centrodestra con la candidatura della Presidente del Senato Casellati – “rotta” da circa 60 franchi tiratori tra Forza Italia e centristi ma anche non bastevole comunque per arrivare alla soglia agognata dei 505 voti utili per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica – al pomeriggio di trattative “in presenza” tra i leader (Salvini, Letta e Conte) con l’Aula che nel frattempo disattendeva, questa volta sul fronte Centrosinistra, l’indicazione della scheda bianca. Risultati: Mattarella ottiene 336 voti, i gruppi parlamentari di Pd e M5s si “sfilacciano” e fanno pervenire una situazione alquanto simile a quella nel campo avversario, con la differenza che nel Centrodestra la lite al momento è situata tra i partiti (FI contro Lega-FdI) mentre nel Fronte Progressista a farla da padrone sono le “correnti” interne (Letta-Franceschini-renziani nel Pd, Conte-Di Maio nel M5s).

LA CORSA AL QUIRINALE E I NUOVI EQUILIBRI

La novità produttiva della giornata di ieri nella corsa al Quirinale è stato il primo vero incontro tra i leader, in programma anche questa mattina prima della settima votazione: se ieri però presenti erano stati Salvini, Letta e Conte, oggi al tavolo di maggioranza dovrebbero partecipare anche Matteo Renzi, Roberto Speranza e soprattutto Antonio Tajani. La “spaccatura” interna al Centrodestra vede il partito di Silvio Berlusconi tornare in “auge” per provare a spostare i nomi verso le opzioni Pier Ferdinando Casini o il mandato bis del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Riteniamo che non sia giusto avere un altro tecnico in posizione apicale. Al Quirinale deve andare un profilo politico. Stiamo lavorando per trovare una soluzione. Abbiamo esaminato la lista di nomi per il Quirinale proposta dalla sinistra», ha spiegato ieri sera il n.2 di Forza Italia. Poco prima infatti a sbloccare l’impasse sui nomi candidabili in maniera “condivisa” dalla maggioranza delle forze politiche era stato l’alleato della Lega Matteo Salvini, a seguito di un pre-accordo con Letta e Conte, «Sto lavorando perché ci sia un presidente donna in gamba, non faccio nomi e non faccio cognomi. Qualunque nome io abbia fatto, c’era un no a priori. Mi auguro che domani il Parlamento domani dia prova di lucidità, sto lavorando perché domani si chiuda e ci sia unità di intenti». A stretto giro il leader del M5s ha aggiunto, «Ho L’impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto»: le figure super-partes e donne sono al momento due, conclude Conte. I nomi vanno subito sulle opzioni Marta Cartabia e soprattutto Elisabetta Belloni, attuale direttrice del DIS (i servizi segreti italiani): a quel punto con il rinnovato asse “gialloverde” (sancito anche dal tweet di Beppe Grillo, «Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo. #ElisabettaBelloni») si contrappone la “vecchia” opposizione al primo Governo Conte, con (parte) del Pd, Italia Viva e Forza Italia che storcono il naso sul nome della diplomatica ex Farnesina. «Non è minimamente possibile votare la capo del Dis, dai servizi segreti, alla presidenza della Repubblica: c’è un codice etico istituzionale che chi vive di sondaggi non considera valido. Questo non sta in cielo né in terra», ha tuonato Matteo Renzi a “Radio Leopolda”, «è una straordinaria professionista, un’amica. Ma in una democrazia compiuta nel 2022, il capo dei servizi segreti in carica non diventa presidente della Repubblica, se non lasciando tuti gli incarichi e candidandosi davanti a tutti i cittadini». Fronte Pd Letta si direbbe anche concorde, mentre arriva la frenata dai “renziani” Guerini e Franceschini (due ministri del Governo Draghi, non esattamente gli ultimi del partito) e pure da Forza Italia con la vicepresidente dei senatori Licia Ronzulli, «Belloni? Per noi non va bene». In nottata, per provare a fare una sintesi di giornata, il segretario del Pd Letta rilascia le dichiarazioni più “accorte” della giornata, spiegando come «Ritengo fondamentale domattina (oggi, ndr) un incontro fra le forze di maggioranza. Come sempre, la soluzione sul Quirinale non può essere una soluzione che spacca la maggioranza. Bisogna trovare l’unità della maggioranza. Serve un incontro tenendo soprattutto conto della novità che Forza Italia si è autonomizzata».

CHI SARÀ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA? I NOMI IN CAMPO

A chiudere il cerchio dei “niet” a Elisabetta Belloni – la cui spendibilità in termini di numeri, sulla carta, potrebbe portarla a divenire nuova inquilina del Quirinale con una maggioranza risicata (qui sotto il grafico, ndr) – ci pensa uno dei suoi più stretti ‘collaboratori’ alla Farnesina, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, tutt’altro che convinto dall’opzione Belloni: «Trovo indecoroso che sia stato buttato in pasto al dibattito pubblico un alto profilo come quello di Elisabetta Belloni. Senza un accordo condiviso. Lo avevo detto ieri: prima di bruciare nomi bisognava trovare l’accordo della maggioranza di governo. Tutto ciò, inoltre, dopo che oggi è stata esposta la seconda carica dello Stato. Così non va bene, non è il metodo giusto». Sul campo dunque rimangono solo pochi nomi al momento, salvo sorprese nella riunione pre-scrutinio: Belloni sì, con Cartabia e l’ex Ministra Severino, ma restano comunque in “pole” pure le opzioni Draghi e Casini, il vero candidato dell’area “centrista” (Calenda escluso, Azione punta ancora sulla Ministra della Giustizia). Il tutto mentre l’attuale, in uscita, Presidente attende impaziente al Quirinale che la partita possa risolversi senza dover ripetere l’esperienza di Giorgio Napolitano nel 2013.

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